Mancano ormai pochissimi giorni al termine del primo semestre del Super Cashback. Quanti sono impegnati nella corsa alla posizione 100 mila sono concentrati sulle transazioni quotidiane in quello che è ormai divenuto un gioco fuori controllo e poco coinvolgente, in attesa che il nuovo semestre riparta. Ma proprio quando mancano pochi giorni alla fine del primo semestre intero di “gara”, un dato appare del tutto evidente: dal Governo non è giunta indicazione alcuna che possa cambiare le regole del gioco per la seconda parte dell’anno.
Piano Cashless Italia: cosa decide il Governo?
La questione sarà palese a partire dal 1 luglio, primo giorno della seconda tornata del Piano Cashless Italia (Cashback, Super Cashback e Lotteria degli Scontrini), quando ormai sarà di nuovo troppo tardi per mettere mano alle dinamiche regolamentari dell’iniziativa. Onestà intellettuale impone di sottolineare come tutti, nessuno escluso ormai, ritengano necessaria una revisione del regolamento: c’è chi abolirebbe l’iniziativa e chi la ritiene potenzialmente virtuosa, ma tutte le analisi sono comunque concordi sul fatto che qualcosa vada cambiato.
Un gioco nel quale corse ripetute al benzinaio possono spostare gli equilibri nelle vincite non è certamente istruttivo, né è utile, né è coinvolgente. Eppure, dopo mesi di strisciante indignazione, dal Governo non sono giunte indicazioni di modifica. Non sono bastate le sollecitazioni della Corte dei Conti, né le cronache quotidiane sulle microtransazioni alla pompa di benzina, né le 10 proposte che – anzitempo – proponemmo per rettificare un gioco nato con il peccato originale: a pochi giorni dalla chiusura del semestre, infatti, attorno al gioco v’è solo silenzio.
I casi sono due e altre opzioni non ne vediamo:
- il Governo ha deciso di non decidere, il che è di per sé una decisione che vale nell’ottica di un silenzio/assenso: non agire significa approvare e condividere, significa lasciar proseguire il Piano perché tutto sommato va bene così. Non decidere non significa non scegliere, ma significa aver scelto di non cambiare le cose;
- il Governo ha deciso di agire non modificando il regolamento, ma imponendo restrizioni ex-post. Lo scopriremo il 10 luglio, quando la classifica sarà definitivamente confermata e si capirà se siano arrivate effettive restrizioni su transazioni ripetute, dubbie o strumentali.
Ad oggi non è possibile sapere cosa abbia scelto il Governo perché di scelte non se ne vedono: tutto sta proseguendo come è sempre stato, pur sapendo che nel giro di pochi giorni inizia un nuovo giro di giostra destinato a portarsi appresso effetti distorsivi ancor più deleteri rispetto al primo.
Potremo discuterne nuovamente a bocce ferme, a classifica definita, a Cashback ricominciato. Per il Governo ed i ministeri coinvolti, intanto, restano soltanto pochi giorni di tempo: che si fa?