Agcom, ombre sulla legge sul P2P?

Agcom, ombre sulla legge sul P2P?

Il commissario dell'Agcom Nicola D'Angelo sarebbe stato sollevato dall'incarico di relatore della delibera sulla regolamentazione del Web. La polemica fermenta
Il commissario dell'Agcom Nicola D'Angelo sarebbe stato sollevato dall'incarico di relatore della delibera sulla regolamentazione del Web. La polemica fermenta

L’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM) avrebbe rimosso dall’incarico di relatore della delibera 668/10/CONS sul diritto d’autore online il commissario Nicola D’Angelo, che sarà sostituito da un altro degli 8 Consiglieri dell’Authority.

Il documento sul copyright, in fase di dibattimento pubblico, sollevava già interrogativi e osservazioni , in particolare da parte delle associazioni di consumatori, da Agorà Digitale e dalle associazioni di categoria Assonet e Assoprovider.

Relatori del documento erano Gianluigi Magri, medico e cardiologo bolognese, ex consigliere comunale ed ex sottosegretario; e Nicola D’Angelo, già magistrato amministrativo e docente universitario, la cui figura era di fatto spiccata per posizioni vicine alla libertà di Internet. Tanto da essere considerato una sorta di assicurazione per la neutralità della Rete .

D’Angelo si era già dimesso da relatore della precedente bozza del regolamento sulla disciplina del Web radio e delle Web TV, invitando a distinguere le varie forme di condivisione online e si era così schierato di fatto in una posizione minoritaria all’interno del Consiglio dell’Agcom.
Era stato lui, peraltro, ad annunciare l’intervento dell’Authority sui servizi VoIP e P2P, individuandone l’obiettivo principale nel “giusto equilibrio tra la parte di banda (e di Rete) da dedicare ai servizi che necessitano di una gestione e la parte di banda che deve continuare a garantire l’accesso ad Internet sulla base del principio del best effort”, al fine di determinare le varie condizioni necessarie affinché “i fornitori di servizi Internet non operino discriminazioni fra le fonti di dati”.

La sua dipartita dal nuovo progetto Agcom su neutralità e diritti della Rete ha dato il via alle speculazioni: c’è chi si chiede a chi fosse inviso D’Angelo e perché sia stato rimosso.

La sua sostituzione, inoltre, ha anche una tempistica peculiare: l’ Office of the United States Trade Representative ( USTR ) ha da poco espresso il proprio apprezzamento nei confronti della delibera 668/2010 dell’Agcom, contenente le disposizioni in materia di diritto d’autore online già contestate dalle associazioni di consumatori e provider. Non solo: inserendo l’Italia nella watch list dei paesi da tenere sotto controllo perché ad alto rischio pirateria, ha auspicato una pronta approvazione delle nuove disposizioni Agcom magari ampliandone anche l’ambito di applicabilità oltre i fornitori di servizi media audiovisivi .

Il nome che già compare come sostituto di D’Angelo, poi, è quello di Sebastiano Sortino, ex direttore della Federazione Italiana degli editori di giornali (FIEG). Intuitivo supporlo su posizioni molto distanti da quelle del relatore uscente.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 6 mag 2011
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