Chrome 94 Beta migliora il gioco in streaming

Chrome 94 Beta migliora il gioco in streaming

In Chrome 94 Beta è stato aggiunto il supporto per gli standard WebCodecs e WebGPU che migliorano le videoconferenze e il cloud gaming.
Chrome 94 Beta migliora il gioco in streaming
In Chrome 94 Beta è stato aggiunto il supporto per gli standard WebCodecs e WebGPU che migliorano le videoconferenze e il cloud gaming.

Google ha annunciato la disponibilità di Chrome 94 Beta per Windows, macOS, Linux, Android e Chrome OS. Le due novità principali sono rappresentate dal supporto per gli standard WebGPU e WebCodecs che permettono di migliorare l’esperienza di gioco tramite browser e la qualità delle videoconferenze. Ovviamente verranno sfruttati per Google Stadia e Google Meet.

WebCodecs e WebGPU per riunioni e cloud gaming

WebCodecs, disponibile per default in Chrome 94 Beta, consente di eliminare le inefficienze delle API di alto livello (ad esempio WebRTC, WebAudio e Media Source Extensions), fornendo agli sviluppatori la possibilità di utilizzare al meglio i componenti multimediali presenti nel browser, come encoder e decoder audio e video. Per l’accesso a basso livello viene oggi sfruttato WebAssembly, ma Google ritiene che sia una spreco di tempo e risorse.

Le API WebCodecs rappresentano la soluzione migliore per le applicazioni multimediali, come quelle per le videoconferenze. Grazie al limitato utilizzo di CPU e rete, lo standard può essere utilizzato anche per migliorare le prestazioni di servizi che richiedono una bassa latenza, come il cloud gaming.

Anche WebGPU è presente in Chrome 94 Beta, ma deve essere attivato il flag #enable-unsafe-webgpu (sarà disponibile in Chrome 98). Questo standard, successore di WebGL e WebGL2, consente di sfruttare la potenza della GPU per le operazioni di calcolo e rendering.

WebGPU permette di accedere alle funzionalità avanzate di Direct3D 12, Metal e Vulkan. Anche WebGPU può essere utilizzato per migliorare le videoconferenze, ad esempio per l’esecuzione degli algoritmi di machine learning che consentono di separare l’utente dallo sfondo in Google Meet.

Fonte: Google
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Pubblicato il
31 ago 2021
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