Europa unita nel roaming

Europa unita nel roaming

Gli operatori di telefonia mobile del Vecchio Continente sono obbligati a offrire una tariffa unitaria ai propri utenti, valida per le comunicazioni effettuate su tutto il territorio europeo. E in futuro i costi dovrebbero scendere ancora
Gli operatori di telefonia mobile del Vecchio Continente sono obbligati a offrire una tariffa unitaria ai propri utenti, valida per le comunicazioni effettuate su tutto il territorio europeo. E in futuro i costi dovrebbero scendere ancora

Roma – In Europa è tempo di standard unici per il mondo mobile, e dopo il caricabatteria universale da Bruxelles arriva la lungamente attesa tariffa singola per i costi delle comunicazioni in roaming. A partire dal 30 giugno i carrier sono obbligati a fornire agli utenti un sistema di costi privo di sorprese , nell’ambito del quale mandare (e ricevere) SMS, fare chiamate o navigare in rete comporterà esattamente la stessa spesa in tutti i paesi dell’Unione.

“Il furto del roaming sta per finire” esulta il Commissario Viviane Reding, avvertendo gli utenti di aspettarsi “che le nuove regole di roaming rendono più economica la navigazione web sui dispositivi mobile mentre si è in viaggio all’estero nella UE”. Il mercato delle tariffe europee va dunque esattamente verso la direzione già indicata da Reding, vale a dire quella di una progressiva riduzione dei costi a tutto vantaggio dei consumatori e della crescita del mercato stesso.

In concreto il nuovo schema tariffario costituisce un corposo livellamento verso il basso dei costi di roaming , con un messaggio SMS che ora costa un massimo di 11 centesimi di euro contro i 28 centesimi di media precedenti (imposte escluse). Il vantaggio principale per i consumatori è ovviamente quello di sapere con certezza quanto si spende nei viaggi fuori i confini nazionali.

Gli altri tetti massimi per le spese di roaming stabiliti dall’Unione Europea comprendono i 43 centesimi di euro al minuto per una chiamata vocale (contro i 46 eurocent precedenti) in uscita e 19 centesimi (erano 22) in entrata, e l’euro per ogni MB di dati trasferiti. L’UE ha stabilito poi che gli operatori dovranno addebitare il costo di chiamata a partire dal secondo successivo ai primi 30 secondi, invece di arrotondare al minuto pieno come era consuetudine in precedenza.

Gli operatori hanno tentato invano di bloccare la “riforma” dei costi di roaming (e la corrispondente riduzione degli introiti), ma l’insuccesso della loro opposizione si misura nella volontà della Commissione capitanata da Reding di andare oltre e ridurre ulteriormente le tariffe delle comunicazioni in mobilità qualora necessario . “La Commissione e le autorità di regolamentazione nazionali monitoreranno con molta attenzione i costi per il roaming dei dati – dice Reding – e il prossimo anno valuteranno se il mercato del roaming sarà diventato finalmente competitivo”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 lug 2009
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