Microsoft ha rilasciato ieri gli aggiornamenti cumulativi per Windows 11 24H2, Windows 11 23H2 e Windows 10 22H2. L’azienda di Redmond ha incluso le patch per sei vulnerabilità zero-day già sfruttate dai cybercriminali.
Dettagli sulle vulnerabilità
La prima vulnerabilità zero-day è indicata con CVE-2025-24983. È presente nel sottosistema kernel Win32 e può essere sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM senza l’interazione dell’utente. Microsoft non ha tuttavia spiegato la tecnica utilizzata dai cybercriminali.
La seconda vulnerabilità è indicata con CVE-2025-24984. È presente nel file system NTFS e può essere sfruttata per accedere alla memoria heap e rubare informazioni sensibili. Occorre però l’accesso fisico al dispositivo e il collegamento di un drive USB.
La terza vulnerabilità è indicata con CVE-2025-24985. È presente nel driver Fast FAT e può essere sfruttata per eseguire codice remoto. I cybercriminali devono però convincere la vittima ad aprire un’immagine VHD infetta.
La quarta vulnerabilità è indicata con CVE-2025-24991. È presente nel file system NTFS e può essere sfruttata per leggere una piccola porzione della memoria heap e rubare informazioni. Anche in questo caso, la vittima deve aprire un’immagine VHD infetta.
La quinta vulnerabilità è indicata con CVE-2025-24993. È presente nel file system NTFS e può essere sfruttata per eseguire codice remoto. Anche in questo caso, la vittima deve aprire un’immagine VHD infetta.
Infine, la sesta vulnerabilità è indicata con CVE-2025-2663. È presente nella Microsoft Management Console e può essere sfruttata per aggirare una funzionalità di sicurezza. La vittima deve però aprire un file infetto inviato via email o scaricato da un sito web.