Sono trascorsi poco più di otto mesi da quando abbiamo pubblicato l’articolo Il gaming non è per tutti: una passione sempre più costosa? e non avremmo immaginato di doverne scrivere la seconda parte. Invece è così, perché il contesto attuale ci spinge a prevedere (con poco timore di essere smentiti) che il 2026 ormai alle porte sarà un anno di forti rincari, soprattutto per quanto riguarda l’hardware. Appassionati di gaming, preparatevi prepariamoci a una nuova carissima stagione videoludica.
RAM, SSD e altri fattori che pesano sul gaming
Se già nel recente passato abbiamo assistito a un aumento dei prezzi delle console, figuriamoci cosa accadrà tra poco, con la crisi di RAM e SSD. I giganti dell’intelligenza artificiale stanno svuotando il mercato per allestire nuovi data center e la spesa per le poche unità rimaste è destinata a schizzare alle stelle.
PlayStation 5 e Xbox Series X hanno già rappresentato un’anomalia: sono le prime macchine nella storia a diventare più care durante il loro ciclo vitale. Solitamente avviene il contrario, una riduzione dei costi dopo il lancio. È lecito attendersi altri rincari. E invece no, stiamo vivendo una fase davvero strana, piena di contraddizioni. Da una parte acquisizioni multimiliardarie, dall’altra pesanti round di licenziamenti per sfoltire un organico gonfiato all’inverosimile durante il periodo della pandemia, senza dimenticare i profitti record di chi (come Microsoft) ha deciso di puntare su una strategia con sempre meno esclusive, sottoscrizioni e una distribuzione cross-platform dei titoli first party.
In questo scenario si è inserita da pochi mesi Nintendo, che come sempre gioca una partita a parte, con la sua Switch 2 e i giochi a 90 euro. Aggiungiamo l’arrivo di GTA 6 (salvo ulteriori rinvii) che potrebbe alzare ulteriormente l’asticella a 100 euro per avere un quadro ancora più completo.
Ricapitolando: l’aumento dei prezzi per componenti hardware come RAM e SSD (anche Steam Machine potrebbe risentirne), il graduale abbandono del supporto fisico e la volontà di spingere i servizi in abbonamento stanno profondamente ridisegnando il mondo gaming. Con la next-gen che non dovrebbe tardare a palesarsi, non è facile immaginare cosa accadrà nel medio-lungo periodo, ma più a stretto giro una cosa è certa: giocare costerà sempre di più, rischia di trasformarsi in un lusso per pochi.