Temu aveva introdotto una tassa sulle importazioni per compensare l’incremento dei costi dovuti ai dazi e all’eliminazione dell’esenzione per i prodotti con valore inferiore a 800 dollari. L’azienda ha ora deciso di interrompere tutte le spedizioni dalla Cina.
Spedizioni solo dagli Stati Uniti
Donald Trump ha introdotto un dazio del 145% per i prodotti provenienti dalla Cina (al momento sono esentati solo alcuni dispositivi elettronici). A partire dal 2 maggio è inoltre previsto un dazio del 120% per i prodotti con valore inferiore a 800 dollari.
Come hanno subito notato gli utenti statunitensi, ai prodotti importati dalla Cina era stata aggiunta una tassa variabile (tra il 130% e il 150%) per coprire i costi doganali. Questa cifra era in pratica superiore al prezzo del prodotto. Temu aveva consigliato di scegliere i prodotti con l’etichetta “local”, in quanto spediti dai magazzini negli Stati Uniti e pertanto esenti dal dazio.
La prima novità è stata annunciata il 1 maggio. Temu aveva rimosso dalla versione USA del sito di e-commerce tutti i prodotti importati dalla Cina, lasciando solo quelli “local”. L’azienda ha successivamente confermato che non spedirà più prodotti dalla Cina. Tutte le vendite verranno quindi gestite all’interno degli Stati Uniti.
Temu ha dichiarato che aumenteranno i venditori statunitensi. Il principale vantaggio è ovviamente la consegna più rapida, ma gli utenti avranno meno scelta e non troveranno più prodotti a prezzi stracciati. A farne le spese sono anche i venditori cinesi, in quanto hanno perso un’importante fetta di guadagno. Ora possono spedire i prodotti solo verso paesi diversi dagli Stati Uniti (teoricamente possono farlo ancora a proprie spese).