Può capitare di iniziare a parlare con un chatbot e, senza accorgersene, di ritrovarsi coinvolti in una lunga conversazione, magari su argomenti sempre più intricati. Ma non tutti i chatbot AI sono uguali quando si tratta di intavolare discorsi molto lunghi e complessi.
Quali sono i migliori chatbot AI per le conversazioni approfondite?
Alcuni chatbot AI riescono a gestire molto meglio di altri le conversazioni lunghe, e il merito è della cosiddetta “finestra di contesto“. In parole povere, la finestra di contesto è la quantità di informazioni precedenti che il modello riesce a ricordare e utilizzare mentre conversa con noi.
La finestra di contesto è la quantità di informazioni precedenti (parole, frasi, documenti, codice, ecc.) che un modello come ChatGPT o Gemini può ricordare e utilizzare attivamente mentre conversa con noi. Questa “finestra” è misurata in token: ogni parola, punteggiatura o parte di parola conta come uno o più token.
Per avere un’idea: 1.000 token equivalgono a circa 750 parole in italiano (più o meno una pagina Word). Quando si scrive o si incolla del testo nella chat, l’AI legge tutto e lo tiene “in mente” per rispondere in modo coerente. Ma se se si supera il limite della finestra di contesto, le parti più vecchie iniziano a “scivolare fuori” dalla memoria immediata. L’AI, quindi, non se le ricorda più, a meno che non siano salvate in un’altra forma (come la memoria permanente di ChatGPT).
1. Claude 3.7 Sonnet di Anthropic
Quando si tratta di gestire conversazioni chilometriche, Claude è davvero impressionante. Questo assistente AI, sviluppato da Anthropic, vanta una finestra di contesto da ben 200.000 token nella sua versione più avanzata, Claude 3.7 Sonnet. Cosa significa? Che può ricordare e collegare informazioni menzionate anche centinaia di messaggi prima, senza perdere il filo del discorso.
Ma non è solo una questione di memoria. Claude si distingue anche per le sue capacità di lavorare con i dati in modo visivo. Grazie alla funzione Artifacts, si può collaborare con lui per analizzare dati complessi e trasformarli in grafici, tabelle, ecc., un’impresa in cui molti altri chatbot falliscono miseramente.
Inoltre, Claude è veramente molto bravo nell’estrapolare informazioni specifiche da documenti mastodontici, come quelli che spesso si trovano su Google Documenti. E se si ha bisogno di risposte ancora più ponderate, c’è la modalità Extended Deep Thinking, che gli dà più tempo per riflettere sui problemi complessi prima di rispondere. Attenzione però: per sbloccarla serve l’abbonamento Pro da 20 dollari al mese. Anche l’interfaccia, minimalista e senza distrazioni, aiuta a seguire meglio le conversazioni più lunghe.
2. ChatGPT di OpenAI
Quando si parla di chatbot bravi a gestire fiumi di parole, non si può non citare ChatGPT. Questo assistente AI, basato sul modello GPT-4.5, ha tutte le carte in regola per tenere testa anche agli utenti più logorroici.
Innanzitutto, vanta una finestra di contesto da 128.000 token, che gli permette di elaborare circa 100.000 parole in una singola conversazione. Ciò significa che si possono tirare in ballo dettagli menzionati decine di messaggi prima senza timore che se ne dimentichi.
Ma il vero punto di forza di ChatGPT è Deep Research, utilissimo per esplorare argomenti complessi. Questo strumento permette al chatbot di analizzare in profondità più fonti, collegare concetti tra loro e costruire un ragionamento articolato. Anche se si salta da un tema all’altro, ChatGPT non si perde d’animo e mantiene la coerenza del discorso.
Certo, la versione gratuita ha dei limiti nella lunghezza delle conversazioni, ma con l’abbonamento Plus da 20 dollari al mese questi vincoli spariscono. Inoltre, si può sfruttare anche il ragionamento avanzato. In pratica, ChatGPT non si limita a rispondere a una domanda, ma la affronta come farebbe una mente umana allenata a pensare in profondità, attraverso la catena di pensiero.
3. Meta AI di Meta
Meta AI è il chatbot di casa Meta e da pochissimo ha fatto la sua comparsa anche su WhatsApp (e no, non si può eliminare). È alimentato dal modello Llama 3.2, che garantisce una finestra di contesto da 128.000 token, come quella di ChatGPT.
Ma ciò che rende speciale Meta AI è la sua integrazione in tutte le piattaforme del gruppo: WhatsApp, Messenger, Facebook e Instagram. Quindi si può chattare con lui senza dover switchare da un’app all’altra, semplicemente taggandolo nelle tue conversazioni quando ne hai bisogno (digitando il simbolo @ sulla tastiera).
Chi tiene alla propria privacy, sarà felice di sapere che Meta offre anche versioni locali del suo chatbot AI su Hugging Face. Certo, non sono raffinate come quelle nel cloud, ma almeno hai la soddisfazione di tenere i dati sul dispositivo.
4. Gemini di Google
Chi pensa che una finestra di contesto da 200.000 token sia il massimo, probabilmente è perché non ha ancora sperimentato le capacità di Google Gemini. Nella sua versione 2.5 Pro Experimental, questo chatbot può gestire fino a 2 milioni di token – dieci volte di più rispetto al già avanzato Claude. Anche i modelli più leggeri, come Gemini 2.0 Flash e Flash-Lite, riescono comunque a lavorare con 1 milione di token: una potenza di memoria impressionante.
Ma la vera chicca, è la capacità di guardare video su YouTube e riassumerli al posto nostro, individuando automaticamente i punti chiave. Come se non bastasse, se si usa Gemini connesso al proprio account Google, può accedere alla cronologia delle ricerche. Questo significa che è in grado di ricordare cosa interessava in passato e collegarlo alle conversazioni attuali, senza che si debba ripartire ogni volta da zero.
A ciascuno il proprio chatbot AI
Questi quattro chatbot AI hanno tutti punti di forza unici. Il segreto è scegliere di volta in volta quello più adatto alle proprie esigenze e che meglio si adatta al proprio stile di conversazione. Chiaramente esistono anche altri assistenti AI con finestre di contesto notevoli, come Jamba 1.5 Large di ai21labs. Però richiedono un’installazione locale sul proprio hardware e una GPU potente, quindi non sono alla portata di tutti. Ma per la maggior parte degli utenti, Claude, ChatGPT, Meta AI e Gemini offrono il miglior rapporto tra prestazioni e praticità.