Il Cashback di Stato è partito, l'app IO invece no

Il Cashback di Stato è partito, l'app IO invece no

Nel giorno in cui parte ufficialmente il Cashback di Stato con la restituzione del 10% sui pagamenti in store in digitale, l'App IO resta ferma al palo.
Il Cashback di Stato è partito, l'app IO invece no
Nel giorno in cui parte ufficialmente il Cashback di Stato con la restituzione del 10% sui pagamenti in store in digitale, l'App IO resta ferma al palo.

Oggi, 8 dicembre, è il giorno in cui parte ufficialmente il Piano Cashless Italia. Parte il piano, quindi, ma non lo strumento immaginato per gestire questo progetto. L’app IO, infatti, continua ad essere subissata di richieste fino a congelarne le attività ormai da oltre 24 ore. Il problema è ampiamente noto: nella giornata di ieri il flusso di richieste era pari a circa 6000 al secondo, impedendo ai server di gestire un flusso tanto ampio di richieste. Oggi il problema è aggravato dal fatto che chi voleva utilizzare carte, app e Bancomat per fare pagamenti con lo sconto del 10% dovrà rinviare di qualche ora se il cashback non è stato attivato ed i sistemi di pagamento non sono stati caricati in tempo.

L’app IO non risponde: il primo giorno di cashback

Oggi, primo giorno di Cashback di Stato, l’app IO continua a indicare un messaggio di errore di questo tipo:

La sezione Portafoglio è in manutenzione, tornerà operativa appena possibile

Senza la sezione Portafoglio non è possibile correlare sistemi di pagamento al proprio account e quindi le spese effettuate non possono valere ai fini del cashback. Chi è riuscito ad attivare il cashback, non appena avrà caricato i sistemi di pagamento potrà iniziare a registrare le proprie spese; chi ancora non c’è riuscito dovrà invece attendere le 24 ore successive all’attivazione, momento in cui sarà effettivamente validato all’accesso al programma.

In queste ore di dramma è fin troppo facile puntare il dito contro chi poteva, e forse doveva, prevedere flussi tanto alti di richiesta, imparando a gestirne la coda come già a suo tempo non si era riusciti in primavera con i primi bonus 600 euro o in autunno con il Bonus Mobilità. La debolezza è nota: quando le iniziative coinvolgono alti numeri di persone, moltiplicando i flussi di accesso nel giro di poche ore, solo un sistema ben rodato e progettato è in grado di sostenerne i carichi: non certo un’app in beta release, insomma.

I grafici la dicono lunga su quanto accaduto in queste ore in cui il numero di download dell’app è arrivato a quota 7,1 milioni (con oltre 600 mila download registrati solo nella giornata di ieri):

Flussi di login con SPID e CIE su app IO

Flussi di login con SPID e CIE su app IO

L’aumento nel giro di pochi giorni è nell’ordine del +2000% medio, qualcosa che ha messo sotto scacco un sistema che in precedenza funzionava (i problemi seri sono iniziati nelle prime ore della vigilia, bloccando dapprima l’accesso all’app e quindi l’accesso al Portafoglio). Dai canali social dell’app IO si predica pazienza, in attesa di momenti con flussi minori e una coda smaltita di registrazioni che riporti alla normalità le attività in corso.

Va ricordato come il cashback non termini domani, ma il 30 giugno 2022: perdere un giorno di acquisti può infastidire, ma non cambia in modo sostanziale il progetto complessivo. Sia la pazienza a sopperire a problemi che, a questo punto, non sono più risolvibili se non a fronte di una riduzione dei carichi di accesso da parte degli utenti.

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Pubblicato il
8 dic 2020
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