Il Venezuela produrrà il suo Linux-PC

Il Venezuela produrrà il suo Linux-PC

Il Governo intende rilanciare il proprio mercato IT interno. E in prospettiva punta ad esportare tecnologia in tutto il Sudamerica. Anche grazie ad accordi con i cinesi
Il Governo intende rilanciare il proprio mercato IT interno. E in prospettiva punta ad esportare tecnologia in tutto il Sudamerica. Anche grazie ad accordi con i cinesi

Dopo Dell e Taiwan , ora anche il Venezuela ha la sua linea di PC con sistema operativo Linux. Lo ha annunciato il presidente Hugo Chavez , fornendo anche informazioni interessanti su allestimenti, prezzi e obiettivi dell’iniziativa.

Saranno quattro i modelli che inizialmente comporranno l’offerta di Bolivarian Computers (un nome di certo non casuale): tre i modelli desktop, equipaggiati con processori Intel Pentium IV da 1.5 a 3GHz, e un notebook che monterà una CPU Intel Core 2 Duo da 2GHz. I prezzi partiranno da circa 860 bolivar (298 euro circa) per il modello più economico, fino ad arrivare a 3mila bolivar (circa 1000 euro) per i modelli più accessoriati.

“Il prezzo di prodotti analoghi di altri marchi è di 930 dollari statunitensi, e il prezzo del nostro computer è di 690: circa il 40% in meno ” ha spiegato il presidente Chavez: “Ma in aggiunta viene fornito con software open source e con tre anni di garanzia , contro il solo anno offerto dagli altri”.

Ma se in rete molti applaudono la scelta di Linux come sistema operativo, non tutti sono d’accordo sulle considerazioni di Chavez a proposito del prezzo . E qualcuno addirittura sospetta che la partnership con società cinesi che ha portato a questo annuncio nasconda in realtà uno “scambio di favori” non dichiarato.

Sia come sia, i PC Linux avanzano nel paese: la fabbrica che produrrà i computer è sorta nella penisola di Paraguana, nel distretto di Falcon. Costata 17 miliardi di bolivar (circa 6 milioni di euro) dovrebbe essere in grado di sfornare per quest’anno oltre 80mila unità, 100mila nel 2008 e 150mila tra PC e notebook/annui entro il 2009.

Lo scopo è quello di fornire una spinta alla crescita e alla diversificazione dell’industria venezuelana: accanto alle linee di produzione, il governo ha realizzato anche una serie di centri per ricerca e sviluppo . L’auspicio è di poter in breve tempo realizzare localmente buona parte dei componenti, abbattendo ulteriormente i costi delle macchine.

Il primo lotto dei PC sfornati verrà donato agli enti pubblici e agli studenti coinvolti in un progetto educativo sperimentale . La rete di distribuzione commerciale non è ancora del tutto a punto, e verrà completata appoggiandosi ai piccoli commercianti locali. Le autorità non nascondono l’aspirazione di riuscire ad esportare le proprie macchine (e magari anche Linux ) in tutti i paesi sudamericani .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
18 giu 2007
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