Corte dei conti su Cashback e Lotteria Scontrini: dispersione delle risorse

Corte dei Conti, così su Cashback e Lotteria Scontrini

Il giudizio definitivo sulle iniziative è rimandato a quando saranno disponibili ulteriori dati, ma il riferimento è a una 'dispersione di risorse'.
Corte dei Conti, così su Cashback e Lotteria Scontrini
Il giudizio definitivo sulle iniziative è rimandato a quando saranno disponibili ulteriori dati, ma il riferimento è a una 'dispersione di risorse'.

Nella giornata di ieri la Corte dei Conti è intervenuta sulle iniziative messe in campo al fine di incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici e assestare un colpo alla piaga dell’evasione. Lo ha fatto con la Memoria sul DEF 2021, toccando tra i vari temi anche quelli riguardanti il Cashback di Stato e la Lotteria degli Scontrini.

Cashback e Lotteria Scontrini: dispersione delle risorse?

L’organo rinvia il proprio giudizio finale a quando saranno disponibili dati più specifici sui risultati ottenuti, facendo però appello alla necessità di miglioramenti. L’attenzione non è concentrata sulla lotta ai furbetti del Super Cashback o sulla possibile revisione dei premi riconosciuti (come abbiamo proposto su queste pagine ormai mesi fa), bensì principalmente sul valore delle transazioni come unica discriminante per stabilire se valga la pena o meno investire sul cashless. C’è un riferimento all’esigenza di evitare la dispersione di risorse. Riportiamo di seguito il passaggio in questione.

Quanto agli strumenti volti a incentivare i pagamenti elettronici nelle transazioni che interessano il consumatore finale, pur condividendone le finalità e in attesa di poter disporre di dati analitici sui risultati finora conseguiti con il Cashback e la Lotteria degli Scontrini, si rileva l’esigenza di una loro migliore finalizzazione e articolazione, essendo necessario comunque evitare la dispersione di risorse con l’incentivazione di operazioni in settori ove non si registrano significativi fenomeni di omessa contabilizzazione dei corrispettivi o nei quali il pagamento mediante carte di debito o di credito è da tempo invalso nell’uso. Al contrario, le incentivazioni dei pagamenti elettronici andrebbero concentrate relativamente agli acquisti di beni e servizi di modico valore o per i quali sono più probabili fenomeni di occultamento.

In breve, secondo la Corte dei Conti sarebbe bene stimolare il passaggio dal contante alle carte solo per gli importi ridotti, ritenuti più soggetti al nero. Così facendo inciampa però nello stesso errore già commesso da altri, frutto di una scarsa lungimiranza, guardando al ritorno nel breve periodo e non ai benefici potenzialmente derivanti dall’abituare i cittadini, incentivandoli, ad adottare nel loro quotidiano forme di pagamento che in nessun modo permettono di sottrarre risorse alle casse pubbliche, indipendentemente dall’entità della spesa.

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Oltre all’intervento su Cashback di StatoLotteria degli Scontini, viene sottolineata la necessità di semplificazione, modernizzazione e nuove tecnologie per quanto concerne il tracciamento dei corrispettivi.

Indipendentemente da ciò, si rileva come l’attuale sistema di tracciamento dei corrispettivi, basato sui due distinti canali del registratore telematico e del pagamento tramite POS, risulti macchinoso e suscettibile di disallineamenti. Nell’ambito di un’azione di semplificazione e modernizzazione andrebbero, pertanto, ricercate nuove tecnologie e modalità unificanti i processi, tenendo comunque presente come attualmente non risulti possibile incrociare in via automatizzata i dati recati dai due flussi finanziario e amministrativo.

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Pubblicato il 21 apr 2021
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