Windows 11, il SO che non ci sarebbe dovuto essere

Windows 11, il SO che non ci sarebbe dovuto essere

L'idea iniziale in Microsoft era di dimenticare la possibilità di un Windows 11 per progettare un Windows 10 definitivo, ma poi i progetti son cambiati.
Windows 11, il SO che non ci sarebbe dovuto essere
L'idea iniziale in Microsoft era di dimenticare la possibilità di un Windows 11 per progettare un Windows 10 definitivo, ma poi i progetti son cambiati.

Forse non tutti ricordano che, quando Windows 10 vide la luce, tutti gli indizi lasciavano supporre che sarebbe potuto essere l’ultimo dei sistemi operativi Microsoft. Insomma: la sensazione forte è che si sarebbe fatto riferimento ad un semplice “Windows” in continua evoluzione, ma che un eventuale “Windows 11” non avrebbe mai potuto vedere la luce.

Non sarebbe dovuto esistere un Windows 11

La sensazione nasceva dal fatto che Windows 9 era stato saltato a piè pari, nonché dall’arrivo di Satya Nadella ai vertici dell’azienda soltanto pochi mesi prima. La fuoriuscita di Steve Ballmer dal gruppo e le promesse cloud del nuovo amministratore delegato lasciavano intendere un chiaro cambio di rotta sul quale il gruppo avrebbe potuto costruire un nuovo modo di intendere il sistema operativo. Addio Windows 11, quindi, perché nelle evoluzioni continue e lineari di Windows 10 si sarebbe potuta scrivere la futura storia dell’azienda di Redmond. “L’ultimo Windows“, così si diceva a Redmond con convinzione: “Windows as a service” è il futuro, la strada è segnata. Windows 10, insomma, doveva essere la release definitiva: l’ultima del vecchio Windows e la prima del nuovo.

Quella strada non è stata invece percorsa ed il rilascio di Windows 11 è ormai alle porte. Cosa è successo nel frattempo? Microsoft sembra voler fare un passo indietro per farne due avanti: l’evoluzione del “sistema operativo as a service” non è stata radicale come anticipato e, anche se il progetto possa rimanere in auge nei laboratori segreti del gruppo, è in realtà venuto il momento per un salto evolutivo che merita un nome proprio ed una release dedicata. Il prossimo Windows 11 ha dunque requisiti propri, un proprio store, caratteristiche proprie e – pertanto – identità propria. Forte, chiara.

Un sistema operativo con una identità distintiva non poteva essere soltanto l’ennesimo Windows 10 (se mai sia stata percepibile l’evoluzione nel frattempo) e dunque la storia si ripete: nuovo nome, nuovo sistema operativo, nuovo download. Grazie di tutto, Windows 10; benvenuto, Windows 11. Il tuo PC è già pronto?

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Pubblicato il
4 ott 2021
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