Microsoft sta per tornare alla carica con un nuovo tentativo finalizzato a convincere gli utenti di Windows 10 (versioni Pro e Pro for Workstation) a prendere in considerazione l’aggiornamento gratuito a Windows 11. Lo farà nel mese di aprile, con il rilascio dell’update mensile dedicato alla sicurezza, mostrando un messaggio dedicato a coloro che sono in possesso di un PC aziendale non gestito dall’organizzazione. Si tratterà a tutti gli effetti di un suggerimento, che volendo potrà comunque essere ignorato.
Microsoft consiglia Windows 11 agli utenti Windows 10 Pro
Come si legge sulle pagine del blog ufficiale, l’invito (nell’immagine qui sotto) sarà mostrato in seguito al login, solitamente dopo aver effettuato un riavvio. Questo avverrà, ovviamente, se il dispositivo soddisfa i requisiti hardware necessari per effettuare il passaggio al sistema operativo più recente (W11 23H2). L’operazione non comporterà alcuna spesa. Non mancherà la possibilità di posticipare il download e l’installazione, così da evitare interruzioni.
Una precisazione: come scritto in apertura, la schermata comparirà solo sui PC non gestiti a livello aziendale attraverso Intune, Configuration Manager, Windows Autopatch o altri strumenti di terze parti.
Ricordiamo che il termine del periodo di supporto stabilito dalla software house per Windows 10 rimane fissato al 14 ottobre 2025, dunque tra poco più di un anno e mezzo.
Quanti PC sono ancora fermi a W10?
Si potrebbe affermare che Microsoft le stia provando tutte per spingere gli utenti a effettuare l’aggiornamento, anche attraverso pop-up a schermo intero e slide, come visto di recente. Per quale motivo? È presto detto: ancora oggi il 66,47% dei PC in circolazione basati sul sistema operativo è fermo a W10 (fonte StatCounter, dati aggiornati a fine gennaio 2024), mentre il successore W11 ha raggiunto solo il 27,83% della quota, nonostante una crescita progressiva. Il fenomeno relativo alla frammentazione della piattaforma è un problema di cui il gruppo di Redmond è ben consapevole, da affrontare con ogni arma possibile, anche con queste modalità.
Forse non tutti sanno che c’è ancora uno zoccolo duro di irriducibili che non vuol proprio abbandonare W7, più precisamente lo 3,05%. Per loro, gli aggiornamenti si sono interrotti il 14 gennaio 2020 e il programma Extended Security Update è andato in pensione il 10 gennaio 2023. Ciò nonostante, questa fetta di fedelissimi non sembra aver alcuna intenzione di mollare il colpo, esponendosi a inevitabili rischi legati alla sicurezza.