Microsoft.it: diamo i numeri

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Windows Vista, il downgrade, Office 2007, MSN, Windows Live, social network: i numeri e i mercati di BigM nel Belpaese
Windows Vista, il downgrade, Office 2007, MSN, Windows Live, social network: i numeri e i mercati di BigM nel Belpaese

Fai quattro chiacchiere con qualcuno e scopri che i chattatori incalliti di MSN hanno sparato 25 milioni di messaggini in una sola ora . Oppure che in Italia, solo l’anno scorso, sono stati venduti 5,5 milioni di PC, e un buon 80 per cento montava Windows Vista; e che oggi, a poche settimane dal rilascio del Service Pack 1, il sistema operativo di Microsoft supporta 2,5 milioni di dispositivi.

Fabrizio Albergati Questo ed altro si scopre chiacchierando con qualcuno che quei numeri li conosce a menadito. Qualcuno come Fabrizio Albergati , direttore gruppo Windows Client di Microsoft Italia: lui è nell’azienda di Redmond dal 1987, e in 20 anni ne ha viste di cotte e di crude. Eppure, garantisce a Punto Informatico , l’offerta dei sistemi operativi di BigM non è mai stata migliore . E non ha mai avuto tanto successo , anche grazie al downgrade da Vista a XP. “Il cliente deve seguire il suo percorso di upgrade”, spiega Albergati. L’utente deve poter comprare i suoi nuovi computer con Vista a bordo ma senza essere costretto ad utilizzarlo da subito: il concetto è semplice, quando il consumatore sarà pronto farà sempre in tempo a lanciarsi su Vista.

Tralasciando i dati puramente numerici, tutte le nuove proposte in fatto di software starebbero andando bene: il deployment di Vista nelle aziende procede con ritmo costante, così come l’adozione delle nuove soluzioni di protezione OneCare (per il mercato consumer, si parla di “centinaia di migliaia di copie” e comunque “più del previsto”) e Forefront (per l’Enterprise).

Enrico Bonatti Anche Office 2007 va bene , almeno secondo il direttore del Business Group Information Worker, Enrico Bonatti : le vendite del settore consumer, gli acquisti da scaffale insomma, hanno fatto registrare una crescita del 300 per cento rispetto all’anno precedente. La versione trial è stata scaricata 1,5 milioni di volte. Merito della politica di prezzi molto aggressiva adottata da Microsoft dopo il lancio della suite, che ha portato il pacchetto Home and Student (quello formato da Word, Excel e Powerpoint) a 99 euro per le festività natalizie.

Cresce bene anche il settore aziendale, con il 10 per cento della base installata che è già migrata alla nuova versione di Office. E crescono anche i numeri dei servizi online, che offrono tutorial gratuiti e risorse per la produttività. A dicembre 2007 “Office Online” in Italia ha superato 15 milioni di pagine visitate (+11 per cento rispetto a dicembre 2006).

Diminuiscono peraltro le copie pirata in circolazione dei software Microsoft, grazie anche ai programmi di rientro previsti per i fenomeni di underlicensing , per coloro i quali si ritrovino nell’illegalità per scelta e per quelli che ci siano finiti loro malgrado. Ma, se si pensa a prodotti di punta come Office, l’uso illegale resta predominante: si stima che più di metà delle copie della suite installate in Italia sia pirata , in calo del 2 per cento nel 2007 rispetto al 2006.

Alla domanda se prima o poi dovremo abituarci ad usare Office online, Bonatti risponde in un modo per certi versi inaspettato: “No, online ci saranno solo i servizi”, almeno per il momento. Il perché é presto detto: in molti casi, l’utente ha ancora bisogno di manipolare i dati sul proprio computer , e spesso in mobilità usufruisce dei suoi documenti solo per consultarli. Microsoft lavora ad applicazioni remote, ma per vederle davvero all’opera bisognerà attendere che il mercato ne faccia esplicita richiesta.

Bonatti si entusiasma soprattutto quando si parla della nuova interfaccia di Office 2007: dopo una iniziale diffidenza, spiega, ora i feedback sono tutti molto positivi. Secondo le prime stime, le instant preview e le scorciatoie contestuali riducono del 50 per cento il numero di clic necessari a svolgere una operazione: “La produttività sale e il tunnel carpale ringrazia”, scherza.

Poi però Bonatti torna serio, e spiega che “Office è diventato l’hub aziendale”: grazie alle funzionalità di messaggistica integrata, all’editing condiviso dei documenti abbinato alla videoconferenza, all’offerta di servizi a corredo, la suite per la produttività di Redmond offre un ambiente di lavoro che piace a molti. E ora Microsoft si sta lanciando anche nel campo dei gestionali con il programma Dynamics , che pare stia facendo segnare anch’esso numeri di tutto rispetto.

Luca Colombo Parlando di messaggistica, come si fa a dimenticare la piattaforma Live? Per certi versi, lo conferma sempre Bonatti, Office e Live vanno verso una sorta di convergenza: ma si tratta unicamente di condividere le tecnologie, non i contenuti. Dei contenuti di Internet si occupa invece Luca Colombo , direttore del marketing dell’Online Service Group: un ruolo per certi versi facile il suo, visto che Windows Live Messenger in Italia è una specie di asso piglia tutto.

Su 14 milioni di utenti dell’instant messaging in Italia, oltre 12 milioni utilizzano regolarmente il sistema di comunicazione di Microsoft: “Sono dati Nielsen” precisa Colombo a Punto Informatico , e sostiene che la crescita delle preferenze per le applicazioni Live di BigM sia costante. L’ultima tendenza sono le chiacchiere via cellulare, con il Messenger per Windows Mobile che oggi viene utilizzato da circa 600mila utenti italiani.

Funziona bene MSN.it, che si porta a casa ogni giorno 1,5 milioni di pagine viste. Funziona bene Spaces, la piattaforma di blogging di Microsoft, che conta oltre 5,4 milioni di iscritti solo in Italia . E funzionano bene anche Hotmail, che ha superato i 6,5 milioni di membri, e la piattaforma di advertising.

Occhio, poi, a farsi stregare dalle sirene del 2.0 : come sottolinea Colombo, oggi in Italia ci sono circa mezzo milione di utenti Facebook – la piattaforma sulla quale Microsoft veicola i contenuti pubblicitari. Come a dire che i servizi sono interessanti, la pubblicità in qualche modo ci arriva ma che si tratta più di un fenomeno mediatico che di una realtà industriale. Certo, sono numeri che crescono costantemente ma prima di raggiungere i 5 milioni e passa di utenti di Spaces, e gli oltre 12 milioni di Messenger ci vorrà tempo.

E Xbox360? Una battuta su Xbox è stata fatta ieri da Punto Informatico e la risposta di Microsoft è univoca: è un grandissimo successo. I numeri di questo successo? Quelli per ora Microsoft non vuole farli sapere.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 5 feb 2008
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