Come avevano anticipato alcune fonti e il passaggio di consegne del nome a dominio Winamp, Radionomy ha confermato l’acquisto dello storico lettore multimediale.
Nato nel 1997 e finito ben presto nella schiera dei prodotti di AOL, Winamp aveva annunciato a novembre la sua prossima fine: una notizia che aveva attirato l’attenzione della Rete, interessata a vedere ancora in vita uno dei protagonisti dell’intrattenimento digitale del recente passato.
Ad acquisirlo da AOL, insieme alla piattaforma di Webradio Shoutcast, è stato il servizio di streaming musicale Radionomy.
Si tratta di un’operazione complessiva le cui cifre restano riservate, ma che dovrebbero aggirarsi tra i 5 ed i 10 milioni di dollari , con in più il passaggio ad AOL di circa il 12 per cento di Radionomy: cifre comunque molto inferiori rispetto agli 80 milioni sborsati nel 1999 da AOL.
L’operazione porterà a Radionomy innanzitutto la possibilità di estendere il suo pubblico, sia grazie alla visibilità che grazie all’integrazione dei contenuti Shoutcast. Inoltre il lettore Winamp le permetterà di offrire una esperienza multi-piattaforma, dal momento che garantisce la possibilità di usufruire di contenuti audio o video sia su desktop che su dispositivi mobile.
Quello dello streaming musicale, d’altra parte, è un settore vivo su cui diversi protagonisti sembrano intenzionati a puntare: da ultimo sembra che Samsung sia interessata ad investire nel servizio francese musicale online Dezeer .
Claudio Tamburrino
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Ma "padre" de che?
"il figlio ventenne della compagna dell'uomo"Quindi l'intestatario dell'abbonamento non e' ne' padre biologico ne' padre legale (non leggo da nessuna parte che lo ha adottato).Questo qui si e' ritrovato in casa un giovanotto maggiorenne, che magari gli sta pure sulle scatole e che deve sopportare perche' si fa la madre... e dovrebbe pagare per lui? ma neanche per sogno! ci credo che e' arrivato fino all'ultimo grado di giudizio per avere ragione!...Re: Ma "padre" de che?
> "il figlio ventenne della compagna dell'uomo"> > Quindi l'intestatario dell'abbonamento non e' ne'> padre biologico ne' padre legale (non leggo da> nessuna parte che lo ha> adottato).Gli errori in questo articolo si sprecano.Si parla più volte di figlio maggiorenne, quando nella fonte ufficiale in tedesco è scritto chiaramente che all'epoca dei fatti (agosto 2007) il responsabile aveva 13 anni. E si parla solo di figlio, e non di figliastro o figlio della convivente. http://juris.bundesgerichtshof.de/cgi-bin/rechtsprechung/document.py?Gericht=bgh&Art=pm&pm_nummer=0193/12La Bottà alla scuola dell'obbligo ha fatto francese. :)LeguleioRe: Ma "padre" de che?
- Scritto da: Leguleio> > "il figlio ventenne della compagna dell'uomo"> > > > Quindi l'intestatario dell'abbonamento non> e'> ne'> > padre biologico ne' padre legale (non leggo> da> > nessuna parte che lo ha> > adottato).> > > Gli errori in questo articolo si sprecano.> Si parla più volte di figlio maggiorenne, quando> nella fonte ufficiale in tedesco è scritto> chiaramente che Tu conosci per caso le persone coinvolte?Perche' altrimenti si tratta della parola di PI contro la parola dei tedeschi.> all'epoca dei fatti (agosto 2007)> il responsabile aveva 13 anni.E questo dovrebbe essere sufficiente a far cadere tutte le accuse, vista l'impunibilita' per via della minore eta'.> E si parla solo di> figlio, e non di figliastro o figlio della> convivente.Mettiamola cosi': un ragazzo di 13 anni ha scaricato roba e un innocente e' stato ingiustamente accusato per qualcosa che non ha commesso.A quanto ammonta la cifra che l'accusatore deve pagare per rimborsare il tizio accusato ingiustamente?panda rossaRe: Ma "padre" de che?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Leguleio> > > "il figlio ventenne della compagna> dell'uomo"> > > > > > Quindi l'intestatario dell'abbonamento> non> > e'> > ne'> > > padre biologico ne' padre legale (non> leggo> > da> > > nessuna parte che lo ha> > > adottato).> > > > > > Gli errori in questo articolo si sprecano.> > Si parla più volte di figlio maggiorenne,> quando> > nella fonte ufficiale in tedesco è scritto> > chiaramente che > > Tu conosci per caso le persone coinvolte?> Perche' altrimenti si tratta della parola di PI> contro la parola dei> tedeschi.la parola di PI e' dimpostrato negli anni valere piu' o meno quanto un peto di blatta....Re: Ma "padre" de che?
Quello che segnali tu mi pare un altro caso simile.Per completezza, ecco qui la decisione: http://juris.bundesgerichtshof.de/cgi-bin/rechtsprechung/document.py?Gericht=bgh&Art=pm&Datum=2014-1&nr=66407&pos=3&anz=8&Blank=1Gaia BottàRe: Ma "padre" de che?
- Scritto da: Gaia Bottà> Quello che segnali tu mi pare un altro caso> simile.> Per completezza, ecco qui la decisione:> http://juris.bundesgerichtshof.de/cgi-bin/rechtsprun altro colpo messo a segno contro Furio^H^H^H^H^Legu... lolCmq la cosa, legu a parte, e' doppiamente "imbarazzante"... ossia i dragasaccocce spendono tipo 20-30mila euro di avvocati, per 7 anni di causa, per tentare di recuperarne 3000 (dal "padre"), citando ovviamente danni immaginari per 400'000 (neanche troppi, pensando a quello che combinano i merigani).La corte accerta la colpa del "figlio", ma dice che il "padre" non e' responsabile e quindi niente vien addebitato.NIENTE viene detto sul risarcimento che dovrebbe "il figlio", quindi dobbiamo desumere che i dragasaccocce devono intentare una SECONDA causa verso il "figlio", per ciucciare questi agognati 3000 eu? ahahahbubbaRe: Ma "padre" de che?
- Scritto da: Gaia Bottà> Quello che segnali tu mi pare un altro caso> simile.> Per completezza, ecco qui la decisione:> http://juris.bundesgerichtshof.de/cgi-bin/rechtsprdatti all'ippica, Botta'....Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 15 01 2014
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