A Pasqua, negli alberghi senza Green Pass

A Pasqua, negli alberghi senza Green Pass

Meno restrizioni in vista: via anche il Green Pass obbligatorio per accedere agli alberghi, forse già entro le festività di Pasqua.
A Pasqua, negli alberghi senza Green Pass
Meno restrizioni in vista: via anche il Green Pass obbligatorio per accedere agli alberghi, forse già entro le festività di Pasqua.

Con la bella stagione alle porte e un quadro epidemiologico che permette finalmente di allentare alcune restrizioni, l’Italia guarda alla primavera come al periodo giusto per la ripartenza del turismo. A favorire la ripresa del settore potrebbe essere anche l’eliminazione di alcune norme riguardanti il Green Pass attualmente in vigore. Una su tutte, quella inerente agli alberghi.

Via l’obbligo di Green Pass per gli alberghi?

Come ormai noto, il 31 marzo scadrà l’ultima proroga dello stato di emergenza. Stando alle indiscrezioni trapelate, la data coinciderà con lo stop all’obbligo di esibire il certificato verde per alloggiare negli hotel. La conferma ufficiale, forse, già entro questa settimana in seguito a una riunione dei tecnici a Palazzo Chigi.

L’obiettivo dichiarato è quello di poter arrivare alle festività di Pasqua (quest’anno celebrata il 17 aprile) con un impianto regolatorio anti-COVID molto meno stringente rispetto a quello odierno. Possibile il via libera agli ingressi da tutti i  paesi senza test né quarantena, così da attrarre i turisti che negli ultimi due anni, per ragioni legate alla pandemia, non sono partiti o hanno scelto altre mete. Occorrerà comunque decidere e mettere tutto nero su bianco nel minor tempo possibile, concedendo così agli operatori del settore il tempo necessario per gestire le prenotazioni.

Del tutto probabile, inoltre, un allentamento delle restrizioni che interessano bar e ristoranti. Secondo le fonti citate dal Corriere, già dall’1 aprile potrebbe venir meno l’obbligo di Green Pass per il servizio all’aperto. Del tutto plausibile, invece, il rinvio fino a maggio del via libera anche al chiuso.

Si attende il pronunciamento del Governo, come sempre chiamato a trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di rispondere alle necessità manifestate da settori in forte sofferenza e il bisogno di non commettere passi falsi. L’esperienza maturata da marzo 2020 in poi dovrebbe aver insegnato che abbassare la guardia sulla spinta dell’entusiasmo non è la scelta giusta.

In tema di vaccini, stando al report ufficiale, il 91,17% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno una dose. La quota scende al 36,72% nella fascia d’età 5-11 anni.

Fonte: Corriere
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Pubblicato il
21 feb 2022
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