L’indagine avviata oltre tre anni fa è ancora in corso. Un gruppo di 18 ex Primi Ministri hanno inviato una lettera alla Commissione europea per chiedere l’imposizione di rimedi strutturali che mettano fine al monopolio di Google nel mercato dell’advertising online. Non è noto quando terminerà il procedimento e verrà presa una decisione. L’azienda di Mountain View è sotto processo negli Stati Uniti per lo stesso motivo.
Google deve vendere i servizi
Come è noto, Google offre un intero “ad-tech stack“, ovvero i servizi utilizzati da editori e inserzionisti per vendere e acquistare spazi pubblicitari nelle pagine web attraverso aste in tempo reale. I firmatari della lettera affermano che i rimedi strutturali sono l’unico modo per interrompere il monopolio dell’azienda californiana nel mercato del digital advertising.
Secondo i 18 ex Primi Ministri, il dominio di Google danneggia la concorrenza e consolida il suo controllo su ogni segmento del mercato. Chiedono pertanto un intervento urgente della Commissione europea anche per ridurre la dipendenza dalle piattaforme straniere. L’indagine avviata il 22 giugno 2021 è ancora in corso.
In base ai risultati preliminari pubblicati il 14 giugno 2023, Google abusa della sua posizione dominante per ostacolare la concorrenza. Un possibile rimedio è la vendita di alcuni servizi, ad esempio DoubleClick For Publishers e AdX, oggi inclusi in Ad Manager (come ha chiesto anche il Dipartimento di Giustizia negli Stati Uniti). Google aveva proposto di vendere solo AdX.
Al momento non ci sono aggiornamenti sull’indagine. Teresa Ribera, commissaria per la concorrenza che ha preso il posto di Margrethe Vestager, ha dichiarato che un ordine di disinvestimento è ancora tra le opzioni possibili.