Il business di Amazon è in salute. L’ennesima dimostrazione arriva con la trimestrale appena pubblicata dal gruppo, relativa al Q4 2018. Le entrate e i profitti sono andati oltre le aspettative degli investitori, raggiungendo rispettivamente 72,4 miliardi di dollari e 3,8 miliardi per quanto riguarda le vendite. Per il colosso di Jeff Bezos si è concluso un anno caratterizzato da una forte crescita.
Amazon, tra e-commerce e cloud
Per quanto concerne l’e-commerce, a innescare e spingere il trend positivo sono stati appuntamenti come quelli del Black Friday e del Cyber Monday. Sono servite al raggiungimento dell’obiettivo anche le tante giornate costellate da promozioni e sconti che hanno accompagnato tutto il mese di dicembre e più nello specifico il periodo delle festività. Merito soprattutto degli acquisti online portati a termine negli Stati Uniti e in Canada, mentre a livello internazionale si registra un passivo da 642 milioni di dollari, diminuito comunque del 43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Non sono stati pubblicati dettagli sui volumi venduti dai singoli prodotti o dai dispositivi di maggior successo, ma Amazon sottolinea come le unità della linea Echo con l’intelligenza artificiale di Alexa abbiano fatto registrare il loro miglior periodo natalizio da quando esiste il marchio, notizia già nell’aria da fine dicembre. Particolarmente ricercata la variante Dot caratterizzata da un design compatto. Lo stesso vale per i device dedicati alle smart home commercializzati dalla sussidiaria Ring acquisita nel 2018.
Passando invece al business legato al cloud, quello che chiama in causa l’infrastruttura AWS (leader del mercato davanti al competitor Microsoft con Azure) nel Q4 2018 i profitti si sono attestati a 2,17 miliardi di dollari (nel Q4 2017 erano 1,35 miliardi), mentre le entrate sono salite del 45% anno-su-anno, passando da 5,11 miliardi a 7,43 miliardi. Su questo fronte dal gruppo sono attesi ulteriori investimenti, così da definire prospettive di crescita, anche in considerazione del fatto che nel territorio e-commerce è previsto un consolidamento dell’offerta proposta dalla concorrenza, in particolare da quella che arriva dall’Asia: Alibaba e il suo AliExpress sono ancora poco conosciuti in Occidente, ma le cose sembrano destinate a cambiare.
Ci sono poi gli introiti legati all’advertising, inclusi nel report finanziario insieme ad altre attività nel calderone Other Services, capace di portare 3,4 miliardi di dollari nelle casse della società in tre mesi, quasi il doppio rispetto a quanto registrato a fine 2017.