Alexa+: c'è smart home e smart home

Alexa+: c'è smart home e smart home

Una riflessione sulle possibili conseguenze del lancio di Alexa+ per il futuro dell'enorme ecosistema smart home costruito da Amazon.
Alexa+: c'è smart home e smart home
Una riflessione sulle possibili conseguenze del lancio di Alexa+ per il futuro dell'enorme ecosistema smart home costruito da Amazon.

Ieri, Amazon ha annunciato ufficialmente Alexa+. È l’evoluzione dell’assistente virtuale integrato in milioni di dispositivi distribuiti nel corso degli anni nelle case di tutto il mondo, spesso venduti con prezzi incredibilmente accessibili proprio per rendere capillare la diffusione della tecnologia e dei servizi ad essa correlati. Il plus che fa la differenza è rappresentato dall’inclusione di funzionalità inedite che, neanche a dirlo, si basano sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Questo ha però sia un prezzo (19,99 dollari al mese negli Stati Uniti) sia una conseguenza diretta sulla natura stessa di Alexa.

Smart home a due velocità con l’arrivo di Alexa+

Per saperne di più a proposito delle abilità esclusive rimandiamo agli approfondimenti pubblicati su queste pagine: elaborazione dei documenti, interazione con i contenuti multimediali, modalità di scelta del modello AI e catalogo dei dispositivi compatibili. Qui ci concentriamo su un altro aspetto, non trattato in sede di presentazione, ma con il quale si troveranno a dover fare i conti coloro che, fino a oggi, si sono affidati ad Alexa per gestire il proprio ecosistema smart home.

L’arrivo di una versione premium, così può essere definita a tutti gli effetti, crea inevitabilmente un divario tra chi sceglierà di mettere mano al portafogli e chi invece si accontenterà di quella base, accessibile senza una spesa aggiuntiva.

Quella di Amazon è una scelta legittima, quasi certamente operata nel nome della sostenibilità e del ritorno economico: sviluppare una tecnologia AI costa molto, in particolar modo se lo si vuol fare in fretta, per non perdere terreno nei confronti della concorrenza (o per recuperare il gap  accumulato), si rende dunque necessario recuperare l’investimento ancor prima di generare un utile. Il discorso non cambia per i costi di mantenimento, anche se il gruppo su questo fronte parte da una posizione di vantaggio, avendo in casa l’infrastruttura cloud di AWS.

Dovrà però essere in grado di spiegare a tutti quegli utenti che hanno già scelto Alexa, convinti di poter accedere a un ecosistema di funzionalità avanzate per la domotica, perché tra poco saranno costretti a sborsare un extra per non rinunciare alle caratteristiche più evolute. Il rischio, se così lo si può definire, è quello di trovarsi di fronte a una smart home a due velocità, una free integrata e l’altra plus per chi paga.

Aumento di prezzo per l’abbonamento Prime?

Abbiamo già citato il prezzo fissato da Amazon per il lancio negli Stati Uniti, quando a marzo sarà disponibile in anteprima: 19,99 dollari al mese. Aggiungiamo che, oltreoceano, sarà incluso nell’abbonamento Prime, proposto su base mensile a 14,99 dollari o annuale a 139,00 dollari.

E in Italia? Ancora non ci sono conferme ufficiali, ma difficilmente l’iniziativa sarà replicata da noi alle stesse condizioni. Nel nostro paese, il costo mensile della sottoscrizione è 4,99 euro, mentre quello annuale è 49,90 euro.

L’ipotesi è che l’introduzione di Alexa+ possa essere sfruttata da Amazon come leva per giustificare un aumento di prezzo per l’abbonamento, a cui molti faticherebbero a rinunciare per i vantaggi legati all’e-commerce: spedizioni gratuite, offerte esclusive e così via. Ricordiamo che l’ultimo rincaro risale al settembre 2022.

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Pubblicato il
27 feb 2025
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