Il Digital Services Act limita la libertà di parola

Il Digital Services Act limita la libertà di parola

Secondo il Presidente della FCC, il Digital Services Act impone obblighi alle aziende USA che limitano la libertà di parola in modo simile alla censura.
Il Digital Services Act limita la libertà di parola
Secondo il Presidente della FCC, il Digital Services Act impone obblighi alle aziende USA che limitano la libertà di parola in modo simile alla censura.

Continua lo scontro normativo tra Stati Uniti e Unione europea. Brendan Carr, Presidente della FCC (Federal Communications Commission), ha dichiarato che farà di tutto per proteggere le aziende statunitensi contro l’eccessiva regolamentazione europea. Il principale “nemico” è rappresentato dal Digital Services Act (DSA), in quanto limita la libertà di parola.

Difesa delle Big Tech contro le leggi europee

Le lamentele più esplicite sono arrivate da Meta. Mark Zuckerberg aveva dichiarato che le leggi europee danneggiano le aziende statunitensi, auspicando un intervento di Donald Trump. Il presidente degli affari globali (Joel Kaplan) aveva aggiunto che l’Europa non può imporre le sue regole per limitare la libertà di parola.

Durante il suo intervento al World Economic Forum di Davos, Donald Trump ha fortemente criticato le autorità europee per le numerose indagini avviate contro Apple, Google e Meta (e le relative sanzioni). Critiche al Digital Services Act erano arrivate dal suo vice JD Vance durante l’AI Action Summit di Parigi. Secondo Mark Gurman di Bloomerg, Tim Cook avrebbe chiesto l’aiuto del Presidente degli Stati Uniti per bloccare le azioni europee.

Ora è il turno del Presidente della FCC. Brendan Carr ha dichiarato che il DSA impone eccessive regole in relazione alla libertà di parola. La legge impone vari obblighi alle piattaforme e ai motori di ricerca di grandi dimensioni, tra cui la moderazione dei contenuti e il contrasto alla disinformazione.

Carr ha evidenziato che tali obblighi sono una forma di censura, quindi difenderà gli interessi delle aziende statunitensi. Attualmente sono in corso indagini nei confronti di X e Meta. In caso di sanzioni è certo l’intervento del governo statunitense e l’inizio di uno scontro politico.

Fonte: CNBC
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Pubblicato il
7 mar 2025
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