Accantonati almeno in parte e per ovvi motivi i progetti sul metaverso su cui il gruppo ha puntato molto negli ultimi anni, tanto da ispirarsi a questo ambito per un rebranding, Meta è ora pronta a fare all-in sull’IA: Mark Zuckerberg conferma la volontà di dar vita a un’intelligenza artificiale generale (o AGI). L’annuncio è giunto con un post su Threads.
La nostra visione di lungo termine mira a realizzare un’intelligenza generale, a renderla open source in modo responsabile e a far sì che sia disponibile su larga scala, così che tutti possano beneficiarne.
AGI: il nuovo mantra di Meta?
Detta anche intelligenza artificiale forte, è quella in grado di emulare in tutto e per tutto i processi cognitivi e intellettuali dell’essere umano, non limitandosi più all’esecuzione di compiti specifici. Dei potenziali rischi legati a iniziative simili si sta discutendo anche in questi giorni al World Economic Forum di Davos.
Il primo step compiuto in questa direzione passa dall’avvicinamento di due team di ricerca interni già attivi ovvero FAIR e GenAI. Stando a quanto rivelato, da qui in avanti lavoreranno a stretto contatto, ampliando inoltre il numero dei propri componenti. Il CEO anticipa poi il potenziamento dell’infrastruttura hardware su cui poggerà l’iniziativa.
Stiamo costruendo un’infrastruttura massiva. Alla fine di quest’anno, avremo circa 350.000 unità di NVIDIA H100 e, in totale, l’equivalente di circa 600.000 unità di H100 se si includono le altre GPU.
Dell’acquisto di migliaia di NVIDIA H100 da parte di Meta abbiamo scritto su queste pagine a fine novembre (Microsoft ha fatto altrettanto).
Il metaverso: Zuckerberg non molla
In apertura abbiamo citato il metaverso, settore che, nel corso degli ultimi anni, ha calamitato l’interesse e gli investimenti del gruppo, ma che oggi sembra aver perso attrattiva. Secondo Zuckerberg, rimane comunque di importanza centrale per la visione della società, al fianco dell’intelligenza artificiale.
Le due parti principali della nostra visione, l’intelligenza artificiale e il metaverso, sono connesse. Entro la fine del decennio, credo che le persone interagiranno frequentemente con le IA nel quotidiano, utilizzando smart glass come quelli che stiamo realizzando con Ray-Ban.
Il riferimento è agli occhiali smart progettati in collaborazione con EssilorLuxottica e già sul mercato.