Criptovalute 2025: le migliori opportunità da aggiungere al portafoglio

Criptovalute 2025: le migliori opportunità da aggiungere al portafoglio

Scopriamo le migliori criptovalute del mese con il maggior potenziale di crescita. Analisi su trend, utility e prospettive di mercato.
Criptovalute 2025: le migliori opportunità da aggiungere al portafoglio
Scopriamo le migliori criptovalute del mese con il maggior potenziale di crescita. Analisi su trend, utility e prospettive di mercato.

Il 2025 si prospetta un buon anno per le criptovalute, con gli analisti che prevedono una crescita del settore, pilotata come sempre da un possibile rally del Bitcoin.

In particolare, i prossimi mesi si presentano come un periodo interessante, con diversi progetti innovativi con un alto potenziale di crescita e asset consolidati che continuano a offrire stabilità ai trader.

Tuttavia, i neofiti che vogliono iniziare a muovere i primi passi nel settore, potrebbero avere qualche difficoltà a districarsi tra la quantità e le tipologie di criptovalute.

Per questo abbiamo creato una guida con criptovalute suddivise per categorie: dagli asset con un market cap più alto fino ai token emergenti in prevendita.

Prima di cominciare, ricordiamo che il settore delle criptovalute è estremamente volatile, per questo qualsiasi investimento va valutato con molta attenzione. Come guida alternativa, proponiamo questa sulle criptovalute su cui investire nel 2025.

Cosa sono le criptovalute

Le criptovalute sono asset digitali basati su una tecnologia chiamata blockchain. A differenza delle valute tradizionali, come l’euro o il dollaro, le criptovalute non esistono in forma fisica e non sono emesse da un governo, ma vengono generate attraverso processi informatici e scambiate su piattaforme online.

Per questo, il concetto alla base delle criptovalute è la decentralizzazione, ovvero l’assenza di un’autorità centrale che ne controlli il funzionamento.

Proprio qui entra scena la blockchain, un registro digitale che registra tutte le transazioni in modo pubblico e immutabile. Ogni operazione viene verificata da una rete di computer distribuiti in tutto il mondo, eliminando il rischio di manomissioni o frodi.

Allo stesso modo però, la decentralizzazione lascia spazio a truffe, in quanto chiunque può effettivamente creare una criptovaluta e lanciarla sul mercato. La mancanza di controllo ovviamente rende il settore volatile, perché il valore degli asset viene stabilito solo e unicamente dalla legge della domanda e dell’offerta.

Negli ultimi anni, le criptovalute hanno visto una maggiore adozione, sia per quanto riguarda gli investimenti, sia per l’utilizzo reale per pagamenti digitali, giochi online e per il settore degli NFT.

La crescita del settore è stata attribuita alla creazione di ETF (exchange traded fund) per il Bitcoin che hanno attirato gli investitori istituzionali. Inoltre, nuovi utility token e meme coin vendute a un costo basso, sono diventate particolarmente interessanti per i trader alla prime armi, specialmente per i più giovani.

Anche la possibilità di utilizzare gratuitamente wallet non custodial ha fatto la sua parte, in quanto ha permesso a molte persone di investire in criptovalute senza dover affrontare procedure troppo complesse.

Come funzionano gli investimenti in criptovalute

L’ingresso nel settore delle criptovalute può risultare piuttosto complesso, soprattutto per i neofiti che vogliono iniziare a investire.

In generale, esistono diverse strategie di investimento, ognuna con caratteristiche e livelli di rischio differenti.

A seconda dell’approccio scelto, gli utenti possono adottare una strategia di lungo termine attraverso un piano di accumulo, ottenere rendite passive mettendo in staking le proprie criptovalute, oppure operare nel mercato con attività di trading.

Ogni metodo presenta specifici vantaggi, ma anche rischi da non sottovalutare. Vediamoli nel dettaglio.

Compravendita di asset

Il metodo più semplice per iniziare a investire in criptovalute è la compravendita diretta di asset digitali, ovvero acquistando e mantenendo criptovalute con l’obiettivo di rivenderle in a un valore superiore.

Per comprare criptovalute direttamente, si utilizzano piattaforme chiamate exchange. Questi exchange possono essere centralizzati, come Binance e Coinbase, oppure decentralizzati, come Uniswap.

Le criptovalute acquistate si possono conservare direttamente sull’exchange, oppure su un wallet personale, in modo da poter gestire autonomamente i propri asset.

In generale, questa strategia è particolarmente indicata per chi desidera investire nel lungo periodo senza seguire attivamente il mercato.

Tuttavia, il rischio principale risiede nell’elevata volatilità delle criptovalute, in quanto possono subire oscillazioni di valore molto marcate in brevi periodi di tempo.

Inoltre, la sicurezza degli exchange non è sempre garantita, e il rischio di hacking o fallimenti, come già avvenuto con piattaforme di rilievo come FTX, rende indispensabile l’uso di misure di protezione adeguate.

Piano di accumulo

Si tratta di un’ottima strategia per i principianti, in quanto consente di investire in criptovalute senza dover seguire le oscillazioni quotidiane del mercato.

Questo metodo, noto anche come Dollar Cost Averaging (DCA), consiste nell’acquistare una determinata criptovaluta a intervalli regolari, indipendentemente dal suo valore, diluendo così il rischio di acquistare in un momento sfavorevole.

Un investitore può, ad esempio, decidere di acquistare una piccola quantità di Bitcoin ogni mese, senza cercare di prevedere il momento migliore per entrare nel mercato.

Nel lungo periodo, questa strategia consente di mediare il valore di acquisto e ridurre l’impatto della volatilità, evitando di esporsi troppo a bruschi cali di valore.

Tuttavia, il successo di questa strategia dipende dalla solidità della criptovaluta su cui si decide di investire. Questo perché scegliere un asset senza una reale prospettiva di crescita potrebbe portare all’accumulo di criptovalute destinate a perdere valore nel tempo.

Staking

Lo staking è un metodo che permette di guadagnare ricompense passive, bloccando i propri asset su una blockchain con meccanismo di consenso Proof-Of-Stake (PoS), come ad esempio Ethereum o Solana.

Quando si mettono in staking le proprie criptovalute, si contribuisce alla sicurezza della rete e alla convalida delle transazioni. In cambio, si ha la possibilità di venire scelti come validatori e ricevere una ricompensa passiva.

Si tratta quindi di una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi vuole provare a generare una rendita passiva senza vendere i propri asset. In confronto al mining del Bitcoin, si rivela più accessibile e più ecologico, in quanto non richiede l’utilizzo di complesse attrezzature.

Tuttavia, anche lo staking presenta dei rischi di cui tenere conto. Molte blockchain prevedono un periodo di blocco durante il quale non sarà possibile ritirare i fondi. Di conseguenza, se la criptovaluta messa in staking crolla, si subiranno perdite notevoli.

Inoltre, le ricompense ottenute attraverso lo staking possono svalutarsi nel tempo, specialmente se l’inflazione dell’asset aumenta e il numero di token distribuiti supera la domanda di mercato.

Trading

Il trading di criptovalute consiste nell’acquistare e vendere asset digitali con l’obiettivo di ottenere un profitto sfruttando le variazioni di valore.

In generale, vista la volatilità del mercato, i trader del settore sono soliti concentrarsi su movimenti di mercato nel breve o nel medio termine.

Questa strategia è conosciuta come swing trading, in quanto sfrutta le oscillazioni del valore su periodi di alcuni giorni o settimane.

I trader analizzano i grafici per individuare trend e segnali d’ingresso e uscita, cercando di massimizzare i guadagni con operazioni sporadiche.

Ci sono poi trader più “estremi” che preferiscono il day trading, ovvero l’apertura e la chiusura di posizioni su un asset nell’arco della stessa giornata.

Il trading, sebbene possa offrire guadagni elevati, è una delle strategie più speculative e rischiose.

La forte volatilità può portare a perdite significative in tempi molto brevi, soprattutto se non si dispone di una gestione del rischio adeguata.

L’utilizzo della leva finanziaria, che permette di moltiplicare il capitale investito, aumenta ulteriormente il rischio di liquidazione dell’intero saldo nel caso in cui il mercato si muova in direzione opposta alla previsione del trader.

Inoltre, il settore delle criptovalute è soggetto a manipolazioni di mercato, con fenomeni come i pump-and-dump, in cui il valore di un asset viene gonfiato artificialmente prima di un crollo improvviso.

La differenza tra trading e holding di criptovalute

Comprendere la differenza tra trading e holding è molto importante per iniziare a capire come funzionano gli investimenti in criptovalute.

Come abbiamo visto, il trading consiste nell’acquistare e vendere criptovalute in un arco di tempo relativamente breve, con l’obiettivo di sfruttare le variazioni di valore per ottenere un guadagno.

L’holding, invece è una strategia di investimento a lungo termine. I trader che adottano questa tecnica, vengono chiamati in gergo “hodlers”. Il termine proviene da un errore di battitura della parola “hold” (tenere).

Gli hodlers acquistano asset digitali e li conservano per mesi o anni, indipendentemente dalle fluttuazioni di mercato a breve termine. Questa strategia si basa sulla fiducia nella crescita dell’ecosistema blockchain e nella solidità di asset come Bitcoin ed Ethereum, considerati da molti come riserve di valore digitali.

L’holding è meno stressante e più accessibile del trading a breve e medio termine, ma allo stesso tempo esclude investimenti su nuovi progetti emergenti, basandosi solo su quelli consolidati.

Le migliori criptovalute per capitalizzazione di mercato

Le criptovalute con una capitalizzazione di mercato (market cap) più alta, sono solitamente quelle più importanti del mercato. Questo parametro rappresenta il valore totale dei token in circolazione di una determinata criptovaluta.

Si tratta di un indicatore fondamentale per comprendere la solidità e l’affidabilità di un asset digitale, poiché una capitalizzazione elevata è spesso sinonimo di maggiore liquidità, stabilità e interesse da parte degli investitori istituzionali e retail.

Le criptovalute con un market cap elevato tendono a resistere di più alla volatilità del mercato, specialmente rispetto ai progetti più piccoli.

Tuttavia, alcune di queste criptovalute come Bitcoin ed Ethereum hanno un costo elevato, pertanto risultano poco accessibili ai piccoli trader.

Infatti, sono spesso comprate da investitori istituzionali e gruppi aziendali in cerca di fondi o di “beni rifugio”, specialmente nel caso del Bitcoin. Vediamo qui di seguito quali sono le tre principali criptovalute ad alta capitalizzazione.

Bitcoin (BTC)

Bitcoin è la prima criptovaluta mai creata e ancora oggi domina il mercato in termini di market cap e di valore complessivo.

Creato nel 2009 dal misterioso Satoshi Nakamoto, Bitcoin ha un’offerta limitata a 21 milioni di unità, un fattore che contribuisce a mantenerne alto il valore nel tempo.

Spesso definito “oro digitale”, il Bitcoin ha un valore attuale di circa 86.000 dollari. Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, la criptovaluta ha superato i 100.000 dollari. Secondo gli analisti, durante l’anno potrebbe arrivare a 150.000 dollari, raggiungendo un nuovo valore massimo storico (ATH).

Bitcoin inoltre è il punto di riferimento del mercato delle criptovalute, infatti le oscillazioni del suo valore possono innescare fasi rialziste e ribassiste del mercato, generando fluttuazioni per tutte le altcoin.

Ethereum (ETH)

Se Bitcoin è la criptovaluta più conosciuta, Ethereum è il progetto che ha contribuito all’evoluzione della blockchain.

Lanciata nel 2015 da Vitalik Buterin, Ethereum viene considerata l’altcoin principale, con un valore attuale 2.381 dollari. Per altcoin si intendono tutte le criptovalute “alternative” al Bitcoin.

La blockchain di Ethereum presenta una vera e propria infrastruttura per l’esecuzione di smart contract, protocolli che permettono di automatizzare operazioni senza bisogno di intermediari.

Grazie a questa tecnologia, Ethereum ha permesso lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (dApp) come exchange, piattaforme per NFT e nuovi token.

Con l’aggiornamento a Ethereum 2.0 e il passaggio al sistema di validazione Proof-of-Stake, EThereum ha ridotto drasticamente il consumo energetico e migliorato l’efficienza della rete.

Tether (USDT)

A differenza di Bitcoin ed Ethereum, che presentano una forte volatilità, Tether è una stablecoin, ovvero un asset ancorato al valore di una valuta reale, nello specifico del dollaro statunitense.

La sua funzione principale è quella di offrire stabilità agli investitori e ai trader, facilitando lo scambio tra criptovalute e asset tradizionali senza il rischio di oscillazioni di prezzo.

USDT viene ampiamente utilizzato nelle transazioni sui principali exchange e rappresenta una componente essenziale della finanza decentralizzata, servendo come strumento per lo staking, il lending e la gestione della liquidità.

La sua elevata liquidità lo rende uno degli asset più scambiati nel mercato crypto, fungendo da ponte tra il mondo delle valute digitali e quello della finanza tradizionale.

Le migliori criptovalute in prevendita

Le prevendite di criptovalute (o presale) permettono di investire in nuovi progetti blockchain prima del listing sugli exchange.

Fondamentalmente si tratta di una sorta di “promozione” che permette agli sviluppatori di raccogliere fondi per finanziare lo sviluppo del progetto, e ai trader si comprare il token nativo a un valore basso.

Questo perché sono gli stessi creatori del token a impostare il suo valore nella presale, in quanto non ancora lanciato sul mercato.

In alcuni casi, le presale vengono strutturate in diverse fasi, con il valore del token che aumenta progressivamente.

Tuttavia, trattandosi di asset ancora in sviluppo, le prevendite comportano un grado di rischio maggiore rispetto alle criptovalute già consolidate sul mercato.

Per valutare un progetto in prevendita, è fondamentale analizzarne la tecnologia, il team di sviluppo e la roadmap. Un’adeguata ricerca aiuta a distinguere le opportunità promettenti dai progetti meno solidi, consentendo di individuare investimenti con un buon potenziale di crescita.

Qui di seguito presentiamo le due migliori criptovalute in prevendita su cui investire: Solaxy e Bitcoin Bull.

Solaxy

Solaxy è una rete Layer-2 sviluppata per migliorare l’efficienza della blockchain di Solana, nota per la sua velocità e per la vasta quantità di token creati sulla sua rete.

Il trading di questi token può ridurre la reattività della rete, congestionando il traffico delle transazioni e inficiando sulle performance della blockchain.

Per affrontare questa problematica, Solaxy vuole utilizzare un sistema di batch processing, un protocollo che aggrega più transazioni prima di registrarle sulla Layer-1, riducendo i costi di transazione (gas fee) e migliorando la velocità della rete.

Inoltre, Solaxy si avvarrà di un sistema di ancoraggio crittografico alla mainnet di Solana, per mantenere invariati i livelli di protezione per le transazioni e di sicurezza dei dati.

La combinazione di prestazioni ottimizzate e maggiore sicurezza ha generato un forte interesse tra gli investitori, portando la prevendita del progetto a superare i 23 milioni di dollari raccolti.

Il token SOLX, utilizzato per il pagamento delle gas fee sulla Layer-2, è attualmente in vendita a 0,001646 dollari.

Il progetto prevede anche un sistema di staking, che consente ai trader di ottenere rendimenti passivi in base all’APY.

Bitcoin Bull

Bitcoin Bull è un progetto in prevendita basato su un sistema di airdrop, creato per consentire l’esposizione a Bitcoin senza la necessità di acquistarlo direttamente.

La distribuzione di Bitcoin avverrà tramite il lancio di airdop per tutti i titolari del token BTCBULL. Più token BTCBULL si avranno nel wallet, più alta sarà la ricompensa ricevuta dall’airdrop.

Il lancio degli airdrop di Bitcoin è stato programmato per ogni nuova soglia del valore raggiunta dalla famosa criptovaluta. Al momento, gli airdrop sono previsti per le soglie di 150.000, 200.000 e 250.000 dollari.

Tuttavia, bisogna tenere conto che sebbene le previsioni per il BTC siano ottimiste, non è detto che questo riesca a raggiungere nuove soglie del valore entro l’anno, considerando anche che al momento si trova sotto la soglia del 100.000 dollari.

Oltre agli airdrop, Bitcoin Bull integra un meccanismo di burning, con il quale verrà progressivamente ridotta l’offerta totale di BTCBULL per cercare di aumentarne la domanda e il valore dopo il lancio sul mercato.

Bitcoin Bull ha raccolto circa 3 milioni di dollari, con il token BTCBULL disponibile a 0,00238 dollari. Il progetto prevede la possibilità di fare staking su Ethereum dei BTCBULL, per generare rendimenti passivi.

Le migliori criptovalute meme

Le meme coin sono criptovalute ispirate a meme, personaggi virali o trend del web. A differenza delle criptovalute tradizionali, nate con obiettivi tecnologici o finanziari, le meme coin sono progetti basati sull’intrattenimento e la community.

In alcuni casi, queste criptovalute possono raggiungere un’enorme popolarità grazie al supporto della community e all’influenza dei social media.

Va detto che le meme coin sono caratterizzate da un’elevata volatilità, in quanto il loro valore dipende principalmente dall’interesse dei trader e dalla speculazione, nonché dall’hype generato sul web e dalla FOMO (Fear of Missing Out). Per questo sono considerate la tipologia di criptovaluta più rischiosa su cui investire.

Di recente, le meme coin hanno iniziato a fornire utilità ai trader. Per questo si tende a fare una differenza tra le meme coin nuove e quelle “vecchia scuola”, con quelle nuove che offrono funzionalità aggiuntive, come staking, NFT o meccanismi di governance.

Per ulteriori informazioni è possibile leggere questo articolo sulle migliori meme coin.

Meme Index

Meme Index nasce per offrire un modo più sicuro e organizzato di investire nelle meme coin, senza dover scegliere su quali token puntare.

Infatti, il progetto propone quattro panieri, pensati per diversi tipi di trader. Questi indici, ispirati agli ETF, possono comprendere meme coin più stabili e conosciute, così come nuovi token che presentano rischi più elevati, ma allo stesso tempo un buon potenziale di crescita.

In generale, il sistema di Meme Index può aiutare i trader principianti ad orientarsi e mettere nel wallet delle meme coin per investimenti a breve termine.

Il token nativo MEMEX sarà necessario per accedere ai panieri, inoltre consentirà di partecipare alla governance della piattaforma e di votare per aggiungere nuove criptovalute agli indici.

Meme Index ha raccolto circa 4 milioni di dollari in prevendita, con il token MEMEX venduto a 165556 dollari. Non manca la possibilità di fare staking per ottenere ricompense passive basate sull’APY.

Dogecoin

Dogecoin (DOGE) è stata creata nel 2013 dagli sviluppatori Billy Markus e Jackson Palmer come una parodia di Bitcoin, con l’intento di rendere il mondo delle criptovalute accessibile anche ai piccoli trader.

Basata sul protocollo di Litecoin, Dogecoin è la meme coin principale, con il market cap più alto del suo segmento.

La criptovaluta offre transazioni rapide e commissioni basse, ma a differenza di Bitcoin, non ha un’offerta massima limitata, quindi i token DOGE vengono immessi nel mercato in continuazione, rendendolo un asset di tipo inflazionistico.

Negli anni, Dogecoin ha acquisito una notevole popolarità grazie al sostegno di personaggi influenti come Elon Musk, che con i suoi tweet ha spesso influenzato il valore del token.

Di recente, la creazione del DOGE (Department of Governmente Efficency) da parte dell’amministrazione Trump e dello stesso Elon Musk, ha contribuito a far crescere la meme coin. Il valore attuale di Dogecoin è di 0,2016 dollari.

Shiba Inu

Shiba Inu (SHIB) è al momento la seconda meme coin più grande per market cap, subito dopo Dogecoin. Lanciata nel 2020 da uno sviluppatore anonimo, negli anni la meme coin ha sviluppato un ecosistema più articolato rispetto a Dogecoin, grazie alla rete Shibarium.

Shibarium è una vera e propria rete Layer-2, creata per migliorare la velocità delle transazioni di Shiba Inu e ridurre i costi.

La rete include altri asset come LEASH e BONE, utilizzati per lo staking e la governance all’interno della piattaforma ShibaSwap, un exchange decentralizzato che consente agli utenti di scambiare e mettere in staking i propri asset.

Shiba Inu ha anche esplorato il settore degli NFT e del metaverso, con lo sviluppo di progetti come Shib: The Metaverse, un mondo virtuale dove è possibile acquistare e sviluppare terreni digitali.

Le migliori criptovalute AI Agent

Le crypto AI agent sono programmi avanzati che combinano intelligenza artificiale e tecnologia blockchain per automatizzare diversi processi e migliorare l’efficienza delle operazioni nel mondo delle criptovalute.

Grazie alla loro capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, questi sistemi sono in grado di prendere decisioni rapide e ottimizzate senza intervento umano.

Uno degli utilizzi principali riguarda il trading automatizzato. L’intelligenza artificiale può monitorare costantemente il mercato delle criptovalute, individuando opportunità di acquisto e vendita sulla base di criteri predefiniti.

Ad esempio, se il valore del Bitcoin (BTC) scende sotto una soglia specifica, un agente AI può acquistare automaticamente il token e rivenderlo più tardi quando il suo valore sale.

Un altro settore in cui questi sistemi trovano applicazione è la gestione dei wallet. Un agente AI può distribuire gli asset in modo intelligente, bilanciando automaticamente il portafoglio per ridurre i rischi e massimizzare i rendimenti.

MIND of Pepe

MIND of Pepe è un progetto in prevendita che combina intelligenza artificiale, meme coin e tecnologia blockchain.

Con più di 6 milioni di dollari raccolti, MIND of Pepe potrebbe diventare una delle migliori critpvalute con AI Agent sul mercato.

Bisogna però considerare che il token nativo MIND è a tutti gli effetti una meme coin, quindi comunque potrebbe subire l’elevata volatilità tipica di queste criptovalute.

Per quanto riguarda le caratteristiche principali, MIND of Pepe si basa un AI Agent in grado di monitorare le tendenze del mercato, partecipare attivamente alle discussioni sui social attraverso un account Twitter dedicato e offrire suggerimenti sulle strategie di trading.

Inoltre, l’AI Agent potrà aiutare i trader nella gestione del wallet e creare autonomamente nuovi token da lanciare sul mercato, permettendo ai suoi utenti di acquistarli in anticipo.

Per accedere alle funzionalità di MIND of Pepe è necessario comprare il token MIND, venduto al valore attuale di 0033992 dollari.

Oltre a queste caratteristiche, il progetto include un sistema di staking, attraverso il quale gli utenti possono bloccare i propri MIND token per ottenere ricompense passive, calcolate in base all’APY.

Fetch.AI

Fetch.AI è una piattaforma che integra intelligenza artificiale (AI) e blockchain per ottimizzare sistemi digitali complessi e gestire grandi quantità di dati.

Fondata nel 2017 e lanciata nel 2019 tramite una IEO su Binance, ha l’obiettivo di rendere l’AI accessibile a tutti, permettendo l’uso di gemelli digitali autonomi per elaborare dati in modo sicuro.

Questi gemelli digitali sono programmabili e applicabili a diversi settori, tra cui DeFi, trasporti, energia e viaggi. Il token FET viene utilizzato per addestrare e gestire i gemelli digitali, supportando anche oracoli, smart contract e nodi di validazione, con possibilità di staking.

La piattaforma si basa su un’architettura scalabile e sicura, integrando il protocollo Inter-Blockchain Communication (IBC) per facilitare la compatibilità con più blockchain e l’utilizzo di FET su vari DEX nell’ecosistema Cosmos.

AI16Z

AI16Z è un progetto che mira a migliorare scalabilità ed efficienza delle blockchain con l’intelligenza artificiale. Il token nativo alimenta un ecosistema progettato per ottimizzare strategie finanziarie, automatizzare smart contract e migliorare le previsioni di mercato.

L’automazione degli smart contract, basata su machine learning, garantisce l’esecuzione delle operazioni in base alle condizioni di mercato in tempo reale, rendendo le transazioni più veloci e affidabili.

Il protocollo sfrutta anche modelli predittivi basati su AI per individuare trend di mercato, offrendo strumenti avanzati per i trader.

L’ecosistema è decentralizzato e regolato da una governance on-chain, che consente ai detentori del token di votare sugli aggiornamenti del protocollo.

Le migliori criptovalute di utilità

Le criptovalute di utilità sono asset digitali progettati per offrire accesso a servizi specifici all’interno di un ecosistema blockchain.

A differenza delle criptovalute tradizionali, che vengono utilizzate principalmente come mezzo di scambio o riserva di valore, i token di utilità svolgono un ruolo fondamentale nel funzionamento delle applicazioni decentralizzate (dApp), consentendo agli utenti di interagire con i protocolli blockchain in modo più avanzato.

Questi token vengono solitamente impiegati per pagare commissioni di transazione, partecipare a funzionalità esclusive, sbloccare servizi premium o persino per governare protocolli decentralizzati attraverso sistemi di voto on-chain.

Negli ultimi anni, il settore delle criptovalute si è avvicinato a diversi ambiti nel campo della tecnologia, di conseguenza si possono trovare molti utility token sul mercato.

Ci teniamo a precisare che nonostante abbiano un’utilità reale, queste criptovalute sono comunque soggette alla volatilità intrinseca del settore, quindi bisogna comunque fare le dovute analisi prima di investire.

BEST Token

BEST Token è un asset digitale progettato per ampliare le funzionalità di Best Wallet, un wallet non-custodial noto per la sua interfaccia intuitiva e le caratteristiche avanzate.

Il progetto introduce nuove opportunità per gli utenti, offrendo vantaggi esclusivi all’interno della piattaforma e migliorando l’esperienza complessiva di gestione delle criptovalute.

Attualmente in prevendita a 0,024125 dollari, BEST consente di accedere a diverse funzionalità chiave, come il voto di governance per partecipare alle decisioni strategiche relative allo sviluppo dell’ecosistema.

Un altro vantaggio significativo è la riduzione delle commissioni sulle transazioni sia per lo scambio di criptovalute, sia per l’acquisto di token in presale direttamente tramite Best Wallet, attraverso la funzione Upcoming Tokens.

Il progetto include anche un sistema di staking, che permette agli utenti di ottenere rendimenti passivi bloccando i propri token BEST. La prevendita del progetto ha raccolto più di 10 milioni di dollari.

BNB

Binance Coin (BNB) è il utility token dell’ecosistema Binance, uno dei principali exchange di criptovalute a livello globale.

Lanciato nel 2017 tramite una Initial Coin Offering (ICO), inizialmente serviva per offrire sconti sulle commissioni di trading sulla piattaforma.

Nel tempo, il suo utilizzo si è ampliato, diventando un asset fondamentale per diverse applicazioni all’interno dell’ecosistema Binance Smart Chain (BSC).

BNB viene utilizzato per pagare i costi delle transazioni della BSC, supportando lo sviluppo e l’interazione con applicazioni decentralizzate (dApp) e protocolli DeFi.

Il token consente inoltre di partecipare al Binance Launchpad, offrendo agli utenti la possibilità di accedere in anteprima a nuovi progetti crypto.

Grazie al meccanismo di staking, gli utenti possono contribuire alla sicurezza della rete e ricevere ricompense, rendendo BNB un elemento chiave per l’operatività e la crescita dell’ecosistema Binance.

Band Protocol

Band Protocol è un’infrastruttura di oracoli decentralizzati che permette di collegare dati del mondo reale agli smart contract su blockchain.

Poiché questi contratti necessitano di informazioni affidabili per funzionare, Band Protocol fornisce un sistema sicuro e scalabile per integrare dati esterni in reti come Ethereum, Binance Smart Chain e Cosmos.

Il protocollo utilizza BandChain, una blockchain compatibile con Cosmos, dove i fornitori di dati pubblicano informazioni tramite API, successivamente validate da un sistema decentralizzato prima di essere utilizzate dagli smart contract.

Il token BAND viene impiegato per pagare i servizi degli oracoli, incentivare i validatori e partecipare alla governance del protocollo.

Le sue applicazioni spaziano dalla finanza decentralizzata (DeFi) al gaming on-chain, fino ai sistemi di assicurazione basati su blockchain.

Come gestire i rischi con le criptovalute

Una delle strategie più importanti per ridurre i rischi relativi al trading di criptovalute è la diversificazione degli investimenti.

Questo approccio consiste nell’investire in diverse criptovalute, in modo da bilanciare le perdite nel caso in cui uno degli asset dovesse subire un calo improvviso.

Ad esempio, molti esperti del settore investono su criptovalute consolidate come Bitcoin ed Ethereum, così come su diverse altcoin meno costose come Solana.

Un altro metodo è l’utilizzo di ordini automatizzati come lo stop-loss e il take-profit. Il primo chiude una posizione quando il valore di una criptovaluta scende sotto una determinata soglia, mentre il secondo vende l’asset una volta raggiunto un determinato livello di guadagno, impedendo così di perdere i profitti accumulati a causa di un’inversione di tendenza.

Inoltre, per mitigare il più possibile i rischi occorre fare analisi di mercato. Nel settore delle criptovalute si utilizzano principalmente l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale.

L’analisi tecnica consiste nello studio dei grafici del valore, nel riconoscimento dei pattern ricorrenti e nella comprensione di indicatori come RSI (Relative Strength Index) e medie mobili.

L’analisi fondamentale invece si basa sullo studio di un progetto alla base di una criptovaluta, quindi prevede la ricerca di informazioni sul team di sviluppo, sugli obiettivi del progetto, sulla sua sicurezza e sugli obiettivi.

Perché il trading è considerato il metodo più rischioso

Parlando di rischi, il trading di criptovalute resta una delle pratiche più rischiose all’interno del settore.

Il primo fattore di rischio è l’alta volatilità del mercato delle criptovalute, con il valore degli asset che può subire variazioni significative in poche ore o addirittura pochi minuti.

Questo può portare a perdite improvvise e difficili da recuperare, soprattutto per chi non ha una solida strategia di gestione del rischio.

Un altro elemento critico è la mancanza di regolamentazione. A differenza dei mercati finanziari tradizionali, il settore delle criptovalute è ancora in una fase di sviluppo normativo e le regolamentazioni variano in base al Paese.

In alcune giurisdizioni, le normative sono poco chiare o soggette a cambiamenti repentini, esponendo gli investitori a restrizioni improvvise che potrebbero limitare l’accesso a determinati servizi o addirittura rendere illegali alcune operazioni.

L’assenza di regolamentazioni lascia completamente scoperti gli investitori alle truffe, all’hacking o al crollo di un exchange. In questi casi, è praticamente impossibile recuperare i fondi, proprio perché non esiste alcun ente che controlla il mercato.

Un altro rischio significativo è la componente emotiva, che spesso influenza le decisioni di investimento, soprattutto tra i trader meno esperti.

Una crescita del valore di un asset può portare all’acquisto impulsivo, mentre il panico causato da improvvisi cali di valore può spingere a vendere in perdita.

Questo fenomeno, noto come FOMO (Fear of Missing Out), è particolarmente comune nelle fasi di mercato rialzista, quando gli investitori temono di perdere un’opportunità di guadagno e comprano asset sopravvalutati.

Spesso i trader neofiti tendono a seguire erroneamente l’entusiasmo di influencer e della community, senza effettuare le dovute analisi.

Infine, i rischi del trading di criptovalute aumentano esponenzialmente con l’uso della leva finanziaria, uno strumento che permette di investire una somma superiore al capitale effettivamente posseduto, prendendo in prestito fondi dall’exchange.

Se da un lato questo può amplificare i profitti, dall’altro può anche moltiplicare le perdite e portare alla liquidazione dell’intero saldo in caso di movimenti di mercato sfavorevoli.

Conclusione

Nella nostra guida abbiamo analizzato criptovalute di diverse tipologie, cercando di individuare le migliori su cui investire in questo mese.

Nuovi progetti in presale come Solaxy, Bitcoin Bull, Meme Index, MIND of Pepe e Best Token possono rivelarsi particolarmente adatti per fare investimenti a basso costo e provare a guadagnare nel breve termine.

Se invece si desidera fare investimenti a lungo termine, allora è meglio puntare sulle criptovalute consolidate presentate nella guida, come Bitcoin, Ethereum o BNB.

In generale, i neofiti dovrebbero iniziare con piccoli investimenti, per testare il terreno e cercare di capire effettivamente come funziona il mercato. Nel mentre è bene imparare ad effettuare analisi di mercato e conoscere i rischi insiti nel trading di criptovalute.

Domande Frequenti

Cosa sono le criptovalute e come funzionano?

Le criptovalute sono asset digitali basati su tecnologia blockchain, che consente transazioni sicure, decentralizzate e trasparenti senza intermediari. Ogni operazione viene registrata su un registro pubblico e verificata da una rete di computer distribuita.

Alcune criptovalute, come Bitcoin, sono utilizzate come riserva di valore, mentre altre, come Ethereum, servono per eseguire smart contract e applicazioni decentralizzate.

Conviene investire in criptovalute in prevendita?

Le prevendite (presale) possono offrire opportunità di acquisto a un valore vantaggioso prima del listing sugli exchange, inoltre permettono di studiare attentamente un progetto.

Tuttavia, le criptovalute in prevendita presentano più rischi rispetto alle criptovalute consolidate, poiché si tratta di progetti in fase iniziale che una volta sul mercato potrebbero crescere esponenzialmente, così come crollare vertiginosamente.

Quali sono le migliori criptovalute da tenere nel portafoglio?

Per investimenti a lungo termine è consigliabile puntare su criptovalute consolidate come Bitcoin, Ethereum, USDT o BNB. Per gli investimenti a breve termine invece, si può investire su progetti in presale come Solaxy, Bitcoin Bull, Meme Index, MIND of Pepe o BEST Token.

Quali sono i rischi principali del trading di criptovalute?

Il principale rischio è la volatilità del mercato, che può portare a improvvise oscillazioni di valore. Allo stesso modo, la mancanza di regolamentazione si rivela particolarmente insidiosa nel caso si perdano fondi a causa di frodi e truffe.

Il fattore emotivo gioca un ruolo fondamentale, in quanto può spingere i trader ad acquistare criptovalute solo per la paura di perdersi i guadagni di una possibile crescita.

in collaborazione con ClickOutMedia
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Pubblicato il
10 mar 2025
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