Qtrax, il jukebox celestiale nasce zoppo

Qtrax, il jukebox celestiale nasce zoppo

Elargirà musica gratuita e raffiche di pubblicità. Inviterà gli utenti allo scambio, ma sotto l'occhio vigile dei sistemi DRM - UPDATE ore 16
Elargirà musica gratuita e raffiche di pubblicità. Inviterà gli utenti allo scambio, ma sotto l'occhio vigile dei sistemi DRM - UPDATE ore 16

update in calce – Roma – Musica on demand, musica gratis, musica offerta da artisti ed etichette. Qtrax , incarnazione del jukebox celestiale , ha preso corpo dopo anni di anticipazioni e promesse. L’obiettivo è offrire agli utenti 25 milioni di brani, ricompensando etichette ed artisti con parte dei guadagni derivati dalla vendita di spazi pubblicitari e assicurando loro che i file scaricati dagli utenti non sconfinino oltre l’ecosistema di Qtrax . I downloader potranno continuare a scambiarsi tutto quello che vorranno ma solo all’interno dell’ ambiente Qtrax .

Il P2P che le major incoraggiano Sponsor dell’edizione 2008 del MIDEM , l’evento che fa convergere a Cannes i più importanti attori dell’industria della musica, Qtrax ha presentato il proprio modello per trasformare il P2P in una macchina al servizio delle major. Sono stati annunciati accordi con le maggiori etichette: Universal e Sony BMG, Warner e EMI hanno ormai convenuto che “il CD è morto”, hanno acconsentito a scommettere su un modello che si discosta dal tradizionale schema di vendita.

Qtrax, operativo negli Stati Uniti e in pochi altri paesi fra cui non figura l’Italia, investito da una mole di traffico che sta facendo vacillare il servizio, fungerà per l’industria della musica da punto di osservazione privilegiato per analizzare comportamenti e preferenze del pubblico. Condividerà con le major una corposa percentuale delle entrate pubblicitarie , proporzionata al successo dei brani che queste ultime mettono a disposizione.

L’offerta di Qtrax sul versante degli utenti? Sono disponibili per ora 5 milioni di brani , una mole di contenuti gratuiti paragonabile a quella offerta a pagamento attraverso iTunes. Ma il catalogo del servizio assumerà presto proporzioni monumentali: oltre ad arricchire l’offerta di contenuti testuali e video, di merchandising e proposte per eventi live, verranno messi a disposizione dei peer 25 milioni di brani fra chicche destinate agli estimatori, registrazioni live e materiale in esclusiva per soddisfare le esigenze dei musicofili più esigenti. Presto gli utenti potranno importare e condividere propri archivi, controllati a vista dai sistemi di protezione.

Gli utenti saranno assolutamente liberi di fare ciò e solo ciò che le major hanno previsto: previo download e previa installazione del software basato su Songbird , possono ricercare la musica, fruirne, scaricarla e archiviarla sul proprio computer mentre gli annunci pubblicitari si affastellano sullo schermo. Le limitazioni? Sono quelle definite dal sistema DRM Windows Media , con il quale i file sono impacchettati: non sarà possibile trasferire i brani su CD, ma sarà possibile goderne attraverso i dispositivi che supportano la piattaforma Microsoft. Fuori dunque gli utenti di iPod , almeno per il momento. Ma fuori anche gli utenti Mac, fino al 18 marzo : la piattaforma per la ricerca e lo sharing dei brani, e per inoculare la pubblicità, è per ora destinata solo a utenti di Windows XP e Vista.

Musica come servizio gratuito ma, analogamente a quanto previsto da SpiralFrog , con delle restrizioni. È possibile che Qtrax sbaragli diretti concorrenti come Imeem , la cui offerta si limita allo streaming di brani foraggiato dagli inserzionisti. Altresì possibile che Qtrax si dimostri un degno competitor di servizi come iTunes, attaccando sul fronte della vastità del catalogo e della gratuità, pur incassando colpi sul fronte dei lucchetti DRM, di cui molti distributori hanno iniziato a fare a meno.

Ma l’obiettivo, spiegano da Qtrax, è insidiare gli altrettanto ben forniti servizi P2P non autorizzati , sbaragliare sul fronte della qualità e della legalità quel file sharing che opera alle spalle di major e artisti, offrendo agli utenti un ambiente protetto nel quale continuare a dilettarsi con uno scambio di musica controllato. Lo ha spiegato Allan Klepfisz, CEO di Qtrax, convinto che le abitudini dei netizen che sfruttano in maniera illegale i sistemi di file sharing siano ormai troppo radicate per essere scoraggiate dal pressing legale dell’industria: “Queste persone non verranno dissuase dalle decisioni della Corte Suprema, né dalle tecnologie per la protezione dei contenuti. Ciò che cambierà questi atteggiamenti sarà un servizio migliore”.

Update ore 16
Il motivo per il quale il sito di Qtrax rimane sostanzialmente inaccessibile è stato rivelato dalle major. Le quattro grandi sorelle della musica il giorno dopo il “grande lancio” si sono dissociate dall’azienda, sostenendo di non aver firmato con Qtrax nessun accordo di licenza. Più informazioni su questa pagina .

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Pubblicato il
28 gen 2008
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