LimeWire, il ritorno: dal file sharing agli NFT

LimeWire, il ritorno: dal file sharing agli NFT

Oltre dieci anni dopo la chiusura del servizio di file sharing, LimeWire sta per tornare, puntando questa volta al business degli NFT.
LimeWire, il ritorno: dal file sharing agli NFT
Oltre dieci anni dopo la chiusura del servizio di file sharing, LimeWire sta per tornare, puntando questa volta al business degli NFT.

Chi ha vissuto in prima persona le evoluzioni del mondo online all’inizio del millennio non faticherà a ricordare LimeWire. Lanciato nel 2000, il servizio è divenuto ben presto uno dei più noti e utilizzati in ambito file sharing, per lo scambio dei contenuti in modalità peer-to-peer. Ha raggiungendo picchi da 50 milioni di utenti su base mensile nel periodo di massima popolarità. La chiusura definitiva risale al 2010, in conseguenza a una lunga battaglia legale con i big dell’industria discografica per questioni legate a copyright e pirateria. Ora l’annuncio del ritorno, ma con ben altre premesse e finalità differenti: la nuova iniziativa ruota esclusivamente attorno al sempre più popolato mondo degli NFT.

A volte ritornano: NFT anche per LimeWire

Il team che ha acquisito il marchio e intende sfruttarlo con un progetto legato alla blockchain ha sede a Vienna, con uffici distribuiti tra Austria, Germania e Regno Unito. È già stato pianificato il lancio nel mese di maggio, siglando fin da subito accordi con artisti ed etichette. Questa la dichiarazione affidata dal co-CEO Paul Zehetmayr alle pagine di Reuters.

Vogliamo aprire i cancelli a piccolo, medi e grandi artisti, con un sacco di moderazione e attività editoriali. LimeWire ha gettato le basi per lo streaming musicale, è un pezzo dell’eredità di Internet. Siamo grati di poterlo trasformare in qualcosa al servizio dell’industria discografica.

L’intenzione è quella di consentire ad artisti e addetti ai lavori di distribuire sotto forma di Non-Fungible Token contenuti come brani inediti, demo mai pubblicate, artwork, versioni live delle canzoni e materiale extra registrato nel backstage. Il successo del progetto è tutt’altro che scontato, considerando la forte concorrenza già venutasi a creare in un settore sostanzialmente esploso da un anno a questa parte. Tutto è accaduto con la vendita record di un’opera di Beeple valutata 69,3 milioni di dollari: era l’11 marzo 2021.

Fonte: LimeWire
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Pubblicato il
9 mar 2022
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