Elon Musk nei guai con la SEC, di nuovo. La Securities and Exchange Commission lo accusa di non aver comunicato per tempo l’acquisto di Twitter, violando la legge federale sui titoli.
SEC fa causa a Elon Musk: “Non ha dichiarato in tempo l’acquisto di Twitter”
Gary Gensler, il capo della SEC (ancora per poco – si dimetterà il 20 gennaio), sostiene che Musk avrebbe aspettato ben 11 giorni prima di svelare al mondo la sua partecipazione del 5% in Twitter. Lo scopo? Rastrellare altre azioni a prezzi da outlet, arrivando al 9%. Il giorno in cui Elon Musk ha comunicato la sua acquisizione, le azioni di Twitter sono schizzate del 27%. Un affarone, dice la SEC. Avrebbe risparmiato la bellezza di 150 milioni di dollari.
Ora la SEC rivuole indietro i profitti che Musk avrebbe incassato in modo “poco pulito”. E non si accontenta: pretende pure una bella multa, tanto per gradire. Ma sarà un giudice a decidere se le accuse sono fondate e se il magnate della Tesla dovrà mettere mano al portafogli.
Secondo l’avvocato di Musk Alex Spiro questa è solo l’ultima puntata di una telenovela di molestie contro il suo cliente. Questa denuncia sarebbe un’ammissione che la SEC non può intentare una “vera causa”, come ha dichiarato a Bloomberg.
Musk grida alla “persecuzione”, ma la musica potrebbe cambiare con Trump
In un post di dicembre su X, Musk aveva condiviso una lettera di Spiro, che faceva riferimento anche ad anni di molestie da parte della SEC. Comunque sia, tra poco Gensler farà le valigie e al suo posto arriverà il pupillo di Trump, Paul Atkins. Chissà, magari con la nuova amministrazione la SEC gli darà un po’ di tregua.
Insomma, non c’è pace per Elon Musk. Tra cause, tweet al vetriolo e colpi di scena degni di Beautiful, non ci si annoia mai. Staremo a vedere come andrà a finire questa soap opera infinita tra il magnate e la SEC.