NRK, l’emittente pubblica norvegese che ha avuto un ruolo da vero e proprio pioniere del settore lanciando la sua torrentTV libera da DRM, ha istituito il suo tracker per BitTorrent dedicato al broadcasting di alcuni dei suoi programmi. Il servizio si combina con la promessa dell’emittente scandinava di fornire contenuti con maggiore frequenza, visto anche il successo ottenuto finora in termini di audience digitale.
Il tracker, fanno sapere da NRK, sarà basato su OpenTracker, la stessa piattaforma utilizzata da The Pirate Bay. Unica eccezione, i contenuti: saranno ammesse solo ed esclusivamente le opere rilasciate dall’emittente stessa, che ha deciso di metterli a disposizione in qualità elevata e senza l’utilizzo di tecnologie DRM . La necessità di avere un tracker dedicato risiede anche nella necessità di avere un controllo maggiore sulla tecnologia “in maniera da ottenere statistiche più chiare per capire come un tale sistema funzioni e, in seguito, poter condividere la nostra esperienza nel settore”.
Quella di BitTorrent sarebbe stata tutt’altro che una scelta casuale: durante i test effettuati durante lo scorso anno con il download tradizionale dei contenuti i server di NRK non avevano retto, riducendo così l’emittente alla necessità di trovare un’alternativa. In questo, la piattaforma che ruota intorno ai torrent, è sembrata quella ideale per ottenere quanto sperato, poiché a fronte di un investimento praticamente nullo, senza la necessità di dover investire in nuova banda o in altro hardware, il servizio è garantito dagli utenti stessi e dalla condivisione.
L’unico problema di questo sistema di distribuzione potrebbe essere rappresentato dai diritti d’autore: se, per ammissione dello stesso Eirik Solheim, dirigente del canale, è vero che NRK si stia già attivando per marchiare in un futuro non troppo lontano i propri contenuti con licenze Creative Commons , è anche vero che chiunque collabori alla produzione dei contenuti potrebbe avere dei contratti che non permettano di distribuire in maniera libera sul web le varie opere. “Una soluzione sembra possibile – dichiara Solheim – dal momento in cui ci si potrebbe accordare affinché NRK ottenga i diritti per pubblicare in maniera libera le opere e le altri parti in causa ottengano un adeguato compenso”.
Un ruolo fuori dagli schemi, questo è il posto che NRK sembra volersi ritagliare, soprattutto grazie alla propria filosofia, riassunta nella cosiddetta Dottrina NRK , secondo la quale ” l’unica maniera per controllare i propri contenuti è quella di esserne il miglior fornitore “. Un approccio che si evince anche dall’atteggiamento verso il fenomeno dei fansub , di recente al centro di un duro attacco da parte delle major in Brasile e in Francia : l’emittente, per sua stessa ammissione, sarebbe “più che contenta se qualcuno decidesse di sottotitolare in altri linguaggi alcuni degli episodi messi a disposizione per il download”.
Vincenzo Gentile
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Ma non può essere che...
... Twitter faccia davvero schifo? Spiegandomi meglio, non ne discuto la popolarità, non ne discuto nemmeno un'eventuale utilità (delle micro ansa globalizzate, in mezzo ai milioni di cuochi alle prime armi, gente in palestra o gente che si riposa guardando un film), ma di certo non ne vedo un enorme modello di business.E poi non capisco perchè Google debba per forza mettere le mani in pasta in tutto ciò che è rete, altrimenti, secondi i "blogger", o lo sta facendo di nascosto o sta sottovalutando l'avversario. E se puntasse a diversi modelli di business?KoDRe: Ma non può essere che...
- Scritto da: KoD> ... Twitter faccia davvero schifo? Spiegandomi> meglio, non ne discuto la popolarità, non ne> discuto nemmeno un'eventuale utilità (delle micro> ansa globalizzate, in mezzo ai milioni di cuochi> alle prime armi, gente in palestra o gente che si> riposa guardando un film), ma di certo non ne> vedo un enorme modello di> business.sara' strano ma e' la prima cosa che ho pensato anch'io. Non direi che "fa schifo" ma piu' blandamente che non serve a una cippa (che sia popolare non c'entra. Anche Internet Explorer, berlusconi, la mafia, il grande fratello sono popolari.). Gia fatico a capire chi si "impegna" ad usarlo ,figurarsi come "modello di business".bubbaRe: Ma non può essere che...
Ho pensato così per molto tempo, rispetto a Twitter, poi mi sono detto: "se ho 400 followers e chiedo via twitter 'aiuto, come si fa a fare un soffritto di cipolle?' è probabile che qualcuno di mi risponda in tempo quasi reale".E' solo un esempio, ma credo che task come questi con Twitter vengano meglio che con altri strumenti. Per questo si sta pensando anche - orrore - di introdurli nelle grandi aziende per domande/risposte tecniche ai colleghi...Non so, magari mi sbaglio, sono graditi commenti a riguardo...:-)giacomo.masonRe: Ma non può essere che...
>se ho 400 followers e chiedo via twitter 'aiuto, come si >fa a fare un soffritto di cipolle?' è probabile che >qualcuno di mi risponda in tempo quasi reale.10 ti rispondono, 390 ti mandano a quel paese.Mi sa che Twitter alla lunga rischia di essere una gran perdita di tempo per coloro che lo "usano".SandRe: Ma non può essere che...
Credo sia proprio questo il punto, puoi chiedere tramite twitter ma probabilmente c'è già un posto migliore dove chiedere ed avere risposte più precise rispetto a twitter.Pure io concordo che sia interessante ma che gli manchi decisamente qualcosa per dargli lunga vita.RiccardoRe: Ma non può essere che...
- Scritto da: giacomo.mason> Ho pensato così per molto tempo, rispetto a> Twitter, poi mi sono detto: "se ho 400 followers> e chiedo via twitter 'aiuto, come si fa a fare un> soffritto di cipolle?' è probabile che qualcuno> di mi risponda in tempo quasi> reale".Si ma il punto e' un'altro.Se chiedo a 400 persone con una cultura generica, mi rispondono in 100 con 100 risposte diverse, come faccio a discriminare quale sia (o quali siano) quella (o quelle) corrette?!Non e' meglio avere 40 persone che ne sanno molto di piu' di cucina ed avere 10 risposte se non identiche almeno quantomeno sovrapponibili?(Sto facendo un esempio, ovviamente).The PunisherRe: Ma non può essere che...
- Scritto da: KoD> E poi non capisco perchè Google debba per forza> mettere le mani in pasta in tutto ciò che è rete,> altrimenti, secondi i "blogger", o lo sta facendo> di nascosto o sta sottovalutando l'avversario. E> se puntasse a diversi modelli di> business?Perche', anche se non ha idea di cosa farci (vedi anche alla voce "youtube"), ha paura che esista qualcuno che sa esattamente come far diventare twitter un business miliardario e vuole toglierli la possibilita' di farlo anche se non sa ne chi e', ne tantomeno come fara'...eh si... la paranoia e' una brutta bestia :-)LeaningTowe rAvengerRe: Ma non può essere che...
Beh, proprio inutile non lo è. Sono diverse le forme di utilizzo di Twitter che stanno portando risultati alle Aziende:http://www.womarketing.netsons.org/social-networking/521/presenza-dei-brand-su-twitter/jazzoRe: Ma non può essere che...
Il fatto è che ad esmpio anche Facebook ha funzionalità simili a Twitter e per questo alla lunga magari Twitter diverrà ridondante per molti utenti...IMHO, of course.Joliet JakeMi ricorda...
"La buona notizia è che abbiamo una quantità di denaro da spendere, quella cattiva è che stiamo tuttora lavorando per far comprendere a tutti il modello di acquisizione cui puntiamo."Mi ricordahttp://www.uaar.it/uaar/campagne/bus"La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno":-DAteo Anticleric aleRe: Mi ricorda...
- Scritto da: Ateo Anticleric ale> > http://www.uaar.it/uaar/campagne/bus> "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella> buona, è che non ne hai> bisogno"Che tra l'altro e' assolutamente errata! :-)Una campagna corretta avrebbe dovuto essere qualcosa del tipo:"La cattiva notizia e' che nessuno puo' puo' dimostrare l'esistenza o la non esistenza di Dio.Quella buona e' che non ne hai bisogno"The PunisherRe: Mi ricorda...
- Scritto da: The Punisher> - Scritto da: Ateo Anticleric ale> > > > http://www.uaar.it/uaar/campagne/bus> > "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella> > buona, è che non ne hai bisogno"> > > Che tra l'altro e' assolutamente errata! :-)Non è affatto errata. E' solo che ha un obiettivo diverso da quello che pensi tu.> Una campagna corretta avrebbe dovuto essere> qualcosa del tipo:> "La cattiva notizia e' che nessuno puo' puo'> dimostrare l'esistenza o la non esistenza di> Dio.> Quella buona e' che non ne hai bisogno"Che l'inesistenza di dio sia indimostrabile lo sappiamo tutti noi atei. Al contrario sono i credenti che da millenni si sfracellano invano le meningi cercando di dimostrarne l'esistenza.La campagna dell'UAAR ha solamente lo scopo di porre il problema della libertà di espressione in un paese soffocato dal conformismo religioso (al 99,99% cattolico). L'UAAR non ha voluto propagandare la non-esistenza di dio, ma piuttosto il fatto (rivoluzionario in Italia) che questo punto di vista non ha minore legittimità del punto di vista opposto. E che nell'esprimerlo non si commette un crimine di lesa maestà. Tutto qui.GigoachefRe: Mi ricorda...
- Scritto da: Gigoachef> - Scritto da: The Punisher> > - Scritto da: Ateo Anticleric ale> > > > > > http://www.uaar.it/uaar/campagne/bus> > > "La cattiva notizia è che Dio non esiste.> Quella> > > buona, è che non ne hai bisogno"> > > > > > Che tra l'altro e' assolutamente errata! :-)> > Non è affatto errata. E' solo che ha un obiettivo> diverso da quello che pensi> tu.> invece è sostanzialmente errata, poichè parte ne poù ne meno da un pregiudizio, e se al posto di dio ci fosse scritto "scienza" sareste i primi ad ammetterlo.> > Una campagna corretta avrebbe dovuto essere> > qualcosa del tipo:> > "La cattiva notizia e' che nessuno puo' puo'> > dimostrare l'esistenza o la non esistenza di> > Dio.> > Quella buona e' che non ne hai bisogno"> > Che l'inesistenza di dio sia indimostrabile lo> sappiamo tutti noi atei. toh, guardacaso è proprio il tipo di argomentazioni utilizate dalle varie religioni :D> Al contrario sono i> credenti che da millenni si sfracellano invano le> meningi cercando di dimostrarne> l'esistenza.> bah, per la verità è semplice:Spiegami Il Tutto, con una parola.(si, è proprio quella! :) )> La campagna dell'UAAR ha solamente lo scopo di> porre il problema della libertà di espressione in> un paese soffocato dal conformismo religioso (al> 99,99% cattolico). ma sostituire la religione X con la religione Y servirà mai a qualcosa? (newbie)> L'UAAR non ha voluto> propagandare la non-esistenza di dio, ma> piuttosto il fatto (rivoluzionario in Italia) che> questo punto di vista non ha minore legittimità> del punto di vista opposto. E che nell'esprimerlo> non si commette un crimine di lesa maestà. Tutto> qui.hai ragione, la pubblicità comparativa in fondo non è poi tanto male, peccato che si tratti pur sempre di propaganda.a n o n i m oRe: Mi ricorda...
- Scritto da: Gigoachef> Non è affatto errata. E' solo che ha un obiettivo> diverso da quello che pensi> tu.Ossia?> Che l'inesistenza di dio sia indimostrabile lo> sappiamo tutti noi atei. Al contrario sono i> credenti che da millenni si sfracellano invano le> meningi cercando di dimostrarne> l'esistenza.In realta' sia credenti che non credenti dotati di onesta' intellettuale riconoscono che cosi' come non e' possibile dimostrare l'esistenza di uno o piu' dei, altrettanto e' indimostrabile la loro inesistenza.> La campagna dell'UAAR ha solamente lo scopo di> porre il problema della libertà di espressione in> un paese soffocato dal conformismo religioso (al> 99,99% cattolico). L'UAAR non ha voluto> propagandare la non-esistenza di dio, ma> piuttosto il fatto (rivoluzionario in Italia) che> questo punto di vista non ha minore legittimità> del punto di vista opposto. E che nell'esprimerlo> non si commette un crimine di lesa maestà. Tutto> qui.Questo non toglie che la frase "La cattiva notizia è che Dio non esiste" e' errata.Sbaglio?Dimostrami il contrario.Non sono credente, non sono ateo, sono agnostico ma mi piace la coerenza.P.S.Tanto per parafrasare Giorgio GaberAlcuni sono talmente atei che hanno bisogno di un'altra "religione"The PunisherRe: Mi ricorda...
>> http://www.uaar.it/uaar/campagne/bus>> "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella>> buona, è che non ne hai bisogno" > Una campagna corretta avrebbe dovuto essere> qualcosa del tipo:> "La cattiva notizia è che nessuno può> dimostrare l'esistenza o la non esistenza di> Dio. Quella buona e' che non ne hai bisogno"Se e solo se è corretta la campagna:"La cattiva notizia è che nessuno puòdimostrare l'esistenza o la non esistenza diBabbo natale. Quella buona e' che non ne hai bisogno":-)Ateo Anticleric aleRe: Mi ricorda...
> "La cattiva notizia è che nessuno può> dimostrare l'esistenza o la non esistenza di> Dio.In realtà l'esistenza di dio/giove/babbonatale/topolino/ecc. può essere dimostrata portandone una prova.Quindi il compito del credente è molto più semplice del compito dello scettico.Ma se fino ad ora non ci sono riusciti, evidentemente... :-)Ateo Anticleric aleRe: Mi ricorda...
- Scritto da: Ateo Anticleric ale> In realtà l'esistenza di> dio/giove/babbonatale/topolino/ecc. può essere> dimostrata portandone una> prova.Concordo.Anche perche', al momento, le uniche "prove" sono di tipo logico:_Il Proslogion di Amedeo d'Aosta (e le sue successive rielaborazioni di Cartesio e Leibniz)_La scommessa di PascalEcco, questa e' quantomeno divertente, almeno nella sua accezione puramente matematicahttp://www.npensieri.it/index.php/filosofia/la-scommessa-di-pascal/> Quindi il compito del credente è molto più> semplice del compito dello> scettico.Direi proprio di no, sono due esercizi con esattamente lo stesso coefficiente di difficolta'.The PunisherRe: Mi ricorda...
- Scritto da: Ateo Anticleric ale> > "La cattiva notizia è che nessuno può> > dimostrare l'esistenza o la non esistenza di> > Dio.> > In realtà l'esistenza di> dio/giove/babbonatale/topolino/ecc. può essere> dimostrata portandone una> prova.> > Quindi il compito del credente è molto più> semplice del compito dello> scettico.> > Ma se fino ad ora non ci sono riusciti,> evidentemente...> :-)per la verità [per quanto mi riguarda] lo trovo estremamente semplice: Spiegami Il Tutto, con una parola. (42 a parte)sarà anche poco più che un gioco linguistico, ma trovo che la risposta sia solo che una (geek)a n o n i m otuitter btw
è inutilerrimo (anonimo)a n o n i m oma ...
beh twitter a che serve? a niente direi. Non e' che se qualcuno inventa qualcosa sul web deve per forza avere sucXXXXX.uharrrrRe: ma ...
- Scritto da: uharrrr> beh twitter a che serve? a niente direi. Infatti, un uso specifico non ce l'ha...> Non e' che se qualcuno inventa qualcosa sul web> deve per forza avere> sucXXXXX.No. Normalmete qualcuno inventa qualcosa, la mette sul web e se alla gente piace (anche per motivi misteriosi e non predicibili) poi ha sucXXXXX: twitter, ad esempio, ha un sacco di utentiLeaningTowe rAvengerRe: ma ...
- Scritto da: uharrrr> beh twitter a che serve? a niente direi. Evidentemente chi lo usa trova un'utilità> Non e' che se qualcuno inventa qualcosa sul web> deve per forza avere> sucXXXXX.Certo, ma a quanto pare Twitter ha avuto un bel sucXXXXX.Funzma ...
beh twitter a che serve? a niente direi. Non e' che se qualcuno inventa qualcosa sul web deve per forza avere sucXXXXX.uharrrrRe: ma ...
- Scritto da: uharrrr> beh twitter a che serve? a niente direi. > > Non e' che se qualcuno inventa qualcosa sul web> deve per forza avere> sucXXXXX.dejavù (newbie)a n o n i m oGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiVincenzo Gentile 09 03 2009
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