Il controller della console Google per il gaming

Il controller della console Google per il gaming

Dai brevetti depositati da Google presso USPTO spunta il design del controller per la console Project Yeti dedicata al cloud gaming.
Il controller della console Google per il gaming
Dai brevetti depositati da Google presso USPTO spunta il design del controller per la console Project Yeti dedicata al cloud gaming.

Project Yeti e Project Stream sono le due iniziative di bigG dedicate al mondo dei videogiochi, che arriveranno quasi certamente a concretizzarsi con il lancio di una vera e propria console e di un servizio di cloud gaming. La presentazione ufficiale è attesa la prossima settimana, nel corso di un evento che andrà in scena a San Francisco durante la Game Developers Conference.

Project Yeti: il controller

Oggi, grazie a un brevetto depositato da Google presso USPTO è possibile dare un’occhiata in anteprima a quello che sarà il controller della piattaforma. Qui sotto è possibile vedere lo schema che raffigura un d-pad, due stick analogici, quattro pulsanti posizionati nella parte destra per i comandi in-game, tre centrali che fungeranno per il ritorno alla home e l’accesso ai menu di opzioni e un altro dedicato all’attivazione dell’assistente virtuale. Sopra anche quattro levette analogiche. La documentazione fa inoltre riferimento a un sistema dedicato alle notifiche, con tutta probabilità basato su feedback aptico (vibrazioni).

Il controller di Project Stream descritto in un brevetto

La console di Google per i videogiochi

Qui sotto è invece possibile osservare un render del controller realizzato dal team di Yanko Design. Con tutta probabilità la versione finale sarà piuttosto simile, con i colori che contraddistinguono il logo di Google a porre l’accento su alcuni dettagli come il profilo dei pulsanti e del d-pad.

Il controller di Project Stream nel render di Yanko Design

Project Stream per il cloud gaming

Se Project Yeti è il nome della console, Project Stream è quello della piattaforma di cloud gaming. L’elaborazione del comparto audio-video, così come dell’intelligenza artificiale, avverrà su server remoto, inviando in tempo reale le immagini e il sonoro al dispositivo dell’utente. In altre parole, si giocherà in streaming. Una dinamica del tutto simile a quella proposta da Sony con PlayStation Now, già sperimentata in passato da servizi come OnLive e Gaikai.

Il controller di Project Stream nel render di Yanko Design

In questo modo il giocatore non dovrà disporre in locale di CPU e GPU ultra-performanti, ma solo di una buona connessione Internet, così da assicurare che non ci sia lag nello scambio dei dati: la banda minima richiesta sarà di 25 Mbps.

Qui sopra un filmato tratto dalla fase di test condotta nei mesi scorsi, con il titolo Assassin’s Creed Odyssey di Ubisoft in esecuzione all’interno del browser Chrome, con supporto garantito a Windows, macOS, Linux e Chrome OS.

Fonte: USPTO
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Pubblicato il
11 mar 2019
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