Le ultime indiscrezioni pubblicate dal quotidiano britannico Financial Times rivelano che le autorità antitrust dell’Unione Europea sono ormai pronte all’avvio delle indagini sulla presunta adozione di pratiche commerciali anti-competitive da parte di Google. Su segnalazione dei suoi competitor – da Microsoft a Nokia, rappresentate dal consorzio FairSearch.org – l’Europa verificherà se l’azienda di Mountain View ha davvero operato per garantire vantaggi competitivi al sistema operativo Android con tattiche scorrette e non affatto rispettose del principio di libera concorrenza sul mercato mobile.
Stando alle accuse inviate ai vertici della Commissione Europea, la Grande G avrebbe previsto dei forti sconti nella concessione delle licenze dell’OS ai vari produttori di dispositivi in mobilità, in modo da trovare un vantaggio competitivo e guadagnare una fetta pari al 70 per cento del mercato europeo. Inoltre, il colosso californiano avrebbe “costretto” i principali vendor ad installare di default interi pacchetti applicativi , in modo da presentare agli utenti tutti i suoi servizi digitali, da Maps a Gmail.
Nel corso delle indagini preliminari da parte delle autorità antitrust del Vecchio Continente, la Grande G sarebbe accusata di aver chiesto ai vari produttori di ritardare o addirittura cancellare il lancio di prodotti con sistemi operativi concorrenti .
In un comunicato stampa, l’azienda californiana ha sottolineato come Android resti una piattaforma aperta che favorisce la competizione. “I produttori di dispositivi, così come gli operatori e gli stessi consumatori, sono liberi di decidere come sfruttare Android, comprese le sue applicazioni”, si legge nel comunicato diramato da Google. ( M.V. )