OpenAI sta testando un nuovo metodo di iscrizione a ChatGPT che richiede solo il numero di telefono, niente email. L’ingegnere informatico Tibor Blaho se n’è accorto all’inizio di questo mese. Per ora, questa opzione è disponibile in versione beta solo negli Stati Uniti e in India.
OpenAI is rolling out phone-only signups in the US and India, with no plans for other regions, limiting phone numbers to a single account creation even if the account is deleted, and requiring an email for upgrades to paid plans or enabling multi-factor authentication pic.twitter.com/Ou0jg2WWbj
— Tibor Blaho (@btibor91) January 15, 2025
OpenAI sperimenta l’iscrizione a ChatGPT solo con il numero di telefono
Ci sono però alcune limitazioni se ci iscrive usando solo il numero di telefono:
- Niente upgrade a piani a pagamento come ChatGPT Plus o Pro, a meno che si verifichi l’account con un’email;
- L’autenticazione a più fattori non funziona senza un indirizzo email valido;
- Il numero usato per creare un account non può essere utilizzato per crearne altri.
OpenAI spiega nella sua nuova pagina di FAQ che i numeri di telefono riciclati o riutilizzati possono causare errori. Per il momento l’azienda non ha piani per espandere l’iscrizione solo tramite telefono ad altri Paesi.
Questa novità fa parte degli esperimenti di OpenAI per semplificare l’accesso ai suoi prodotti, soprattutto al suo chatbot. A dicembre, ha lanciato una chat telefonica gratuita di 15 minuti con ChatGPT per gli utenti americani. Più o meno nello stesso periodo, ha portato una versione base di ChatGPT anche su WhatsApp, limitando però il numero di scambi giornalieri.
Tanti utenti ma ancora niente profitti
Più di 300 milioni di persone ogni settimana interagiscono con ChatGPT. Non è solo una questione di popolarità. È un vero e proprio fenomeno che sta facendo piovere soldi nelle casse di OpenAI. Quanto? Si parla di 3,7 miliardi di dollari solo nel 2024.
Ma l’azienda di Sam Altman è ancora lontana dal fare profitti, a dispetto dei copiosi round di finanziamenti. nel 2024 OpenAI ha perso circa 5 miliardi di dollari tra affitti, stipendi e costi di addestramento dei modelli AI.
Per questo motivo OpenAI sta valutando di aumentare i prezzi degli abbonamenti e di introdurre tariffe basate sull’utilizzo per alcuni servizi. Il CEO Sam Altman ha ammesso che l’azienda perde denaro sul piano più costoso.