Durante le udienze del processo relativo al monopolio di Google nel mercato della ricerca è stato mostrato un documento di OpenAI (PDF) che svela alcune interessanti informazioni su ChatGPT. L’obiettivo dell’azienda guidata da Sam Altman è sviluppare un super assistente che sfrutta le sue capacità di ragionamento. Ciò dovrebbe avvenire entro il primo semestre 2025, se la roadmap non è cambiata.
Il futuro di ChatGPT
Nel documento viene sottolineata innanzitutto la missione di OpenAI, ovvero sviluppare una AGI (intelligenza artificiale generale) a vantaggio dell’intera umanità (ma Elon Musk afferma che non è vero). Vengono quindi evidenziate le numerose capacità di ChatGPT, tra cui la generazione di codice.
L’azienda californiana vuole trasformare ChatGPT in un super assistente entro la prima metà del 2025. ChatGPT conoscerà meglio l’utente, capirà cosa gli interessa e lo aiuterà in qualsiasi compito. Grazie ai modelli o2 e o3 permetterà di eseguire attività agentiche, come le azioni online per conto dell’utente.
Un super assistente è un’entità intelligente con “T-shaped skills”, quindi è in grado di eseguire un ampio numero di compiti (anche complessi), come trovare una casa, contattare un avvocato, pianificare una vacanza, effettuare acquisti e inviare email. Sarà personalizzato e accessibile ovunque (sito, app, telefono, email, Siri).
Nel documento ci sono anche riferimenti ai concorrenti, in particolare Google. OpenAI scrive che l’azienda di Mountain View può sfruttare la popolarità di Search per incrementare l’uso di Gemini. È quindi necessario creare un indice di ricerca (il Dipartimento di Giustizia vuole imporre a Google la condivisione dei dati) e ricevere aiuto dalle autorità. Gli utenti dovrebbero essere liberi di scegliere ChatGPT come assistente predefinito anche all’interno dei browser.