Zite, magazine tutti-i-gusti per iPad

Zite, magazine tutti-i-gusti per iPad

Tra la rivista e l'aggregatore, promette un'esperienza unica sui tablet. Scandagliando cronologia di navigazione, social network e imparando clic per clic
Tra la rivista e l'aggregatore, promette un'esperienza unica sui tablet. Scandagliando cronologia di navigazione, social network e imparando clic per clic

Nuova app disponibile su App Store promette una nuova forma di magazine, ritagliata sull’utente e pensata per i tablet: si chiama Zite e ha esordito questa settimana.

Zite, sviluppata dall’omonima azienda di Vancouver, raccoglie più di mezzo milione di domini Web che scandaglia alla ricerca di specifici contenuti da leggere che potrebbero adattarsi agli interessi dell’utente. Per farlo impara i gusti affidandosi ai social network, e alle precedenti abitudini di lettura online dell’utente.

Dei social network analizza tweet, commenti, tag e condivisioni che contribuiscono a determinare il successo di una storia in un determinato momento. Una volta aggregate le storie di maggiore interesse, l’app provvede a costituire un magazine personalizzato che teoricamente si ritaglia sui gusti del lettore ogni giorno in maniera migliore. Durante l’utilizzo l’utente può specificare i suoi gusti con una sorta di “mi piace” con cui votare argomenti o fonti specifiche, oppure scegliendo argomenti oltre a quelli proposti. La rivista si aggiorna ogni circa mezz’ora, a seconda della frequenza di utilizzo.

Sulla falsa riga di altre app e aggregatori di news di successo come Flipboard, Pulse e Livestand ( cui sembra somigliare più da vicino insieme a Montage di Microsoft), Zite ha la capacità di cogliere i gusti dell’utente che ha convinto i primi osservatori che lo hanno potuto testare in anteprima, non limitandosi a riproporre sulle pagine i siti cui l’utente è abbonato via Google Reader o che gli vengono proposti via tweet.

Per quanto riguarda i dati di lettura raccolti, peraltro, il CEO di Zite Ali Davar ha specificato che l’azienda non li venderà a parti terze, ma li utilizzerà sono internamente su base anonima per ritagliare le inserzioni pubblicitarie da mostrare. Sarà l’advertising, d’altronde, a remunerare il progetto, anche se per il momento non figurano pubblicità sulle sue pagine e saranno inserite solo nei prossimi mesi.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
11 mar 2011
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