Masayoshi Son, famoso per le sue scommesse visionarie e a volte azzardate, torna a far parlare di sé. Questa volta il tema è l’intelligenza artificiale, o meglio, la sua versione più ambiziosa: l’AGI.
Masayoshi Son di SoftBank ci ripensa, l’AGI è dietro l’angolo
Qualche mese fa Son aveva dichiarato che l’AGI sarebbe arrivata tra due-tre anni. Ora, a sorpresa, ha cambiato idea. Il traguardo sarebbe “molto più vicino” del previsto. Ma Son non si limita alle previsioni. Vuole essere protagonista attivo di questa rivoluzione. E per farlo, ha stretto un accordo con uno dei player più agguerriti del settore: OpenAI.
SoftBank e OpenAI, un sodalizio ad alto potenziale (e rischio)
L’alleanza tra SoftBank e OpenAI si articola su più fronti. Da un lato, il gruppo giapponese partecipa al maxi-investimento da 500 miliardi di dollari nello Stargate Project, il piano per potenziare le infrastrutture AI negli Stati Uniti a beneficio di OpenAI.
Dall’altro, SoftBank ha creato una joint venture paritetica con OpenAI, chiamata SB OpenAI Japan. Obiettivo: commercializzare in esclusiva alle grandi aziende del Sol Levante un nuovo sistema di intelligenza artificiale battezzato Cristal Intelligence.
Ma non è tutto. SoftBank metterà sul piatto 3 miliardi di dollari per integrare le tecnologie di OpenAI nelle proprie controllate. Una scommessa non da poco, che punta a rivoluzionare il modo di fare business attraverso agenti AI sempre più sofisticati.
AGI: una questione di definizioni?
C’è però un interrogativo che aleggia su questa partnership: cosa intendono esattamente Son e Altman per AGI? Il concetto stesso di intelligenza artificiale generale è sfuggente e dibattuto. C’è chi la vede come un sistema in grado di eguagliare e superare le capacità cognitive umane in tutti i campi. Chi invece si accontenta di risultati più circoscritti, come il ragionamento astratto o la creatività.
Altman stesso, di recente, ha cercato di ridefinire l’AGI in termini più pragmatici. Una mossa forse tattica, per stemperare le aspettative e le critiche verso i suoi progetti. Ma che rischia di alimentare la confusione e le speculazioni su cosa sia davvero l’AGI e quanto siamo vicini a raggiungerla.
Cristal Intelligence per le aziende
Al di là delle dispute teoriche, SoftBank e OpenAI sembrano avere le idee chiare su come sfruttare l’AI per il business. Ma cosa fa esattamente Cristal Intelligence? Stando a SoftBank, si tratta di un sistema basato su agenti AI in grado di automatizzare compiti quotidiani e flussi di lavoro nelle aziende. Una promessa allettante, che fa gola a molti manager alle prese con la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei processi.
Due le prime “cavie” annunciate: Arm, la società di chip di proprietà di SoftBank e SoftBank Corp., l’operatore telefonico del gruppo.
Quali sono i rischi?
L’automazione promessa da SoftBank e OpenAI potrebbe avere ricadute pesanti sul mondo del lavoro, con la scomparsa di milioni di posti e la necessità di riqualificare intere fasce di popolazione. Senza contare le implicazioni etiche e sociali di affidare decisioni sempre più cruciali a sistemi di intelligenza artificiale, con tutti i bias e le opacità che li contraddistinguono.
Masayoshi Son sembra esserne consapevole. All’evento di lancio di Cristal Intelligence si è presentato con una sfera di cristallo in mano. Un gesto scaramantico?