Sky ha annunciato una importante novità per tutti i propri abbonati: una revisione profonda del mondo Sky Go che, oltre ad offrire vantaggi ulteriori, segna anche in modo del tutto evidente quella che è l’inevitabile evoluzione verso un nuovo modello di offerta televisiva.
Sky Go e non c’è più Plus
Sky si trova infatti in modo inesorabile a fare i conti con la concorrenza dello streaming su tutti i fronti: Netflix per le serie TV ed i film, Disney che ha creato la propria piattaforma e DAZN che ha portato via il calcio. Quello Sky Go Plus che prima era un servizio a pagamento ora diventa invece offerta strutturale e standard, qualcosa che l’utente sente come diritto e che non è disposto a pagare con un surplus ulteriore. Una sconfitta per Sky? Più che altro un’evoluzione naturale, tardiva e doverosa, verso i nuovi precetti che lo streaming impone.
Del resto è iniziato tutto con Sky Q e tutto doveva continuare con Sky Go Plus. La dicitura “plus” scompare perché quel che c’era di aggiuntivo ora è standard:
Da oggi, con l’app Sky Go, tutte le funzioni di Sky Go Plus diventano incluse nell’abbonamento, senza costi aggiuntivi. Tutti gli abbonati Sky potranno quindi usare la funzione Download & Play, per scaricare i contenuti Sky e accedervi anche in assenza di connessione, oltre al Restart, Pausa e Replay, per far ripartire un programma live dall’inizio, metterlo in pausa o rivedere una scena o un’azione di gioco tutte le volte che si vuole. […] Gli abbonati Sky Q satellite (o con box Sky Q senza parabola abilitato) potranno anche sincronizzare Sky Go con i contenuti presenti sul proprio box, collegando l’app alla stessa rete Wi-Fi. In questo modo sarà possibile accedere da casa alle registrazioni di Sky Q e a tanti canali Sky aggiuntivi sui propri dispositivi, oppure riprendere, anche in un’altra stanza, la visione dei programmi Sky iniziati.
Sky ha dalla propria parte il vantaggio di un canale satellitare di alte capacità con cui poter offrire qualità di immagine superiore. Il mondo dello streaming sta però rapidamente chiudendo il gap ed i passi indietro di DAZN sugli abbonamenti ha evitato fratture che avrebbero consegnato a Sky validi argomenti. Lo streaming risponde infatti meglio alle esigenze attuali dell’utenza e di questo Sky deve fare ammenda e tesoro: solo sposando questa filosofia potrà ribadire la forza del proprio brand e del proprio modo di “essere” tv.
A tal proposito: Sky Go consente la visualizzazione su 4 dispositivi, ma soltanto uno per volta al di là del decoder. Se possibile, insomma, l’attuale status DAZN offre ancora maggiori libertà non essendoci account alcuno vincolato al collegamento alla tv.