Brutta annata per HTC

Brutta annata per HTC

Da Taipei arrivano notizie plumbee per il bilancio trimestrale. Potrebbe arrivare la prima perdita della storia del marchio. Gli analisti sono pessimisti, l'azienda coltiva ottimismo
Da Taipei arrivano notizie plumbee per il bilancio trimestrale. Potrebbe arrivare la prima perdita della storia del marchio. Gli analisti sono pessimisti, l'azienda coltiva ottimismo

È forse il momento più difficile della storia di HTC: il marchio taiwanese affronta il trimestre più duro, preannunciando per la prima volta perdite e un calo nel fatturato già messo a dura prova. HTC non riesce a tenere il passo di Samsung e del suo marketing, e resta staccata da LG, Huawei, Motorola e persino Lenovo: il titolo, ovviamente, crolla in Borsa e gli analisti fanno previsioni fosche per il prosieguo dell’avventura.

Stando a quanto comunicato da HTC, dopo la frenata del primo e secondo trimestre , i tre mesi in corso si stanno rivelando davvero complicati: i costi di produzione del ONE sono più alti del previsto, e nonostante il buon riscontro della critica i numeri non devono essere dalla parte di HTC visto che si parla di “mancate economie di scala”. Se anche il nuovo smartphone fuoriserie avesse stravenduto, comunque, si tratta di un prodotto della fascia altissima del mercato : i margini sono buoni, ma la percentuale di potenziali acquirenti non è tale da consentire fatturati importanti, non senza un buon battage pubblicitario a sostenere lo sforzo. E con gli utili che si assottigliano e restando HTC un marchio che produce essenzialmente smartphone, e dunque non può attingere ai profitti di altre divisioni, la competizione con le grandi aziende dell’elettronica di consumo come Samsung o LG si fa complicata.

HTC si dice ottimista per il prosieguo: i manager sperano che il terzo trimestre rappresenti il momento peggiore, con il futuro rischiarato dal perdurare del successo del ONE, il debutto a giorni del ONE Mini , e il lancio nei prossimi mesi di una serie di nuovi prodotti in gradi di presidiare la fascia media (e dunque più abbordabili per i clienti) capaci di aumentare il volume d’affari e ridare colorito ai conti sempre più pallidi. Sperando che non sia troppo tardi per ribaltare la situazione. ( L.A. )

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Pubblicato il
31 lug 2013
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