Tutti parlano, a ragione, di ChatGPT come una delle rivoluzioni più interessanti degli ultimi mesi nel settore dell’intelligenza artificiale. D’altronde non può essere altrimenti, viste le sue potenzialità e le innumerevoli situazioni in cui può essere d’aiuto. Se ne sono accorti anche gli specialisti SEO: un numero sempre maggiore di professionisti sta infatti integrando il software di OpenAI all’interno dei propri strumenti SEO. Nell’approfondimento di oggi andremo a vedere come usare ChatGPT al fine di creare una scaletta per un articolo SEO nello spazio di pochi secondi.
Come creare una scaletta per articolo SEO con ChatGPT
La creazione di una scaletta per un articolo SEO con ChatGPT richiede l’utilizzo di una semplice frase, all’interno della quale occorre specificare l’argomento (leggi keyword principale) che si vuole trattare nel pezzo.
Richiesta generica
Se ad esempio si vuole una scaletta per un approfondimento relativo all’utilizzo di WhatsApp Web, si userà una frase del tipo “genera una scaletta per un approfondimento su WhatsApp Web”.
Ed ecco il risultato.
Dalla nostra richiesta alla risposta completa del chatbot di OpenAI sono trascorsi sì e no 15 secondi. ChatGPT ha rispettato alla lettera la nostra domanda, fornendoci una scaletta divisa in punti e sotto-punti. Nell’immagine qui sopra non si vede, ma dopo il capitolo relativo alle Domande frequenti ci sono anche quelli dedicati alla Conclusione e alle Fonti.
Chi si intende di SEO sa bene che ci sarebbe ancora del lavoro da fare per ottimizzare il tutto, ma partendo da una semplice richiesta di scaletta per un approfondimento su WhatsApp Web, la risposta di ChatGPT lascia di stucco (in positivo naturalmente). Già solo questo primo esempio può essere utilizzato dai cosiddetti copywriter SEO, ossia quelle figure che all’interno della redazione di un sito online hanno il compito di scrivere approfondimenti da 1.000-1.500 parole (se non in alcuni casi oltre).
Ma può anche essere utile per gli stessi SEO che vogliono velocizzare il loro lavoro avendo nel giro di pochi secondi metà del lavoro già pronto. E se volessimo essere ancora più precisi nella nostra richiesta, come si comporterebbe ChatGPT? Abbiamo messo alla prova il modello linguistico di OpenAI ed ecco i risultati.
Richiesta dettagliata
Nella nostra seconda richiesta abbiamo chiesto a ChatGPT di generare “una scaletta per un articolo di 2.000 parole che avesse come keyword principale Whatsapp Web”. Questo il risultato ottenuto in meno di 15 secondi per la risposta completa.
Come si può vedere dall’immagine qui sopra, per ciascun capitolo abbiamo ottenuto da parte di ChatGPT l’indicazione del numero di parole da usare. Anche in questo caso possiamo affermare in tutta tranquillità che la risposta ci ha sorpreso in positivo. I suggerimenti di ChatGPT sono condivisibili, con un’introduzione e una conclusione di 200 parole ciascuna e gli altri capitoli del corpo centrale da 400 parole ognuno (tenendo conto anche dei sotto-capitoli).
La struttura suggerita da ChatGPT in quest’altra nostra richiesta ricalca quella precedente, ad eccezione di qualche aggiunta in più come il capitolo sulle “Novità di WhatsApp Web” e i suoi “Vantaggi e Svantaggi”. E se ci si domanda se è possibile andare ancora oltre, la risposta è positiva. Ecco in che modo.
Richiesta dettagliata in ottica SEO
Chi ha una certa infarinatura SEO, sa bene che per creare un contenuto in grado di raggiungere la prima pagina di Google (anche se ormai non è più sufficiente, è fondamentale quantomeno entrare tra i primi cinque risultati come suggerisce indirettamente il servizio Search Console di Big G) è importante lavorare non solo sulla keyword principale ma anche su quelle secondarie, andando così a creare la cosiddetta coda lunga. Ebbene, tutto questo come si può tradurre in una richiesta esplicita a ChatGPT?
Ecco la nostra domanda: “Genera una scaletta per un articolo da 2.000 parole che abbia come keyword principale “whatsapp web”, tenendo conto anche delle parole chiave secondarie”.
Ed ecco la risposta di ChatGPT con la nuova scaletta per soddisfare la nostra richiesta.
In definitiva sì, ChatGPT ha proposto una scaletta ulteriormente migliorata rispetto alle due precedenti, dimostrando di recepire ogni singolo comando.
Nota: nell’immagine qui sopra il carattere è rosso perché durante la nostra prova si è verificato un errore di rete. Questo accade quando i server di OpenAI non riescono a gestire la domanda di utilizzo del software. Per ovviare a questo problema, dal 1° febbraio 2023 è disponibile la versione a pagamento Plus al costo di 20 dollari al mese.
Conclusioni
Siamo dunque arrivati alle conclusioni del nostro approfondimento. Per riassumere quanto detto finora, per creare una scaletta per un articolo SEO è sufficiente chiedere a ChatGPT di generare un elenco puntato per un approfondimento su una data parola chiave (da esplicitare, magari tra virgolette).
Bonus tip: lo sapevi che ChatGPT è in grado di generare una scaletta anche utilizzando il codice HTML? Basta chiederglielo!
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