L’azienda di Menlo Park introdurrà una versione a pagamento di Meta AI e aggiungerà la pubblicità. La conferma è arrivata da Mark Zuckerberg durante la conference call con gli investitori. Il CEO ha inoltre fornito alcuni dati sull’uso del chatbot. Nel comunicato stampa sui risultati finanziari del primo trimestre 2025 c’è anche un riferimento alla recente sanzione inflitta dalla Commissione europea.
Due soluzioni per monetizzare Meta AI
Meta AI è disponibile da settembre 2023, ma solo a fine marzo è arrivato in Italia. Il chatbot può essere utilizzato tramite WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger. Il 29 aprile è stata rilasciata l’app standalone per Android, iOS e web con funzionalità social (feed Discover).
Mark Zuckerberg ha comunicato ieri sera che Meta AI viene utilizzato da quasi un miliardo di utenti al mese. Questo risultato è stato ovviamente raggiunto grazie alla popolarità dei servizi di messaggistica e dei social network (le app hanno complessivamente 3,43 miliardi di utenti attivi al giorno).
Durante la conference call, il CEO ha comunicato che l’azienda investirà 42 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale nei prossimi mesi. Per “compensare” questi costi sono previste due soluzioni. La prima è una versione premium di Meta AI. Gli utenti che vogliono funzionalità più avanzate dovranno sottoscrivere un abbonamento. In pratica è la stessa strategia adottata da OpenAI, Google, Microsoft e altri concorrenti.
La seconda è analoga a quella scelta per Threads (che ha raggiunto i 350 milioni di utenti attivi mensili), ovvero l’inserimento della pubblicità. È prevista inoltre l’aggiunta dei suggerimenti. Non è noto quando le due novità verranno implementate, ma sembra scontato l’uso dei dati degli utenti per le inserzioni personalizzate (il Garante della privacy consiglia di opporsi al trattamento).
Nel comunicato stampa relativo ai risultati finanziari del primo trimestre 2025 c’è un riferimento alla sanzione di 200 milioni di euro inflitta dalla Commissione europea per la violazione del Digital Markets Act con il modello “Consent or Pay” di Facebook e Instagram. Meta evidenzia che i cambiamenti al modello (da effettuare entro 60 giorni) peggioreranno l’esperienza per gli utenti europei e avranno un impatto negativo sulle entrate del terzo trimestre 2025.