Android 4.3 è ancora Jelly Bean

Android 4.3 è ancora Jelly Bean

La nuova release dell'OS mobile di Google debutta un po' a sorpresa. Porta in dote soprattutto innovazioni tecniche per garantire migliori contenuti sulla piattaforma
La nuova release dell'OS mobile di Google debutta un po' a sorpresa. Porta in dote soprattutto innovazioni tecniche per garantire migliori contenuti sulla piattaforma

Il cambio di numerazione ma non di nome dovrebbe suggerire qualcosa : Android 4.3, ancora Jelly Bean , non è una release rivoluzionaria, quanto piuttosto una evoluzione che guarda al futuro. Google sceglie di aggiungere alcune funzioni interessanti, soprattutto per gli addetti ai lavori, al suo OS: per essere certa che regga senza problemi le sfide dei prossimi mesi con l’affollarsi di iOS7, WinPhone, BB10 e la carica di Firefox OS, Tizen e Jolla sul mercato.

le novità di android 4.3

In virtù di questa scelta, la lista dei cambiamenti più significativi di Android 4.3 non è sconfinata: ci sono novità nel comparto grafico, in quello della gestione dei contenuti tramite DRM, nel profilo utente, ma il tutto si conclude in una manciata di righe. Tra i cambiamenti più significativi c’è senz’altro l’adozione di OpenGL ES 3.0 , che permetterà agli sviluppatori di giochi di utilizzare queste estensioni durante la creazione delle loro opere garantendo un netto incremento degli effetti grafici: una scelta che pone Android all’avanguardia, e che susciterà l’interesse degli studios che potrebbero investire sulla piattaforma di Mountain View arricchendone l’appeal videoludico.

Altro fattore importante per l’introduzione di contenuti su Android è la nascita di un nuovo framework modulare per il DRM : mediante le API apposite gli sviluppatori potranno gestire più agevolmente protocolli di protezione per esempio dei filmati, potendo così includere materiali per i quali abbiano ottenuto licenza nella propria app. Un bel passo in avanti che apre prospettive interessanti per la fruizione di film e serie TV sugli apparecchi androidi, e non è un caso che Netflix abbia scelto questa release per portare anche i proprio contenuti video ad alta risoluzione sulla piattaforma.

Un altro cambiamento interessante è l’introduzione di specifici profili utente con restrizioni: in altre parole, lo stesso tablet potrebbe ad esempio essere utilizzato da più utenti in momenti diversi della giornata, con specifiche restrizioni sull’utilizzo di servizi, acquisti, applicazioni che vanno oltre un semplice parental control . Google sta lavorando dalla versione 4.2 a questa funzionalità multi-utente, e la sta pian piano evolvendo per trasformarla in una feature in grado di attirare l’attenzione dei genitori e dei CTO d’azienda, in cerca di un prodotto capace di garantire una corretta configurazione dei tipi di attività consentiti sui device senza doversi complicare troppo la vita nella preparazione.

Lato sicurezza, poi, è stato fatto molto: è di queste ore la notizia che sarebbero stati trovati in circolazione i primi esempi di codice scritto per sfruttare la ormai nota vulnerabilità di Android nota come “master key”, e stando al vendor di sicurezza Symantec in Cina starebbero circolando i primi malware che carpiscono il codice IMEI del terminale e lo spediscono ai creatori del virus. Google sta comunque correndo ai ripari, e per non lasciare niente di intentato ha annunciato l’adozione di SELinux da questa release in avanti, in modo da ridurre la potenziale superficie esposta al rischio di attacco dell’OS mediante una più attenta gestione delle policy di autorizzazione per lo svolgimento di operazioni critiche sul terminale.

Rimangono solo un altro paio di novità da segnalare: una è la possibilità di interagine con il Centro Notifiche per, ad esempio, rispondere a un messaggio direttamente dall’avviso di ricevimento. Ancora, l’introduzione di Bluetooth Smart permetterà di interagire con i dispositivi a bassisimo consumo che si vanno diffondendo, e che potrebbero presto diventare d’uso comune attraverso le app per il fitness e la medicina. L’app della fotocamera è stata aggiornta a quella già vista su Galaxy S4 e HTC One in versione Google Play. Infine, sono stati migliorati e affinati gli strumenti di profilazione e telemetria delle app, così da poterne incremente l’efficienza e le prestazioni sulle diverse piattaforme.

I primi device a ricevere l’aggiornamento Android 4.3 saranno l’ appena annunciato Nexus 7 e ovviamente gli altri prodotti della gamma Google experience : Nexus 4, Nexus 10, Galaxy Nexus. Gli aggiornamenti OTA sono in partenza, e dovrebbero comparire sugli schermi di tutto il mondo nelle prossime ore. Il resto dei dispositivi potrà essere aggiornato solo in seguito, quando i produttori e gli operatori decideranno se e come provvedre al loro aggiornamento.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
25 lug 2013
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