Lip-Bu Tan è il nuovo CEO di Intel scelto dal consiglio di amministrazione per sostituire Pat Gelsinger. Guiderà l’azienda californiana a partire dal prossimo 18 marzo. Avrà il compito di riportare Intel a fasti di un tempo. Non sarà un’impresa facile. Intanto circolano indiscrezioni su una possibile joint venture con TSMC.
Tan continuerà il piano di Gelsinger?
Pat Gelsinger era tornato alla guida di Intel il 15 febbraio 2021. L’ex CEO aveva esposto un piano quinquennale molto ambizioso, denominato IDM (Integrated Device Manufacturing), che prevedeva la costruzione di nuove fabbriche, la realizzazione di chip per terzi e la realizzazione dei chip Intel negli impianti di altre aziende. Le dimissioni di Gelsinger indicano chiaramente che il piano è fallito.
Il valore delle azioni è diminuito del 50% nel 2024, sono stati licenziati circa 15.000 dipendenti e Intel Foundry è diventata una sussidiaria indipendente. Nella lettera inviata ai dipendenti, il nuovo CEO scrive:
Lavoreremo duramente per ripristinare la posizione di Intel come azienda di prodotti di livello mondiale, affermandoci come fonderia di livello mondiale.
Sembra quindi che Lip-Bu Tan continuerà a produrre chip per clienti esterni. Questa attività ha tuttavia causato un aumento dei costi e portato alle dimissioni di Gelsinger. L’azienda californiana dovrebbe quindi respingere qualsiasi offerta d’acquisto per Intel Foundry.
Secondo il Wall Street Journal, TSMC avrebbe messo gli occhi sulle fabbriche, ma un’eventuale acquisizione dovrebbe superare diversi ostacoli, tra cui le approvazioni antitrust e gli obblighi previsti dal CHIPS Act, grazie al quale Intel riceverà circa 7,9 miliardi di dollari.
Secondo le fonti di Reuters, TSMC sarebbe interessata ad acquisire non oltre il 50% di Intel Foundry attraverso una joint venture con la possibile partecipazione di AMD, NVIDIA, Broadcom e Qualcomm. Il gigante taiwanese ha recentemente annunciato un investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti per i prossimi quattro anni.