L’ennesima chiusura del sito Streaming Community, piattaforma che distribuisce illegalmente contenuti protetti da copyright, ha portato molti utenti che ne usufruivano a chiedersi se saranno oggetto di multe da parte delle autorità. In questi giorni è arrivata la conferma da parte di Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM.
Durante un’intervista con i colleghi di Fanpage.it ha affermato: “Sì, chi va su Streaming Community per rubare un contenuto rischia di essere registrato e raggiunto da una sanzione da 154 euro. Che poi si può ridurre a un terzo con il solito sistema delle sanzioni amministrative. Ma la seconda volta la sanzione arriva subito a 5.000 euro, non 2.000 come ho letto“.
Tutti gli utenti che sono finiti su Streaming Community riceveranno una sanzione? “Qui c’è un fraintendimento – ha precisato Capitanio. È ovvio che aprire Streaming Community non fa scattare una multa. Ma se io mi metto a guardare l’ultimo film della Disney e il flusso viene registrato da un’autorità allora questo comportamento è passibile di sanzione. Se guardo un film e ci rimango per tot tempo è ovvio che sto rubando un contenuto“.
Chi c’è dietro Streaming Community
Sempre Massimiliano Capitanio ha anche spiegato chi c’è dietro Streaming Community: “Questo sito in passato è stato oscurato diverse volte. È una piattaforma illegale, gestita da associazioni criminali. Chi la utilizza cede i propri dati a queste organizzazioni“.
Inoltre, ha anche chiarito: “Questa chiusura non è collegata con Piracy Shield. Per legge il Piracy Shield ora può richiedere l’oscuramento solo dello streaming sportivo. Poi tecnicamente Piracy Shield non oscura il sito ma il provider che lo distribuisce“.
Infatti, non è la prima volta che Streaming Community viene oscurata. Tuttavia, dopo poco tempo riappare con un nuovo sito e un nuovo look. Si attende solo che il potere di azione di Piracy Shield ora venga anche esteso ai contenuti cinematografici e non solo sportivi. Non mancano le polemiche nei confronti di Piracy Shield.