Edge, il browser di Microsoft sarà sempre più veloce

Edge 81: +13% per le performance del browser

I test condotti con il benchmark Speedometer certificano i passi in avanti che Microsoft sta compiendo in termini di prestazione offerte da Edge.
Edge 81: +13% per le performance del browser
I test condotti con il benchmark Speedometer certificano i passi in avanti che Microsoft sta compiendo in termini di prestazione offerte da Edge.

Sicurezza, compatibilità, prestazioni. Questi i tre pilastri attorno ai quali Microsoft ha intenzione di costruire il successo del suo nuovo browser, l’incarnazione di Edge basata sul motore Chromium. Per recuperare almeno in parte il divario che separa il software dal rivale Chrome di Google in termini di market share punta ora sulle performance.

Microsoft Edge mette il turbo con la versione 81

La release 81, al momento disponibile solo con le versioni di anteprima Dev e Canary (in Beta dal mese prossimo), fa registrare un +13% di velocità (rispetto alla 79) nei test condotti con Speedometer 2.0. Un passo in avanti significativo che va a tradursi in benefici apprezzabili durante la gestione dei carichi di lavoro che accompagnano ogni sessione di navigazione. Merito di una serie di ottimizzazioni introdotte a partire dalla 81.0.389.0 su Windows 10.

Il benchmark analizza il comportamento del browser simulando interazioni con API, script e contenuti solitamente presenti su siti e portali, valutandone poi la reattività. Microsoft fa sapere che le prove sono state eseguite su un Surface Pro 5 con processore Intel Core i5-8250U e 8 GB di RAM, senza altri programmi in esecuzione.

I risultati del benchmark Speedometer condotto sulle ultime versioni di Edge

Il gruppo di Redmond non fa però alcun riferimento alla differenza con la release 80 di Edge in distribuzione da alcuni giorni. Curioso poi il fatto che Microsoft abbia scelto un dispositivo lanciato ormai più di due anni fa come la quinta generazione di Surface Pro anziché uno più recente. Detto questo, la strada intrapresa per tagliare i ponti con il difficile passato di Internet Explorer (che ancora di tanto in tanto torna a farsi vivo) sembra essere quella giusta.

Fonte: Windows
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Pubblicato il 14 feb 2020
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