Microsoft interrompe i negoziati con OpenAI?

Microsoft interrompe i negoziati con OpenAI?

Secondo il Financial Times, Microsoft potrebbe interrompere i negoziati relativi alla sua quota nella nuova struttura aziendale di OpenAI.
Microsoft interrompe i negoziati con OpenAI?
Secondo il Financial Times, Microsoft potrebbe interrompere i negoziati relativi alla sua quota nella nuova struttura aziendale di OpenAI.

Secondo il Wall Street Journal, il rapporto tra Microsoft e OpenAI inizia a mostrare qualche crepa, soprattutto a causa della trasformazione in società a scopo di lucro della startup californiana. In base alle fonti del Financial Times, l’azienda di Redmond potrebbe abbandonare il tavolo dei negoziati.

Mancato accordo sulle quote

Microsoft ha investito oltre 13 miliardi di dollari in OpenAI. Offre l’infrastruttura cloud (Azure) per l’addestramento dei modelli e riceve in cambio l’accesso ai modelli (utilizzati in Copilot). All’inizio dell’anno, le parti hanno modificato l’accordo (valido fino al 2030) per consentire a OpenAI di sfruttare la potenza di calcolo di altri provider (uno potrebbe essere Google Cloud).

L’azienda guidata da Sam Altman è diventata nel frattempo un concorrente di Microsoft, offrendo servizi business e sottoscrivendo contratti con il governo statunitense. Da alcuni mesi sono stati avviati negoziati per stabilire quale percentuale della società a scopo di lucro dovrà spettare a Microsoft.

Secondo le fonti del Financial Times, l’azienda di Redmond potrebbe abbandonare il tavolo dei negoziati. OpenAI vorrebbe ridurre la dipendenza da Microsoft, mentre quest’ultima cerca ovviamente di ottenere il massimo dal suo investimento. L’azienda di Redmond deve approvare la trasformazione in società a scopo di lucro. Se ciò non avverrà entro fine anno, OpenAI perderà i soldi degli investitori.

La goccia che potrebbe far traboccare il vaso è l’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal. I dirigenti di OpenAI avrebbero pensato ad una soluzione estrema, ovvero accusare Microsoft di comportamento anticoncorrenziale e chiedere all’autorità antitrust di controllare i termini del contratto per potenziali violazioni della legge.

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Pubblicato il
19 giu 2025
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