Google Meet controlla audio e video prima di unirsi alla riunione

Meet controlla se è tutto ok prima della riunione

Ora Google Meet permette di eseguire la verifica di audio e video prima di entrare in una riunione, suggerendo come risolvere eventuali problemi.
Meet controlla se è tutto ok prima della riunione
Ora Google Meet permette di eseguire la verifica di audio e video prima di entrare in una riunione, suggerendo come risolvere eventuali problemi.

La nuova funzionalità introdotta oggi per Google Meet consente di verificare la qualità del segnale audio e video trasmesso prima di fare il proprio ingresso in una riunione, una videochiamata o un meeting. Si tratta di un controllo da eseguire rapidamente, con pochi e semplici click, disponibile sull’edizione desktop del servizio accessibile tramite browser.

Google Meet: un ultimo check prima di unirsi al meeting

Per farlo è sufficiente selezionare il pulsante “Verifica audio e video” mostrato nella parte inferiore sinistra dell’interfaccia prima di prendere parte a un incontro, come mostrato nello screenshot qui sotto.

Google Meet: la verifica di audio e video prima di unirsi a una riunione

Ci si trova così di fronte a una schermata che elenca i dispositivi utilizzati: il microfono, l’altoparlante (o cuffie) e la videocamera (o webcam). Attraverso i menu a tendina è possibile cambiarli in modo rapido.

Google Meet: la verifica di audio e video prima di unirsi a una riunione

Se Meet individua problemi come un audio acquisito dal volume troppo alto, un disturbo ambientale eccessivo oppure un’illuminazione non corretta del volto mostra suggerimenti utili a risolverli, facendo affidamento ad esempio alla cancellazione automatica del rumore di fondo se disponibile per il proprio account.

La distribuzione della novità ha già preso il via, ma come sempre accade per i servizi di Google potrebbe impiegare fino a due settimane per raggiungere ogni utente. È destinata a tutti, anche a coloro che dispongono di un profilo gratuito e non Workspace che ogni giorno vi si affidano per comunicare da remoto. L’obiettivo di bigG è ovviamente quello di continuare a migliorare la qualità e la versatilità del servizio offerto così da evitare la fuga verso concorrenti come Microsoft Teams e Zoom.

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Pubblicato il 3 feb 2021
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