Starlink riceve licenza per servizio Direct to Cell

Starlink riceve licenza per servizio Direct to Cell

La FCC ha concesso a SpaceX e T-Mobile l'autorizzazione all'uso del servizio Direct to Cell negli Stati Uniti, ma solo per invio/ricezione di messaggi.
Starlink riceve licenza per servizio Direct to Cell
La FCC ha concesso a SpaceX e T-Mobile l'autorizzazione all'uso del servizio Direct to Cell negli Stati Uniti, ma solo per invio/ricezione di messaggi.

La FCC (Federal Communications Commission) ha concesso l’autorizzazione a SpaceX per l’utilizzo del servizio Direct to Cell negli Stati Uniti. L’azienda di Elon Musk potrà sfruttare fino a 7.500 satelliti della costellazione Starlink per la connettività diretta alla rete di T-Mobile. Ci sono però alcune condizioni.

Solo invio e ricezione dei messaggi

L’accordo tra SpaceX e T-Mobile è stato annunciato oltre due anni fa. L’obiettivo delle due aziende è eliminare le “zone morte” nelle aree non coperte dalle reti telefoniche terrestri. Il servizio Direct to Cell, supportato dagli attuali smartphone, doveva essere lanciato nel 2023. Il debutto è stato successivamente posticipato al 2024 e ora ha ottenuto l’autorizzazione dalla FCC.

In realtà, SpaceX e T-Mobile hanno già ricevuto un permesso temporaneo all’inizio di ottobre per fornire un canale di comunicazione alternativo nelle aree colpite dall’uragano Helene. I primi satelliti Direct to Cell sono stati lanciati all’inizio di gennaio. Alcuni giorni dopo è stato effettuato il primo invio di messaggi.

Nel documento che autorizza l’uso del servizio, la FCC evidenzia i vantaggi per i cittadini, tra cui la possibilità di contattare il 911 in caso di emergenze. La licenza copre però solo l’invio/ricezione di messaggi. La FCC non ha ancora concesso l’autorizzazione per poter incrementare la potenza del segnale radio. Ciò consentirà di supportare anche le chiamate audio e video. La richiesta di SpaceX è stata contestata da AT&T e Verizon (che offriranno un servizio concorrente insieme a AST SpaceMobile).

La FCC aveva già autorizzato il lancio di circa 7.500 satelliti di seconda generazione. Quelli con Direct to Cell orbitano a circa 530 Km di altitudine. I prossimi satelliti potranno essere posizionati ad altitudini inferiori (340, 345, 350 e 360 Km). I lanci dovranno però essere coordinati con la NASA perché la Stazione Spaziale Internazionale orbita ad un’altitudine media di 400 Km.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
30 nov 2024
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