Spotify sta sperimentando una nuova funzione che usa l’intelligenza artificiale per creare playlist a partire da richieste di testo inserite dagli utenti. Un video su TikTok, pubblicato dall’utente @robdad_, ha mostrato questa funzione, chiamata ChatGPT, che sembra essere disponibile solo per alcuni utenti selezionati. TechCrunch ha confermato, d’accordo con Spotify, che si tratta di un test, ma non ha chiarito se la funzione sarà lanciata pubblicamente.
Nel video di TikTok, si vede che la funzione si trova nella sezione La tua libreria, dopo aver premuto il pulsante più per creare una nuova playlist. La funzione si presenta con la descrizione: “Turn your ideas into playlists using Al” (sottolineando che funziona solo in inglese, almeno per il momento). Oltre a permettere di inserire richieste di testo personalizzate, la funzione offre anche alcuni suggerimenti predefiniti, come: “Get focused at work with instrumental electronica”, “Fill the silence with background cafe music”, “Get pumped up with fun, beat, and positive songs” e “Explore a niche genre like Witch House.”
Un esempio di playlist generata dall’intelligenza artificiale
L’utente di TikTok @robdad_ ha provato l’ultimo suggerimento, quello relativo alla Witch House, un genere musicale sperimentale che mescola elementi di musica elettronica, hip hop e rock gotico. Il bot ha risposto: “Here’s your Witch House Exploration playlist. Swipe left to remove any songs you don’t want as you continue refining your playlist” (tr. Ecco la tua playlist Witch House Exploration. Scorri verso sinistra per rimuovere le canzoni che non vuoi mentre continui a perfezionare la tua playlist). Dal video di TikTok, non si capisce quanto tempo ci abbia messo l’intelligenza artificiale di Spotify a creare la playlist.
La playlist risultante includeva brani di artisti come Grimes, Pearly Drops, Sidewalks and Skeletons, Mr.Kitty, Crystal Castles, Kito e Aziya. La playlist dunque, sembra abbastanza varia e coerente con il genere.
Spotify non rivela i suoi piani per le playlist AI
Spotify non ha voluto rivelare se le playlist AI saranno disponibili per tutti gli utenti in futuro. In una dichiarazione a TechCrunch, un portavoce di Spotify ha detto: “Conduciamo abitualmente una serie di test. Alcuni di questi test finiscono per spianare la strada alla nostra esperienza più ampia, mentre altri servono solo per imparare. Al momento non abbiamo altro da condividere”.
Se Spotify decidesse di lanciare questa funzione, potrebbe usarla come incentivo per attirare gli utenti verso un livello di abbonamento più costosto. Spotify ha infatti annunciato quasi tre anni fa una funzione premium hi-fi, che offre un’alta qualità del suono, ma non l’ha ancora resa disponibile, mentre la sua concorrente Apple Music ha aggiunto l’audio senza perdita di dati senza costi aggiuntivi. Un altro possibile vantaggio da offrire agli utenti premium è l’accesso agli audiolibri.
Altre funzioni di Spotify basate sull’intelligenza artificiale
Spotify sembra essere molto interessata a sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la sua offerta musicale. All’inizio di quest’anno, infatti, ha lanciato una funzione AI DJ, che usa la tecnologia OpenAI per guidare gli utenti tra le raccomandazioni musicali. La funzione si basa su una voce AI che imita quella di Xavier “X” Jernigan, il responsabile delle partnership culturali di Spotify.
Oltre al DJ AI, il CEO e cofondatore di Spotify, Daniel Ek, ha dichiarato in una conferenza stampa di luglio che l’azienda potrebbe usare l’AI per “contestualizzare e personalizzare i contenuti”. In questo modo, Spotify potrebbe offrire agli utenti una maggiore personalizzazione e una migliore esperienza musicale.