Artemis III dovrebbe essere cancellata, secondo esperti

Artemis III dovrebbe essere cancellata, secondo esperti

Secondo alcuni esperti, l'attuale architettura di Artemis III (che prevede rifornimenti nello spazio) non funziona, quindi dovrebbe essere cancellata.
Artemis III dovrebbe essere cancellata, secondo esperti
Secondo alcuni esperti, l'attuale architettura di Artemis III (che prevede rifornimenti nello spazio) non funziona, quindi dovrebbe essere cancellata.

Artemis II è attualmente prevista a febbraio 2026 (se non ci sarà l’ennesima modifica alla roadmap). Sulle missioni successive ci sono ancora molti dubbi, non solo per quanto riguarda i costi. Durante un incontro al Congresso, alcuni esperti hanno evidenziato che Artemis III non può funzionare per come è stata progettata. Nel frattempo però si cerca un’altra azienda per il rover di backup.

Troppe incognite su Artemis III

La principale preoccupazione del Congresso è quella di essere anticipati dalla Cina. Nonostante i miliardi di dollari spesi, al momento non c’è nessuna certezza che gli Stati Uniti ritorni sulla Luna prima dei concorrenti più pericolosi.

La sottocommissione su spazio, scienza e tecnologia del Congresso ha organizzato un incontro con alcuni esperti per discutere sul programma Artemis e su eventuali soluzioni che possano velocizzare l’obiettivo prefissato. Durante il meeting, Mike Griffin (ex amministratore della NASA) ha fortemente criticato il piano attuale per Artemis III. Senza nominare SpaceX ha evidenziato che i rifornimenti in orbita del lander (versione modificata di Starship) non funzioneranno.

Griffin ha aggiunto che un piano deve essere rispettato se ha senso. Quelli per Artemis III e le missioni successive non hanno senso, quindi dovrebbero essere cancellati. L’ex amministratore della NASA ha quindi riproposto l’architettura del suo piano (ottobre 2024), scartato in quanto fuori budget.

Altri esperti hanno evidenziato che, in base agli attuali contratti, la NASA ha limitati poteri per imporre il rispetto della roadmap. Ciò ha comportato enormi ritardi, a causa dei quali gli Stati Uniti rischiano di lasciare la “vittoria” alla Cina. Al momento non è noto se verrà confermato l’uso di Starship come lander o se verrà chiesto aiuto a Blue Origin.

Non è noto nemmeno se verrà ancora utilizzato lo Space Launch System oppure se la navicella Orion verrà portata nella spazio con altri razzi. L’unica certezza è che ci sarà un astronauta italiano (probabilmente con la missione Artemis V).

Serve un rover di backup

Entro il 2030, gli astronauti dovrebbero usare un Lunar Terrain Vehicle. La NASA ha scelto Intuitive Machines, Lunar Outpost e Astrolab per la progettazione iniziale e la costruzione dei prototipi. A causa del budget ridotto, l’agenzia spaziale sceglierà un solo rover.

Se l’azienda scelta non manterrà l’impegno o non rispetterà la scadenza, gli astronauti non avranno nessun rover. La NASA dovrebbe prevedere una soluzione di backup, equivalente ad una polizza assicurativa. La decisione spetterà al nuovo amministratore Jared Isaacman.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
7 dic 2025
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