Il grande ritorno di Nokia

Il grande ritorno di Nokia

Dopo la disastrosa esperienza con Microsoft, il marchio finlandese si appresta a tornare a nuova vita grazie a HMD Global. Tante le novità, tra le quali si presume Android
Dopo la disastrosa esperienza con Microsoft, il marchio finlandese si appresta a tornare a nuova vita grazie a HMD Global. Tante le novità, tra le quali si presume Android

Come l’araba fenice, Nokia si appresta a rinascere dalle sue ceneri. Microsoft, attualmente detentrice della licenza di sfruttamento del brand, ha “sbloccato” il processo di cessione a favore di HMD Global Oy, azienda finlandese nata circa 6 mesi fa per assecondare la volontà di riportare in vita i dispositivi mobile marchiati Nokia. I diritti di sfruttamento del marchio dureranno 10 anni. Nokia riceverà delle royalty da parte di HMD per ogni telefono e tablet venduto, ma non avrà quote societarie di HMD. Lo si legge in una recente nota ufficiale rilasciata Nokia, anche se è da febbraio che si vocifera di questi movimenti.

Nokia rinasce

Brad Rodrigues, presidente ad interim di Nokia Technologies commenta così la nuova strada intrapresa: “Siamo stati travolti dall’entusiasmo mostrato in tutto il mondo per il ritorno del marchio Nokia. Il team di HMD ha l’ambizione, il talento e le risorse per portare una nuova generazione di telefoni Nokia sul mercato, e ci auguriamo il successo. Sono sicuro che i milioni di fan Nokia saranno felici di vedere i loro nuovi prodotti”.

Stesso entusiasmo si legge anche nel comunicato di HMD (che si definisce “the home of Nokia phones”): “Oggi è un giorno felice e importante per HMD. Nokia è stato un marchio tra i più rappresentativi e riconoscibili in tutto il mondo per decenni. L’eccitazione di reintrodurre questo marchio tanto amato, ben conosciuto e affidabile per i consumatori è una responsabilità e un’ambizione che ognuno di HMD condivide”. Nella nota si percepisce la volontà al rafforzamento del marchio: non sarà sufficiente una spolverata utile a conquistare i nostalgici, occorre sviluppare prodotti innovativi . “Siamo eccitati dall’idea di costruire il prossimo capitolo per ciò che riguarda i telefoni Nokia. Lo vediamo come una brillante opportunità per risolvere problemi della vita quotidiana e puntare su qualità e design per i quali il marchio Nokia è sempre stato conosciuto. Il nostro team, con passione e talento, si trova in una posizione privilegiata in questa impostazione moderna, volta a fornire la promessa di affidabilità, ottima costruzione e divertimento per i consumatori di tutto il mondo” – scrive Arto Nummela Ceo di HMD Global.

I cellulari attualmente presentati sul sito Nokia sono solo dei modelli di fascia molto bassa che hanno continuato ad alimentare un mercato ridotto all’osso, ma a breve troveranno spazio nuovi dispositivi (presumibilmente da gennaio 2017). In nessuna comunicazione viene menzionato Android, ma vista la ristrutturazione e la disfatta procurata a Nokia da parte di Microsoft si è certi che il sistema operativo sarà quello di casa Google. Non è una questione di ripicca ovviamente: si tratta di un giustificabile taglio con un passato infelice e la più logica scelta di mercato.

I tre punti focali su cui HMD punterà per scuotere il mercato con il rinato marchio Nokia sono la migliore vita della batteria , l’incredibile durata del dispositivo e la facilità di utilizzo. Per accelerare i tempi l’azienda dovrà probabilmente rinunciare a personalizzazioni troppo spinte del sistema operativo. In ogni caso le carte in regola per il successo di mercato ci sono tutte. Lo sviluppo dei dispositivi è praticamente in mano a Foxconn (nella intricata vicenda Nokia c’è di mezzo anche FIH Mobile , divisione produttiva ceduta da Microsoft a Foxconn), azienda leader del settore. HMD ha punti di appoggio in America, Europa, Asia, Africa, India, Cina, Medio Oriente fin dal primo giorno di costituzione ed ha impegnato 500 milioni di dollari per la commercializzazione dei nuovi dispositivi nel corso dei prossimi 3 anni. È dal 2015 che si cerca un partner affidabile . HMD lo sarà.

Mirko Zago

fonte immagine

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
2 dic 2016
Link copiato negli appunti