Allarme finti poliziotti al telefono: la questura mette in guardia

Allarme finti poliziotti al telefono: la questura mette in guardia

La questura sta mettendo in guardia i cittadini circa finti poliziotti che contattano telefonicamente le vittime per rubare dati e denaro.
Allarme finti poliziotti al telefono: la questura mette in guardia
La questura sta mettendo in guardia i cittadini circa finti poliziotti che contattano telefonicamente le vittime per rubare dati e denaro.

In questi giorni è scattato l’allarme truffe telefoniche a danno di qualsiasi cittadino con numerazione telefonica. Ad aver diramato l’avviso è la stessa questura italiana che ha scoperto finti poliziotti che contattano chiunque tramite telefono con l’obiettivo di rubare informazioni personali e bancarie per rubare l’identità e il denaro della vittima.

La tecnica è molto insidiosa. Infatti, questi finti poliziotti sono riusciti a clonare il numero di telefono ufficiale della questura. In questo modo, il destinatario della chiamata crede di essere al telefono con poliziotti reali e non con dei veri e propri truffatori che vogliono ottenere tutti i suoi risparmi.

Questa tecnica viene definita in gergo tecnico spoofing e consiste nel clonare numerazioni telefoniche ufficiali con l’obiettivo di disorientare la vittima e farla cedere più facilmente nella trappola. Ma cosa fanno questi finti poliziotti una volta che la loro preda risponde al telefono?

La tecnica dei finti poliziotti

Si tratta di una vera e propria truffa telefonica attraverso la quale, finti poliziotti, avvisano la preda di essere vittima di un accesso sospetto al proprio conto corrente. Con questa esca, i truffatori istruiscono la vittima nell’effettuare un bonifico istantaneo a un altro conto corrente facendole credere di salvare i propri risparmi.

In realtà i soldi finiscono in un conto corrente irraggiungibile e, quindi, nelle mani dei truffatori. Per questo le forze dell’ordine stanno spiegando che “i veri operatori in servizio presso il centralino e le linee in uso alla Questura non chiederanno mai di effettuare bonifici di denaro o di trasferire soldi”.

Come difenderti da questa truffa telefonica

Come puoi difenderti da questa pericolosa truffa telefonica? Sono fondamentalmente due gli elementi che possono aiutarti a capire se al telefono stai parlando con finti poliziotti.

Prima di tutto ti avvisano che il tuo conto corrente è in pericolo a causa di un accesso indesiderato. Si tratta del primo campanello d’allarme inconfondibile.

Poi, la conferma arriva nel caso in cui ti viene chiesto di effettuare un bonifico istantaneo a delle coordinate a te sconosciute.

Le forze dell’ordine non chiedono mai di trasferire denaro per poi restituirlo su un conto “sicuro” una volta evitato il peggio e risolto il fantomatico problema. Quindi concludi subito la chiamata e non fornire mai i tuoi dati personali e le tue informazioni bancarie per telefono.

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Pubblicato il
4 mar 2025
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