Perché Brunetta non vuole la PA in smart working

Perché Brunetta non vuole la PA in smart working

Secondo il punto di vista condiviso dal ministro, oggi il lavoro agile di massa non è più giustificato nella Pubblica Amministrazione.
Perché Brunetta non vuole la PA in smart working
Secondo il punto di vista condiviso dal ministro, oggi il lavoro agile di massa non è più giustificato nella Pubblica Amministrazione.

Renato Brunetta è stato chiaro: no al ritorno allo smart working per la Pubblica Amministrazione, nonostante l’andamento della curva dei contagi suggerisca di adottare regole di distanziamento in ambito professionale che in passato si sono rivelate efficaci. Il niet del ministro, da sempre piuttosto critico nei confronti di questa modalità di collaborazione, ha sollevato perplessità e acceso una discussione dai toni non sempre pacati.

Brunetta: il lavoro agile di massa non è più giustificato

Nel tentativo di gettare acqua sul fuoco, il sito istituzionale ha pubblicato una serie di otto domande e risposte con l’obiettivo dichiarato di fare chiarezza. Di fatto, la palla viene rimbalzata a quei sindacati e a quelle forze politiche che invocano una nuova adozione del lavoro da remoto nella PA poiché non si accontentano del lavoro agile regolato, strutturato e ampiamente flessibile che è stato disegnato in maniera condivisa e partecipata in questi mesi.

Secondo il ministro, oggi, considerando la disponibilità dei vaccini, l’assenza di lockdown sul territorio grazie a strumenti come il Green Pass e la ripresa dell’economia, il lavoro agile di massa non è più giustificato se non nelle situazioni e nei casi già previsti dalle linee guida definite in ottobre.

Un’affermazione da molti ritenuta non condivisibile e viziata dalla convinzione che in ufficio si lavori meglio rispetto a quanto si può fare a casa. Una verità rimasta assoluta, granitica e inscalfibile per lungo tempo, finché l’esplosione della pandemia ormai quasi due anni fa non ha scombinato ogni certezza e costretto ad adottare nuove dinamiche che, pur forzatamente, sono state sperimentate e rese strutturali da chi ha avuto modo di intravederne le potenzialità. Fanno ovviamente eccezione i casi in cui l’attività non può essere svolta dal proprio domicilio per questioni di tipo logistico, organizzativo oppure legate alla qualità del servizio erogato.

I dipendenti della Pubblica Amministrazione sono dunque chiamati a proseguire con le proprie mansioni in presenza, .niente ricorso straordinario allo smart working.

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Pubblicato il
4 gen 2022
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