Il legislatore statunitense è da qualche settimana impegnato nella discussione di una nuova normativa, presentata dal repubblicano Blake Farenthold e dal democratico Jared Polis, che punta ad affrontare la questione del possesso dei beni digitali intervenendo sul Copyright Act .
La proposta prevede l’introduzione nella normativa sul diritto d’autore di un comma che aggiunge la possibilità di vendere una copia autorizzata di un programma necessario al funzionamento di un prodotto o di una macchina nel momento in cui questo prodotto o questa macchina vengano venduti o trasferiti .
In una deriva decisamente nerd , la proposta di legge si chiama YODA, “You Own Devices Act”, ed affronta in questo modo tutte quelle situazioni legate alla natura peculiare dei prodotti tecnologici costituiti da elementi hardware (di cui è innegabile il possesso), ma anche da elementi software, immateriali e quindi non deperibili, duplicabili potenzialmente all’infinito. Due elementi che mettono in crisi l’istituto giuridico del possesso e che hanno permesso ai produttori di associare alle proprie merci e servizi particolari licenze e di sfruttare le forme della proprietà intellettuale per limitare la libertà degli utenti di disporne a proprio piacimento.
In pratica gli utenti – quando si tratta di prodotti dell’elettronica – spesso ottengono solo in licenza quello che pensano di aver acquistato (che sia un programma, una canzone presa da iTunes o un ebook): il problema, con l’evolversi dei prodotti smart, rischia di aggravarsi finendo per coinvolgere il software correlato ad automobili, orologi e a qualsiasi altro prodotto tangibile che si accompagni ad applicazioni.
Questo discorso apparentemente astratto sul concetto di possesso si è concretizzato principalmente in due situazioni: il mercato dell’usato e la possibilità di trasmettere in eredità i propri beni digitali.
Tramite licenza e appellandosi al diritto d’autore, infatti, i venditori limitano tutta una serie di libertà altrimenti permesse agli utenti: per esempio, spaventati dal non deperimento e della copia possibile dei beni digitali, ne proibiscono la vendita, inibendo la dottrina dell’esaurimento del diritto ed annullando in questo modo il mercato di seconda mano.
In realtà tali situazioni sono già state affrontate da diversi tribunali sparsi per il mondo, con risultati contrastanti .
Per questo YODA è stato da subito ben accolto dagli osservatori e dalle associazioni che si battono a tutela dei diritti dei cittadini come Public Knowledge e EFF .
Claudio Tamburrino
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Obbligo di verifica
Ben venga la verifica, ma il fatto che il blocco "non potrà essere disattivato in alcun modo" secondo me non è positivo: l'utente dovrebbe sempre poter decidere, anche contro i proprii interessi, se lo desidera.Temo il giorno in cui AdBlock(Plus) e NoScript saranno cacciati perché "ritenuti pericolosi" (per le casse dei pubblicitari)...........JackRe: Obbligo di verifica
- Scritto da: Jack> Ben venga la verifica, ma il fatto che il blocco> "non potrà essere disattivato in alcun modo"> secondo me non è positivo: l'utente dovrebbe> sempre poter decidere, anche contro i proprii> interessi, se lo> desidera.Concordo.> > Temo il giorno in cui AdBlock(Plus) e NoScript> saranno cacciati perché "ritenuti pericolosi"> (per le casse dei> pubblicitari)...........Quel giorno (se mai dovesse arrivare) li scaricheremo dal loro sito invece che dallo store.C'e' una bella differenza tra lo scegliere di entrare in un recinto dal quale si puo' uscire in qualunque momento, e l'essere costretti a venir chiusi in una gabbia della quale solo il carceriere possiede la chiave (che butta via).panda rossaRe: Obbligo di verifica
> > > > Temo il giorno in cui AdBlock(Plus) e NoScript> > saranno cacciati perché "ritenuti pericolosi"> > (per le casse dei> > pubblicitari)...........> > Quel giorno (se mai dovesse arrivare) li> scaricheremo dal loro sito invece che dallo> store.Il problema è che l'articolo dice che anche se non ci sarà l'obbligo di pubblicare tutte le estensioni sullo store, tutte dovranno ricevere (non so bene come, a questo punto) un qualche tipo di controllo (un OK preventivo? Un kill switch a posteriori?) da Mozilla. E non sarà possibile disattivare il blocco, è quello il problema temuto da Jack.Non so in che modo vogliano gestire le estensioni realizzate per uso "interno" nelle organizzazioni...CiccioRe: Obbligo di verifica
- Scritto da: CiccioCUT> > Il problema è che l'articolo dice che anche se> non ci sarà l'obbligo di pubblicare tutte le> estensioni sullo store, tutte dovranno ricevere> (non so bene come, a questo punto) un qualche> tipo di controllo (un OK preventivo? Un kill> switch a posteriori?) da Mozilla. E non sarà> possibile disattivare il blocco, è quello il> problema temuto da> Jack.Trovate sempre problemi anche dove non ci sono affatto...L'articolo dice chiaramente che:"per le versioni Developer e Nightly tutto continuerà come prima"cioè se uno vuole installare estensioni non verificateè libero di installarsi una di queste versioni per continuarea fare come faceva prima.> Non so in che modo vogliano gestire le estensioni> realizzate per uso "interno" nelle> organizzazioni...Probabilmente verrà spiegato loro come bypassareil check di integrità, ma a loro rischio e pericolo...;-)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 16 febbraio 2015 16.30-----------------------------------------------------------sentinelRe: Obbligo di verifica
- Scritto da: Jack> Temo il giorno in cui AdBlock(Plus) e NoScript> saranno cacciati perché "ritenuti pericolosi"> (per le casse dei> pubblicitari)...........Quello sarà (sarebbe, corna facendo) il giorno della morte di Firefox (e di Mozilla).ElrondRe: Obbligo di verifica
- Scritto da: Elrond> - Scritto da: Jack> > > Temo il giorno in cui AdBlock(Plus) e NoScript> > saranno cacciati perché "ritenuti pericolosi"> > (per le casse dei> > pubblicitari)...........> > Quello sarà (sarebbe, corna facendo) il giorno> della morte di Firefox (e di> Mozilla).Hanno forkato OpenOffice, figurati Mozilla...gerryRe: Obbligo di verifica
- Scritto da: gerry> - Scritto da: Elrond> > - Scritto da: Jack> > > > > Temo il giorno in cui AdBlock(Plus) e NoScript> > > saranno cacciati perché "ritenuti pericolosi"> > > (per le casse dei> > > pubblicitari)...........> > > > Quello sarà (sarebbe, corna facendo) il giorno> > della morte di Firefox (e di> > Mozilla).> > Hanno forkato OpenOffice, figurati Mozilla...Anzi, di Firefox di fork c'è ne stanno già aiosaSg@bbiopower
Il potere è mio e me lo gestisco io.Per il bene degli utenti, ovvio...LiutRe: power
- Scritto da: Liut> Il potere è mio e me lo gestisco io.> Per il bene degli utenti, ovvio...Non si tratta di potere ma di sicurezza degli utontiche scaricano ed installano schifezze a destra e a sinistra.sentinelFork in avvicinamento...
...il non poter revocare il blocco, magari tramite una procedura che non possa essere automatizzata (ma la vedo difficile) mi fa immaginare che qualcuno si farà girare il boccino e metterà in circolazione una versione ricompilata e modificata ad hoc per aggirare il blocco.Con tutte le conseguenze del caso.GThttps://malichar.wordpress.comGuybrushRe: Fork in avvicinamento...
Esiste già un fork http://en.wikipedia.org/wiki/GNU_IceCatPoi mi pare che qualcuno ne abbia scoperti pure altri ma con patch solo per Windows... boh.Comunque sia, fosse questa la prima decisione di Mozilla contro la libertà dell'utente sarebbe una novità. Invece non è così - tant'è che iceweasel esiste già da tempo.Anche l'idea della pubblicità nelle tab vuote del browser, poi annullata, fa ben capire che Mozilla tenta continuamente di trasformare Firefox in un prodotto molto simile ad uno commerciale puro nelle sue meccaniche di funzionamento e di interfaccia. Quello che mancava era proprio lo "Shop" obbligatorio delle app/addons. Ovviamente dietro la solita scusa della sicurezza. D'altronde, per lo stesso motivo il safe-browsing (che pero' è disattivatile facilmente dalla opzioni ma attivo di default) è pur sempre uno spyware all'interno di Firefox messo lì per la felicità di G. e per la <i> sicurezza </i> degli utenti stessi.Ma è da molto tempo che Mozilla ha ben poco a che fare con la libertà degli utenti. La tendenza a Chromizzarsi, a seguire o copiare Google (che a sua volta ha copiato da Apple) è più che evidente ed è difficile da negare all'evidenza del bloatware per utonti che hanno creato.FreeBSDRe: Fork in avvicinamento...
- Scritto da: FreeBSD> Ma è da molto tempo che Mozilla ha ben poco a che> fare con la libertà degli utenti. La tendenza a> Chromizzarsi, a seguire o copiare Google (che a> sua volta ha copiato da Apple) è più che evidente> ed è difficile da negare all'evidenza del> bloatware per utonti che hanno> creato.Ma quindi ora ci tocca tornare ad usare Lynx? (newbie)...Re: Fork in avvicinamento...
> Ma è da molto tempo che Mozilla ha ben poco a che> fare con la libertà degli utenti. La tendenza a> Chromizzarsi, a seguire o copiare Google (che a> sua volta ha copiato da Apple) è più che evidente> ed è difficile da negare all'evidenza del> bloatware per utonti che hanno> creato.... al boato da stadio seguirono novantadue minuti di applausi ...F. UgoRe: Fork in avvicinamento...
tipico modo di ragionare degli opensourciari, quando hanno un problema, invece che sistemarlo, forkano di brutto... (rotfl)fabianaxRe: Fork in avvicinamento...
trollata scarsa.Sg@bbioSu android
google fa tutte le verifiche delle app tramite il repository dello store, ma anche in questo caso ci sono app con malware, ergo non serve a una cippa.robocoppoRe: Su android
- Scritto da: robocoppo> google fa tutte le verifiche delle app tramite il> repository dello store, ma anche in questo caso> ci sono app con malware, ergo non serve a una> cippa.Google non ha il codice sorgente delle app.Mozilla invece grossomodo ce l'ha (è quasi tutto codice JS interpretato).Detto ciò, andare a leggere e comprendere il codice altrui di migliaia e migliaia di addons... in bocca la lupo......Re: Su android
- Scritto da: ...> Google non ha il codice sorgente delle app.potrebbe essere vero per le parti scritte con il NDK, ma una normale app Java è semplicissima da decompilare> Detto ciò, andare a leggere e comprendere il> codice altrui di migliaia e migliaia di addons...> in bocca la> lupo...è questo il vero problemanon è pensabile che questi signori paghino migliaia di persone per fare l'auditing del codicecollioneRe: Su android
- Scritto da: collione> - Scritto da: ...> > > Google non ha il codice sorgente delle app.> > potrebbe essere vero per le parti scritte con il> NDK, ma una normale app Java è semplicissima da> decompilare> > > Detto ciò, andare a leggere e comprendere il> > codice altrui di migliaia e migliaia di> addons...> > in bocca la> > lupo...> > è questo il vero problema> > non è pensabile che questi signori paghino> migliaia di persone per fare l'auditing del> codiceIo non capisco il problema.Fin dai tempi delle BBS giravano eseguibili con virus o malware.Non e' tanto diverso oggi che ci sono gli add-on o le app.L'errore e' quello di pretendere di realizzare un sistema a prova di utonto.Sarebbe molto piu' semplice accettare che l'utonto e' tale e delegare all'intelligenza della gente la propria sicurezza.Se sullo store c'e' una app BelenRodriguezNuda, lo dice il nome stesso della app che si tratta di malware.panda rossaRe: Su android
- Scritto da: robocoppo> google fa tutte le verifiche delle app tramite il> repository dello store, ma anche in questo caso> ci sono app con malware, ergo non serve a una> cippa.Mi spiace dirtelo ma Google non fa assolutamente verifiche sul Malware, per quanto ne so, solo Apple e Nokia/Microsoft le fanno.Quando invii una APP allo store di Google è sottoposta ad una procedura automatizzata di scansione su eventuale codice di hacking e non se l'applicazione fa quello per cui è stata progettata, se poi installi una torcia e lei manda SMS a pagamento, siccome il sistema dei permessi te lo dice prima, loro non ne hanno colpa. Stessa cosa immagino valga per le estensioni di Chrome che sono soggette allo stesso tipo di permessi.LuppoloRe: Su android
No, in realtà Google ha acquistato aziende specializzate in questo tipo di cose e continua a rafforzare il suo market.Ma ovviamente non è mai abbastanza.JaguaroRe: Su android
- Scritto da: Jaguaro> No, in realtà Google ha acquistato aziende> specializzate in questo tipo di cose e continua a> rafforzare il suo> market.> Ma ovviamente non è mai abbastanza.Io ricord che per i programmi in Symbian sul vecchio Nokia che colleghi stavano sviluppando, oltre all'acquisto di chiavi e roba incredibile, c'era una procedura di "submission" in cui si spiegava che ci sarebbe stato un checkup e dopo circa una settimana, ti arrivava il benestare e la pubblicazione sullo store.Su android c'è "pubblication" e il tempo di passaggio dalla realizzazione allo store è di una o due ore (loro dicono 24 max), per non parlare degli updates.Dubito fortemente che superino un controllo formale.Su Apple store invece non so come funzionano, se qualcuno qui lo sa e ce lo potesse dire, sarebbe interessante.Luppoloe' tosta come modifica...
a parte le psicosi su adblock/noscript (che non hanno senso[*]), ci sono alcune reali lagnanze... la prima direia) There are lots of old non AMO extensions around and without the option of turning signing off the majority of Firefox users will never be able to test them or possibly improve them. ... che si mischia con quelli che usano estensioni vecchie su browser + nuovi "perche tanto funziona" e affini. La faccenda li obbliga a usare una build diversa o a non usare l'estensioneb) la rottura per i developer (tipicamente quelli che sono fuori da AMO), che devono COMUNQUE prender parte al giro, anche se l'estensione non sara' li' pubblicata.... questo -potrebbe- rendere la vita fastidiosa ad estensioni 'hot', (fermo restando [*]), tipo videograbber e co... odiate da hollywood o da 'coltellini svizzero' (alla netcat). Dipende quanto sara' bachettone il team..Comunque capisco anche i pro- di questa scelta........ [*] in astratto potrebbero, ma a parte che i sorci sono pubblici, e' proprio gia' previsto che certe build ignorino la signature di AMO... quindi a che pro "censurare" adblock, app notissima e gia in AMO, se poi lo puoi usare con build differente?( Installation of unsigned extensions will still be possible on Nightly and Developer Edition, as well as special, unbranded builds of Release and Beta that will be available mainly for developers testing their extensions)bubbaRe: e' tosta come modifica...
> > b) la rottura per i developer (tipicamente quelli> che sono fuori da AMO), che devono COMUNQUE> prender parte al giro, anche se l'estensione non> sara' li' pubblicata.... questo -potrebbe-> rendere la vita fastidiosa ad estensioni 'hot',> (fermo restando [*]), tipo videograbber e co...> odiate da hollywood o da 'coltellini svizzero'> (alla netcat). Dipende quanto sara' bachettone il> team..> Sono d'accordo, perché a parte le estensioni "hot" ci sono estensioni che non sono di per se "legali" ovunque e non sto qui ad elencarle, come certi proxy più o meno anonimizer.La scelta quindi di non rientrare nell'AMO in quel caso penso sia abbastanza forzata per non rendere la vita difficile nè agli uni (cioè i realizzatori dell'estensione) nè agli altri (cioè Mozilla).Se i criteri per rientrare nella validazione sono gli stessi dell'AMO allora sono guai seri per chi ne fa uso e la cosa può diventare preoccupante.LuppoloGuardate ke parata
[yt]QvtI3XPXalU[/yt]Avete visto ke [b]P A R A T A[/b]?MadoooooGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 17 03 2015
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