Recraft si posiziona come il generatore AI per designer professionisti, ma è accessibile a chiunque. E per molti utilizzi mantiene davvero questa promessa.
Come usare il generatore di immagini gratuito Recraft AI
Appena si atterra su Recraft, la prima cosa che colpisce è quanto sia pulita e professionale l’interfaccia. Non è il solito generatore AI con mille opzioni confuse. Tutto è organizzato in modo logico: modelli a sinistra, canvas al centro, strumenti a destra. Sembra di usare un software professionale, non un tool gratuito online.
La scelta dei modelli è dove iniziano le sorprese. Recraft offre i suoi modelli proprietari V3 e V2 gratuitamente, ma integra anche GPT-4o High, Imagen 4 e Ideogram. La fregatura? I modelli esterni richiedono l’abbonamento a pagamento. È una strategia intelligente, bisogna dargliene atto, fanno “assaggiare” il meglio con i loro modelli, e poi tentano con le alternative premium.
Ma i modelli Recraft non sono affatto male. Anzi, per certi versi sono più interessanti dei grandi nomi. Il motivo? Sono ottimizzati specificamente per il design, non per impressionare con il fotorealismo. Generano immagini che sono immediatamente utilizzabili in progetti reali, con proporzioni corrette, composizioni bilanciate e stili coerenti.
Gli stili curati, less is more
Invece di lasciare l’utente in balia del caos di infinite possibilità, Recraft presenta una lista curata di stili. Non sono centinaia, sono poche decine, ma ognuno è distintivo e utilizzabile.
Gli stili fotorealistici includono opzioni come motion blur per dare dinamicità, retro snapshot per quel feel vintage Instagram, o studio lighting per ritratti professionali. Non è solo un filtro applicato dopo: l’AI genera l’immagine con quello stile in mente fin dall’inizio.
Gli stili illustrati è dove Recraft brilla davvero. Hand-drawn che sembra davvero disegnato a mano, non quella patina digitale finta. Clay style che crea personaggi 3D adorabili perfetti per app e presentazioni. Pixel art che rispetta davvero i vincoli del formato, non solo un filtro pixelato.
Per fare qualche prova, basta testare lo stesso prompt (es. gatto che legge un libro in biblioteca
) in tutti gli stili. Ogni risultato è talmente buono, che si può utilizzare così com’è, senza post produzione. È raro con altri generatori dove spesso si devono fari prima diversi tentativi per ottenere qualcosa di decente.
Come funziona Recraft AI
Con i prompt più complessi, Recraft AI se la cava meno bene di ChatGPT. Ad esempio, con donna al lavoro sul laptop mentre un gattino cerca di distrarla, foto studio professionale
. Il risultato è tecnicamente corretto, ma emotivamente piatto. La composizione c’è, i soggetti pure, ma manca quel non so che, che rende un’immagine interessante.
Basta ripetere lo stesso prompt su ChatGPT per fare un confronto. OpenAI produce un’immagine più vivace, con espressioni più naturali e una migliore interazione tra i soggetti. Recraft sembra privilegiare la correttezza tecnica sulla personalità, il che può essere un aspetto positivo o negativo, dipendendo dai punti di vista.
Dove Recraft eccelle è nella coerenza stilistica. Se si generano 10 immagini con lo stesso stile, sembrano tutte parte dello stesso progetto. Altri generatori producono risultati molto variabili, che costringono a lunghe ore di selezione manuale. Con Recraft, già la prima o la seconda immagine è spesso quella giusta.
L’editing AI
Recraft propone una suite completa di strumenti di editing basati su AI, ma la realtà è un po’ diversa. La funzione di modifica dell’area consente di selezionare con precisione dove applicare i cambiamenti, in modo simile all’inpainting di Stable Diffusion. Ma i risultati non sempre sono all’altezza delle aspettative.
Il problema sembra essere che i modelli gratuiti non sono ottimizzati per l’editing complesso. I modelli premium (GPT-4o, Flux Kontext) promettono risultati migliori, ma si finisce per pagare quanto Midjourney per funzionalità che altri offrono gratis altrove. L’upscaling funziona bene, il background removal è preciso, ma sono fuzioni basiche.
La funzione Mockup
La funzione mockup è quella che sembra più entusiasmante, almeno sulla carta. Si carica una foto del prodotto, si aggiunge logo o grafica, e Recraft li applica rispettando prospettiva e illuminazione. Perfetto per piccoli business che necessitano di content per social media.
Per mockup semplici (t-shirt, tazze, poster) funziona decentemente. Per oggetti con geometrie complesse o superfici riflettenti, i risultati sono incostanti. È frustrante perché l’idea è brillante e l’implementazione è al 70% del necessario per essere davvero utile.
I crediti e il modello economico
La versione gratuita dà 30 crediti al giorno. Sembra generoso finché non si realizza che un’immagine di qualità decente ne consuma 5-10. Praticamente 5-10 generazioni al giorno se si vogliono risultati utilizzabili, meno se si usa l’editing.
L’abbonamento parte da 10 dollari al mese per 1000 crediti. Non è caro, ma non è neanche il “gratuito per sempre” che il marketing suggerisce. È un freemium classico, abbastanza gratis per far innamorare, abbastanza limitato per far pagare. Il vero valore dell’abbonamento non sono solo i crediti extra, ma l’accesso ai modelli esterni. Poter switchare tra Recraft V3, GPT-4o e Ideogram nella stessa interfaccia è comodo. È come avere abbonamenti multipli in un unico posto.
Formati di export e integrazioni
Recraft supporta PNG, JPG, SVG e PDF. Il supporto SVG è raro nei generatori AI e prezioso per designer che necessitano di grafica scalabile. I file sono export in alta risoluzione senza watermark anche nel piano gratuito, punto a favore.
L’API è disponibile per sviluppatori, con prezzi ragionevole. L’affidabilità è buona, i tempi di risposta accettabili. Mancano integrazioni dirette con tool di design come Figma o Canva. Per un tool che si posiziona per designer, è un’omissione strana. Si deve scaricare e re-importare manualmente, il che non è molto pratico.
Chi dovrebbe usare Recraft (e chi no)
Recraft è perfetto per: piccoli business che necessitano di visual consistenti per social media, designer che vogliono prototipi veloci di idee, studenti che necessitano di illustrazioni per progetti.
Non è ideale per: artisti che cercano espressione creativa unica, professionisti che necessitano di fotorealismo perfetto, chi vuole generare arte solo per divertimento (ci sono opzioni più generose).
Recraft forse non brilla per originalità, ma offre risultati solidi, puliti e dall’aspetto professionale: immagini che si possono inserire senza problemi in una presentazione o in materiali di lavoro senza vergogna.